Mausoleo di monte dell'incastro

Monumento meraviglioso, da proteggere e amare.

Suggestivo....

Luogo interessante sia da un punto di vista archeologico e sia da uno naturalistico, nell'ipogeo sono infatti presenti Chirotteri ed Ortotteri della specie Dolichopoda geniculata. L'accesso al mausoleo è molto pericoloso, ed il sito si trova in proprietà privata, perciò è sconsigliato entrarci.

Costruzione di età adrianea costituita da una camera circolare con cupola e due absidi, decorate con mosaici a tessere bianche e colorate (pasta vitrea e marmo serpentino). Il sistema è completamente ipogeo, con due aperture per la luce, una al centro della cupola che ricorda quella del Pantheon e una laterale; l'acesso avviene tramite un lungo corridoio parzialmente interrato a causa della presenza di tre pozzi in opus mixtum. Il condotto di accesso è non perfettamente rettilineo, probabilmente per non far filtrare la luce da esso. A terra si notano i resti delle lastre che ricoprivano l'altare da cui probabilmente nel 1927 è stato prelevato l'altorilievo raffigurante Ercole defunto esposto nel Museo Nazionale Romano. Sulle pareti ci sono dei fori, apparentemente posti in posizione irregolare, servivano sicuramente come mensole di alloggiamento (Oggi asportate). Da notare che dall'oculus centrale, in alcuni e diversi periodi dell'anno, un raggio di luce le illumina.