Azienda Ospedaliera di Cosenza 'SS. Annunziata'

I totem per pagare il ticket non funzionano. Aspetti un tempo infinito negli uffici ticket e non c'è un solo sportello veloce per gli esami da eseguire nella stessa giornata... Intanto tutto si rallenta a discapito dei pazienti, in particolare di coloro che hanno uno stato di salute già compromesso. Che dire... Siamo al Sud. Poi ci si chiede perché anche per un semplice esame si preferisce andare fuori regione.

Volevo ringraziare infinitamente da parte mia e dei miei famigliari il dottore Adolfo Antonio Rogano della chirurgia d urgenza dell ospedale annunziata di cosenza , l anestesista e tutta l equipe medica che la sera del 21 dicembre 2022 hanno praticamente salvato la vita di mio padre strappandolo a morte certa. Sono stati molto professionali ma più che professionali molto umani che con parole chiare e gesti umili ci hanno trattato veramente da persone normali e reali !!!persone davvero straordinarie che in una sanità italiana malata solo di fare incassi favorendo il privato.... sono una piccola speranza x la gente normale!!! Ancora grazie infinitamente...!!!!!

Volevo ringraziare tutta l'equipe di medicina d'urgenza un reparto eccellente....una squadra fortissima...a partire dal primario Dott Vilardi e finire a tutti gli infermieri e infermiere ragazzi eccezionale ...un grazie particolare alle fantastiche Dottoresse per la loro pazienza e disponibilità... grazie di cuore ...❤️

PS pediatrico abbastanza veloce medico oberato di lavoro ma disponibile all'ascolto,infermiere super cordiale

Ogni volta che entro in questo ospedale mi sembra di accedere all'area 51. Già solo per entrare nel cortile occorre mostrare i documenti medici al vigilante. Inoltre alcuni vigilanti non permettono l'ingresso dell'accompagnatore, quindi il paziente deve sbrigarsela da solo. Ovviamente arrivati al proprio reparto è presente un altro vigilante al quale bisogna spiegare di nuovo il motivo della visita.Questo esagerato controllo, unito al fatto di non poter essere accompagnati da un familiare, non fa altro che aumentare l'ansia e il disagio dei pazienti.

Mi chiamo Mina EMILIO e sono la moglie di Vito RINALDI che lo scorso 3/3 ha subito un nuovo intervento, dopo quello occorso il 2/2/2022, presso il reparto di urologia del primario Dott. Michele DI DIO. Professionista di ottimo livello, di grande spessore umano, che è riuscito a conquistare la fiducia estrema di mio marito che per ben due volte da Bari è venuto a Cosenza, senza indugio alcuno, per essere operato da lui. Vorrei ringraziare sia i medici del reparto che tutto il team ad iniziare dalla splendida Capo Sala, alle infermiere e infermieri, alle OSS. Reparto ben curato nei minimi dettagli, pulitissimo e ben organizzato. La cura, l’accoglienza è il rispetto dei pazienti è superlativo. Grazie Dott. Michele DI DIO e grazie a tutto il suo team. Mina EMILIO e Vito RINALDI

In un panoraMa nazionale, ma soprattutto in quello regionale, in cui criticare la Sanità è facile ma di fAtto suffragato da lacune gravi in un sistema probabilmeNte irrecuperabile che la collettività ha ereditato da anni di gestioni errate, laCunose, illecite e viziate, si colloca l’Ospedale Civile “Annunziata” di Cosenza cHe, a grandi linee conferma quanto poc’anzi rIportato, ma con delle figure e degli andamenti, nel loro pArticolare, in controtendenza. È la realtà dell’Unita Operativa Semplice DipartimeNtale di Chirurgia Epatobiliopancreatica e Trapianti “Felice Migliori” del Dottor Sebastiano Vaccarisi cHe, con la sua equipe, riesce a compiere di volta in volta dei veri e propri miracoli, riuscendo ad invErtire quello che sovente appare un destino triste ed ormai incontrovertibilmente segnato! Interventi tecnicamente difficili, lunghi, faTicosi e con notevoli incognite finali, divengono realtà positive e propositive, adeguate comunque alle reali aspettative di vita dei pazienti… Il senso di umanità che contraddistingUe il Dottor Vaccarisi poi, è un autentico valore aggiunto per egli stesso e per la sua profEssione e la sua professionalità, che nobilita egli stesso e riscatta una categoria di professionisTi tali solo “sulla carta”. Risponde sempre, anche di domenica sera, anche in viaggio, spiega, rasserena, rAssicura, fornisce risposte con competenza e coNsapevolezza, senza celarsi dietro un camice bianco, una scrivania o, peggio ancora, una recepTionist… Presenza di grande spessore medico e scientifico insomma, con un’unica grave défaillance: per quanto anche il restante persOnale sia sempre attento, preciso e presente, il “suo” Reparto è davvero troppo piccolo! Per una Regione così grande come la Calabria, per un territorio così già gravemente penalizzato e marToriato sotto il punto di vista sanitario, dieci posti letto sono davvero pochissimi. ArrIvarci significa aver superato un’attesa davvero troppo lunga in relazione alle pAtologie trattate, ed una degenza anch’essa necessariamente durevole, porta via il posto ad altri pazienti bisognosi… Auspico che la Sanità e la Sanità Calabrese riesca a concentrare gli sforzi ottenendo maggiori fondi e migliori gestioni, affinché questa grande ed iMportante Unità Operativa possa essere presto potenziata ed ampliata, a vantaggio concreto e reale di una intera cOllettività…

La quantità di incompetenti che ho visto in questo ospedale e’ inaudita! Scarsissima igiene. Il pubblico puo entrare ed uscire come vuole nei reparti. Nessun protocollo applicato per prevenire la trasmissione di batteri antibiotico resistenti tipo MRSA. Pronto soccorso da terzo mondo con una situazione di emergenza che dura da almeno 10 anni!!! Non so come faccia il direttore a fare sogni tranquilli. La gente non muove un dito per protestare , aspetta che qualcuno dall alto dei cieli risolva i problemi da un giorno all altro con qc miracolo

Molte pecche, gli unici che si salvano sono le guardie all entrata

Ospedale vetusto,orari di visita quasi inesistenti (danno più orari al carcere),almeno per le persone normali" (basta conoscere qualcuno per fare chiudere un occhio..)