Concattedrale di San Leopardo di Osimo

Di una bellezza unica !!!! Andate a visitarla assolutamente

Bellissima concattedrale da visitare assolutamente.

Molto bella, nella sua semplicità. Incomprensibile il pannello dietro l'altare. Cripta spettacolare.

Edificio costruito nel Duecento, su una precedente basilica del V secolo, e rimaneggiato successivamente con diversi interventi. La pianta è a croce Tau con tre navate e più cappelle. L'ingresso è costituito da due portali collocati sotto un portico a tre arcate, accessibile da una scalinata.Adiacente alla cattedrale vi è il Museo Diocesano

Irrinunciabile per chi passa un po di tempo nel Conero. Arte romanica. I capitelli figurati sul portale e in cripta sono originali e le figure fantastiche.

Una visita è d'obbligo !Decisamente interessante nell'insieme, senza tralasciare il vicino Battistero, la Cripta e l'adiacente Museo Diocesano.

Una meraviglia di arte,ben curata .

Bello il duomo sia all'estero che all'interno!Suggestiva la cripta con i sarcofagi dei Santi.Bellissimo il crocifisso di legno antico , leggere anche la preghiera dedicata alla famiglia !

Il Duomo di San Leopardo, dedicato al primo vescovo di Osimo, è una costruzione imponente; il primo nucleo  risale all'VIII secolo quando fu eretto un luogo di culto su un tempio pagano. Naturalmente, nel corso dei secoli la struttura ha subito numerosi interventi, visibili nella commistione di diversi stili. All'esterno si resta stupiti perché non si avverte la sensazione di trovarsi davanti ad una cattedrale: dalla piazza antistante, infatti,  si accede  alla fiancata sinistra. È  necessario entrare nel cortile per trovare il portale della facciata e poter ammirare il Duomo in tutta la sua magnificenza.Accanto all’altare, scendendo le scalinate (una per l'ingresso e una per l'uscita) si può visitare la cripta, in cui sono conservate le spoglie di San Leopardo e dei primi martiri cristiani della cittadina.Mi sono soffermata a lungo ad osservare con estatico stupore un crocifisso ligneo risalente all’ XI-XII secolo: è  davvero particolare! Innanzitutto esso presenta quattro chiodi, anziché i soliti tre della crocifissione (nella guida turistica ho letto che è un modo per rappresentare la Resurrezione e non la morte); poi attira l'attenzione il gonnellino che cinge la vita del Cristo coprendolo fin sotto le ginocchia. Ho cercato di documentarmi anche su ques'ultimo insolito particolare:  alcuni studiosi ritengono che tale copertura voglia nascondere tratti femminili, altri vi colgono segni esoterici. Istintivamente concordo con una più semplice spiegazione: forse il rivestimento copre solo i tocchi scultorei meno belli a vedersi di uno scultore ancora inesperto.Questo crocifisso è legato anche al ricordo di un miracolo avvenuto il 2 luglio 1796, alla presenza di più di un centinaio di persone: il Cristo crocifisso avrebbe aperto gli occhi e mosso le labbra.