Pizzo d'Uccello

Dalla vetta si gode in panorama unico. Percorso verso la vetta : inizio in più località; ultimo tratto abbastanza impegnativo su roccia.

I sentieri che conducono in cima sono sempre ben tracciati e segnalati. Dalla cima si gode di un ottima vista sul paesaggio circostante e sul mare

bellissima montagna panoramicaNon difficile per arrivarci per la via normalee abbastanza facile il sentiero che parteda il rifugio donegani fino alla foce del giovo

Salita spettacolare e impegnativa ma affrontabile da chiunque non soffra di vertigini

Meraviglioso ed impervio luogo delle Alpi Apuane!

Se ci sono Alpi che si chiamano Pennine, le Apuane possono sicuramente rubare il marchio d'origine alla più rinomata catena del Nord.La piramide del Pizzo d'Uccello sembra un dente che rompe la gengiva della crosta terrestre, si svela dopo un curvone e nelle giornate d'inverno, a dispetto dei suoi 1.781 metri, quando è ricoperto di neve, scintilla quasi a voler competere con le più alte cime dell'Himalaya.Conquistare la sua vetta tutta di roccia non comporta grandi difficoltà se non si pretende di scalare la parete a Nord, una verticale con quasi 800 metri di dislivello.E' consigliabile affrontare l'ascesa in una giornata asciutta e lo sforzo sarà ripagato da una vista davvero speciale.Possibile l'incontro con le capre selvatiche che si spingono fino in vetta.Improbabile invece vedere la maestosa aquila reale che nidifica da queste parti, tanto da costringere a delle limitazioni gli alpinisti che potrebbero disturbare questa delicato processo.A rendere speciale questa montagna è anche il territorio circostante che ha conservato una natura selvaggia di cui è stato testimone Ludovico Ariosto che, nel 1523, fu spedito in Garfagnana con l'incarico di Governatore.La zona era infestata da banditi, poveri cristi che non sapevano come sbarcare il lunario, e spesso si verificavano liti tra i pastori che si contendevano il possesso dei pascoli.L'Ariosto in una lettera al duca D'Este, ne descrisse le malefatte e la crudeltà.Pare che tra i paesi di Vagli e di Cappella, e tra i pastori che gravitavano attorno al monte Pisanino, a Vinca e al Pizzo d'Uccello, si svolgessero lotte feroci, che spesso si concludevano con la condanna dei colpevoli, o presunti tali, alla crocefissione.

Vetta impegnativa delle Apuane, passaggi di I e II livello anche facendo la via normale EE.Molto suggestivo il panorama dominato dall'imponente sagoma del vicino Monte Pisanino e che spazia dalla parte opposta su un vasto tratto di Mar Tirreno.Escursione da effettuare solo con tempo stabile, assolutamente da evitare con la pioggia.

La salita per la via normale è per escursionisti esperti con passaggi di arrampicata (I e II grado). Occhio ai sassi fatti cadere dalla fauna ed ai fulmini. Sconsigliabile a chi soffre di vertigini. Da evitare con tempo incerto.

Semplicemente spettacolare.La salita dalla normale （EE） è veramente alla portata di tutti, anche se è necessario un piede fermo, assoluta assenza di vertigini e rudimenti di arrampicata.