Casa di Cura Nepi

Che schifo! Mia zia entrata nella struttura per una riabilitazione al femore, uscita dentro un feretro. Il personale dovrebbe cambiar mestiere se non riesce a badare agli anziani. Mia zia da quando è entrata lì, è stata sempre sedata e fatta morir di fame. Ridotta un vegetale fino alla morte . Che vergogna... Per un femore! I vecchietti purtroppo sono considerati come macchine da rottamare. Se volete bene ai vostri cari o parenti ,evitate di rinchiuderli in questa struttura. A breve avrò la cartella clinica di Villa San Pietro per vedere come stava clinicamente mia zia. Poi si procederà con la denuncia.

Personale efficiente o quali mettono i pazienti al centro dell'attenzione non solamente sotto il punto di vista clinico ma anche psicologico, gli infermieri sono stati molto disponibili con mio padre anche per una parola di conforto durante un momento difficile. Una volta tornato a casa era contento di poter stare con la sua famiglia come avviene nella quotidianità ma era allo stesso tempo dispiaciuto di aver lasciato la struttura perché è come una seconda famiglia, lo hanno fatto sentire realmente a casa

Il massimo dato è per l infermiere che segue a casa mio marito. Da esperienza posso garantire che non tutti lavorano come lui.Serietà, onestà, educazione, correttezza, sapersi presentare, entrare in punta di piedi, etico , professionale , sensibile, accorto.Grande Ernesto! Grazie per tutto ciò che fai, che trasmettiGrazie ancora di cuore!

Posto deplorevole.Trattano gli anziani come bestie.Tutta facciata.Non mandate i vostri cari se ci tenete.Qualcuno li denunci,fate chiudere la struttura

Papà è morto questa notte dopo un mese dal ricovero in hospice. Da subito ci siamo sentiti accolti, la stanza diventa casa e chi vi lavora entra in punta di pedi con un grande rispetto per la sofferenza. Un grazie a tutto il personale sanitario e non, sempre presenti, gentili, competenti e con sorriso e con una parola di conforto. Un grazie particolare alla dottoressa Martina per la sua presenza e il suo sostegno e alla dottoressa Gabriella che può essere descritta solo con una parola: meravigliosa. Grazie da mamma Elena, Miriam e Marisa.

Mio padre è entrato in hospice e posso dire che è un discreto reparto,dopo 12 mesi e stato trasferito in RSA estensiva in attesa di essere trasferito insieme a mia madre quello che posso dire è che è un vero lagher,mia madre con piaghe da decubito e mio padre oltre che si è preso il COVID gli hanno trovato la scabbia dovuta alla mancanza di igiene oltre che a essere sedati e rilegati nei letti e abbandonati a loro stessi a breve questi signori avranno mie notizie..... Spero che chiudano presto!!

L'umanità e la professionalità con la quale i medici ed il personale sanitario hanno assistito un mio familiare è stata esemplare. A nome di tutta la mia famiglia vorrei ringraziarli per averci consentito di vivere serenamente con lei gli ultimi giorni.

DA CHIUDERE E DA MANDARE I NAS...DETTO TUTTO!!! UNA VERGOGNA A PARTIRE DAL MEDICO ED ASSISTENTE SOCIALE...ED IN PIÙ ...NEMMENO INFORMAZIONI PERCHÈ NON RISPONDONO AL TELEFONO E SPENGONO IL CELLULARE AI PAZIENTI...VERGOGNA....

Una sola frase ,significativa, proferitami da una dottoressa del reparto , all'atto dell'ingresso in hospice di mia madre, deceduta poi dopo circa 30 ore. Noi qui i pazienti non li facciamo soffrire"!"

Mio padre è stato li poco più di 1 mese. Personale qualificato ed estremamente umano. Da Daria alla reception, agli Oss, ai medici. La dottoressa Simona, Gabriella, la dottoressa Farricelli e la dottoressa Magnino. Tutto il personale infermieristico, Rosa, Stefania, Mario e anche Valentina per non parlare del supporto psicologico ai pazienti e ai familiari. Tutte queste persone ci hanno riempito di affetto e attenzioni. Hanno accompagnato il mio papà con amore fino alla fine. La struttura è tenuta bene e nonostante l'epilogo non posso che ringraziare di cuore tutti!L'unica pecca è la camera mortuaria con dimensioni ridicole che forse andrebbe ingrandita visto che la struttura ospita sia l'Rsa che l'hospice...