DAD

A parer mio la più bella facoltà di Genova. Situata all'interno di una struttura storica (poi in parte ampliata) presenta al suo interno numerosi percorsi e un giardino interno molto curato. Ottimo posto per studiare e rilassarsi. Tramite affacci su molti terrazzi offre numerose viste sulla città di Genova.

La mia facoltà! La più bella di Genova, situata nel centro storico, e con uno splendido giardino interno

È stata la mia seconda casa per 8 lunghi anni ed ero consapevole di quanto fossimo fortunati a vivere in un posto così bello e ricco di storia. Ho trovato tante volte personale amministrativo gentile e competente. Andrea in biblioteca, Lia in presidenza, Mario P. alla segreteria di urbanistica, Franca S. alla segreteria studenti, Sandro in Lab Informatica. Vorrei dire loro un immenso grazie.

La struttura, recuperata per l'utilizzo come sede della facoltà di architettura, è stato convento e sede vescolvile. Può essere liberamente visitata quando aperta ed offre viste di Genova e del porto fantastiche ed inusuali. Una delle tante meraviglie poco conosciute (e pubblicizzate) di Genova.

Biblioteca di architettura. Gentili e disponibili.

Bellissima Università. Inserita nel Palazzo del Vescovo, con il progetto di I. Gardella. Si gode di una vista mozza fiato di Genova. Collegata molto bene grazie alla Metropolitana( sant'Agostino) è situata in pieno centro storico.

Su progetto di Ignazio Gardella, la facoltà inaugurata nel 1990 è già essa stessa un'opera di architettura. Sorge infatti sul sito dei conventi di San Silvestro e Santa Maria in Passione distrutti dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, con un'ottima operazione di risanamento edilizio ed urbanistico. Considerato che è per l'appunto una rilevante opera architettonica, si dovrebbe trovare il modo di inserirla nei circuiti turistici di Genova

L'ambiente è dispersivo e poco funzionale,specie per la discussione delle tesi.Location invidiabile comunque

Nella società di oggi risulta sempre più difficile mettersi nei panni di qualcuno, capire le sue emozioni e avvicinarsi alle sue sensazioni, facendole nostre. Un concetto che risulta tanto più complicato quanto le differenze tra noi e gli altri si fanno evidenti. L'obbiettivo di Hands Up è stato quello di applicare queste considerazioni al campo dell'exhibit design, arrivando alla progettazione di un allestimento temporaneo. L'intero progetto ha cercato di dar forma alle storie di 20 ragazzi/e migranti che hanno scelto di raccontare se stessi e la storia del loro viaggio, tramite un percorso composto da luci, testimonianze audio, oggetti e soprattutto calchi di mani realizzati dagli stessi protagonisti delle storie raccontate.:Ogni mano rappresenta la materializzazione del suo proprietario e il gesto o la posizione del calco, rappresentano l'atto di presa durante l'utilizzo di un oggetto simbolo, che rappresenta la vita della persona

Bella università con un bel prato al centro e tante aule studio. Nel centro storico si divide su più livelli. Raggiungibile in auto e a piedi anche se con un po' di difficoltà inquanto in salita.