Trattoria Cacciatori

Locale ben visibile sulla strada principale con un piazzale a fianco che consente di parcheggiare il veicolo. L'ingresso è a piano terra e non vi sono scale, l'interno è diviso in due sale. Quando siamo arrivati vi erano abbastanza persone che stavano pranzando, siamo stati subito accolti e, dopo averci controllato il green pass ci hanno fatto accomodare.Vi è un menù fisso, quindi non c'è un menù e non ordini nulla, portano tutto loro. Ci hanno portato: due primi; due secondi; contorno; dolce; acqua e caffè alla modica cifra di 11€ ed abbiamo mangiato benissimo, era tutto fantastico, davvero complimenti!

Il menù pranzo settimanale prevede sempre 6 portate fisse(5 salate e 1 dolce), mai banali e ogni giorno diverse, servite a tutti allo stesso orario(inizio 12.30), un rapporto qualità/prezzo favoloso.. Stupiscono sia la bontà dei piatti del territorio che il prezzo. Si stenta a credere che ci siano ancora posti così! Servizio a cena e nei weekend con più portate, proposte anche cene a tema. La clientela è variegata: gente in pausa lavoro, famiglie, single, politici, sportivi: la buona e onesta cucina soddisfa sempre tutti! In allegato i piatti di un pranzo settimanale.. Per rendere l'idea

Vado ormai da tanti anni e come al solito rapporto qualità prezzo ottimo... e poi lui è veramente simpatico ...

Che dire... Provare per credere! Cucina artigianale e curata.Un menù a sorpresa, che cambia ogni giorno, si attende con curiosità ogni piatto per sapere cosa verrà servito.Non si rimane mai delusi e la conclusione è delle migliori: i fantastici dolci della signora Ornella!Il prezzo è la sorpresa finale!

Trattoria come una volta! Sono sempre meno questi posti, ma resistono ancora ai cibi gourmet e piatti alla semi Cracco dei poveri. Ma qui si trova la vera genuinità di andare in trattoria, piatti semplici ma gustosi e genuini. Tagliatelle fatte in casa al ragù, polenta e salsiccia super, polpettone con insalata, acqua, vino e gelato. Tutto all'irrisoria cifra di 13 euro, io li adoro questi posti del cuore ❤️. Non andarci e provare è da folli. Straconsigliato e se ti è stata utile la mia segnalazione fammelo sapere.

Accoglienza pessima senza una parola , ambiente caldissimo, pieno di mosche , il titolare era il signor NO" qualsiasi domanda la risposta era NO. Ha l acqua fredda NO

Una trattoria che si distingue per le sue particolarità:‌_un solo servizio sia a pranzo che a cena; si inizia all'orario stabilito, quando le bevande sono state servite‌_menù unico stabilito dai cuochi, ogni giorno diverso‌_il pranzo settimanale composto da 5 portate salate e 1 dolce; gli altri pasti comprensivi di ulteriori portate‌_pietanze preparate al momento, seguendo ricette della cucina occitana piemontese, tutto creato in loco_in tavola grissini di giornata, prima dei secondi, fragrante filoncino per fare scarpetta‌_servizio cordiale che crea un'atmosfera rilassante‌_rapporto qualità/prezzo davvero sbalorditivo‌_consigliato a chi ama la vera cucina con i piatti genuini o a chi la vuole scoprire_‌consigliato prenotare e rispettare l'orarioNelle foto le portate di un pranzo settimanale

Pranzo ottimo, proprietario molto simpatico, una vera trattoria. Siamo Stati benissimo

Doba,spezzatino alla bourguignonne,bagnet verde, aiolí,tartrà con erbe aromatiche,agnolotti, tajarin, chicche di patate, brandacujun,brasato, coniglio,bunet,crostate, panna cotta,cream caramel, torta di ramasin,torta di nocciole,rotolo farcito con panna,bavaresi e tutti i piatti della tradizione... Un viaggio nella cucina dei tempi, non si finisce mai di scoprire un nuovo piatto a sorpresa nel menù fisso del giorno.

Pranzo della domenica, cibo buono, antipasti validi e servizio discreto, altrettanto non si può dire del numero di persone presenti riferito alla capienza del locale, nello specifico una tavolata di 11 persone a distanza di pochi centimetri da noi produceva un tale volume di rumore, urla e schiamazzi di vario genere tali da non riuscire a sentirci mentre parlavamo. Il locale è troppo pieno siamo usciti appena terminato il pranzo per evitare di sopportare ulteriormente la confusione