Cimitero di Sant'Anna

Cimitero cattolico progettato dall'architetto neoclassico Matteo Pertsch ed inaugurato nel 1825. Tra gli innumerevoli monumenti funebri eseguiti anche da famosi scultori, degno di interesse è quello dove riposa il Capitano cav. della Legion d'onore Bartolomeo Bertolini (1766 - 1871) veterano napoleonico, scrittore di memorie e maestro di scherma.

Storico cimitero triestino, il più grande della città.Si sviluppa in un'area molto vasta nella zona est di Trieste ed è ricco di aiole erbose e vialetti alberati.Tantissime le tombe singole e/o di famiglia.La parte riservata ai loculi si trova nella zona alta, che ha un accesso anche da via Costalunga.Se si cerca un proprio caro ma non si sa o non si ricorda dove si trovi la sua tomba, un addetto all'ingresso può aiutare individuando la posizione esatta con il nome e cognome dell'estinto.

Cimitero cattolico della città, in uso dal 1825.Trieste visse nell’arco del XIX secolo il periodo più fiorente della sua storia, quale principale porto dell’impero asburgico. La popolazione della città crebbe rapidamente dai 30.000 abitanti del 1800, ai 235.000 abitanti del 1914 e qui si assestò, rimanendo praticamente costante (salvo i periodi immediatamente seguenti ai due conflitti mondiali) fino ai giorni nostri. Per mancanza di spazio, già nei primi anni dell’800, l’Amministrazione comunale cercò soluzioni alternative ai due vecchi cimiteri, posti sul colle di San Giusto, poco distanti dalla cattedrale.Il cimitero é tenuto bene e il servizio informazioni funziona ottimamente. Luogo di pace, penso sia importante ricordare i propri morti con una visita.

Il Cimitero di sant'Anna è un cimitero monumentale, cattolico situato nella periferia sud di Trieste. Progettata dall'architetto Matteo Pertsch, la struttura è stata inaugurata il 1 agosto del 1825.Il cimitero ospita le tombe di personaggi illustri: Giuseppe Grezar, calciatore defunto nella tragedia di Superga; Margherita Hack, divulgatrice e scientifica; Tiberio Mitri e Nereo Rocco; Umberto Saba; Giuseppe Sinico; Giorgio Strehler; Giani Stuparich ed infine Italo Svevo.Inoltre vi è anche la tomba di uno dei cugini Slataper, Sottotenente degli alpini e decorato con Medaglia d'oro al valor militare alla memoria per il coraggio dimostrato in combattimento durante la seconda battaglia difensiva del Don.Cimitero molto grande, organizzato molto bene e ben tenuto. Vi sono numerose nicchie e tombe monumentali con statue di notevole pregio.In particolare vi è la tomba Sartorio, un monumento composto da un gruppo scultoreo su basamento in bassorilievo in marmo di Carrara poggianti su uno zoccolo con due gradini in marmo grigio; il gruppo scultoreo raffigura la Religione velata"

Mi reco tutti i giorni della settimana, sette giorni su sette, da quando tre anni e mezzo fa è deceduta mia moglie. Il cimitero è tenuto in ottime condizioni. Strade asfaltate all'interno, aiuole e verde con costante manutenzione. Si accede da due parti ,via Flavia e via Costalunga,e in entrambi gli ingressi vi sono i bagni,tenuti in ottima pulizia. Il cimitero apre molto presto,già alle 7 del mattino e chiude,a seconda della stagione,alle 18 o alle 19 e in piena estate alle 20.

Uno dei miei cimiteri preferiti. Sono una tanatoturista e il Cimitero di Sant'Anna come tutto il complesso cimiteriale di Trieste mi lascia a bocca aperta. È bellissimo come la zona cimiteriale di Trieste è disposta. Il cimitero è pulito e ben tenuto, di spiace solo per alcune tombe, quelle più vecchie, non vengano ristrutturate a dovere ma per il resto è favoloso. Consiglio a tutti i tanatoturisti e non solo di visitarlo.

Luogo davvero suggestivo nonostante tutto, io che vengo da Bologna ogni anno sulla tomba della zia di mio marito, trovo pulizia, efficienza e tanta cortesia per chi come me viene da fuori. L'ultima volta volevo vedere la tomba di Umberto Saba e nonostante la mappa non la trovavo, un gentilissimo addetto si è recato con me sul posto. Grazie !

Nel cimitero triestino di SantAnna c'è una meravigliosa opera darte: la Religione Velata dello scultore Sanmartino, eseguita con la medesima tecnica misteriosa con cui egli scolpi' il Cristo Velato. Detta tecnica, secondo me, dà la sensazione dello splendore della trasfigurazione di Cristo sul Tabor.Sia sotto il panneggio del Cristo Velato, sia sotto quello della Religio Munda et Immaculata di Trieste, si percepisce un corpo palpitante e vivo, la vita che continua oltre la materia vile.Perciò, se venite a Trieste, non mancate di visitare il Colonnato Ottocentesco e la Campata 53, ove si trova una delle opere più importanti al mondo.

È il cimitero principale di Trieste. È grande e facilmente raggiungibile in macchina o autobus,ma le prime volte ci si sente un po' spaesati, fortunatamente sia all'ingresso superiore che all'ingresso inferiore c'è una comoda e chiara mappa che spiega l'organizzazione delle sepolture e indica quelle di personaggi significativi, e pure il centro informazioni funziona molto bene. Tantissime tombe interessanti , bellissime quelle monumentali nella parte superiore, vere opere d'arte e testimonianze storiche nonostante il contesto triste. Ci vorrebbe un po' di manutenzione in più però.