Museo per la Memoria di Ustica

Un luogo emozionante, suggestivo.Un luogo per non dimenticare.Il relitto ricostruito del DC9 ITAVIA, gli 81 specchi neri a ricordare gli 81 passeggeri morti nel disastro, le cassa nere contenenti gli oggetti personali dei passeggeri, le 81 luci che piano piano affievoliscono fino a spegnersi, le voci sussurrate...tutto lascia senza fiato.Il Museo è arricchito da una sala video dove una proiezione ripercorre la storia della sua nascita dal recupero del relitto all'inaugurazione dell'installazione.

Uno dei musei più commoventi e toccanti che abbia mai visitato, l'esempio perfetto di come si possa arrivare al cuore della gente senza far ricorso a troppi effetti speciali"

Visita obbligatoria per qualsiasi persona interessata alla storia e alle dinamiche di questo Paese (purtroppo l'impressione è che il numero di visitatori sia inferiore rispetto a quello che meriterebbe).Al centro del Museo, progettato dall'artista Christian Boltanski, c'è un grande spazio con i resti del DC-9 della compagnia Itavia, caduto, anzi, abbattuto a Ustica la sera del 27 giugno 1980. Attorno a esso una passerella che permette la visione completa del relitto. Soprattutto, poi, sono presenti 81 luci e 81 specchi in memoria delle 81 vittime della strage.Le luci si accendono e si abbassano continuamente, ma non si spengono mai. Un chiaro simbolo di come, a distanza di oltre 40 anni dalla strage, non si possano spegnere i riflettori su una storiaccia del genere. Gli 81 specchi neri simboleggiano l'opacità della vicenda, con le omissioni, le connivenze e i vergognosi depistaggi accertati dai processi. Dietro agli specchi, degli altoparlanti emettono delle frasi, dei pensieri comuni che sottolineano la casualità e fatalità assoluta della tragedia per i passeggeri a bordo. Infine, delle casse nere contengono gli oggetti personali, non visibili, appartenuti alle vittime.Un museo essenziale, asciutto, semplice, che stimola il pensiero, favorisce la riflessione e raggiunge pienamente il suo scopo: la memoria.

Qui ci si emoziona, qui si piange. E ci si chiede perché non si conosce ancora la verità dopo 43 anni. Ci si chiede se per caso, uno dei tanti responsabili di questo disastro si sia recato qui e si sia reso conto conto di quello che ha fatto. Colui che ha ordinato un ingaggio bellico in vie aeree commerciali, colui che ha premuto la leva dello sgancio missili, colui che sapeva ma ha taciuto, colui che doveva giudicare ma non lo ha fatto. Vite spezzate da uomini stolti.

Un luogo dove poter ricordare. Ingresso gratuito. Il silenzio è il vociare delle persone rende tutto coinvolgente. Il video finale che ripercorre la ricostruzione è davvero ben fatto

È un luogo che fa provare emozioni molto forti. Più che un museo è una installazione. Da visitare in silenzio per ascoltare.Da non perdere anche il video finale.Non è proprio in centro e si deve parcheggiare in strada, cosa non facile.L’entrata è gratuita.

81 luci illuminano la memoria di questo aereo che nella sua devastata carcassa è testimone di 81 morti.Emozionante, d'impatto indescrivibile, forte e potente come la strage che racconta.Da visitare assolutamente!Ingresso gratuito, facile da raggiungere ( poco distante dalla stazione) non c è l'obbligo della prenotazione ( consigliata solo per i gruppi).Ragazzo all'accoglienza gentilissimo.Importante per NON DIMENTICARE.

Il museo si compone di una grande sala con in mezzo i resti del velivolo. La visita è sicuramente toccante in particolare viene spiegata la storia dell'esposizione che rende tutto molto suggestivo. Consiglio vivamente di visitarla.

Complimenti a chi ha deciso di istituire questo museo e a chi continua a mantenerlo attivo.Per mantenere viva la memoria in rispetto delle 81 vittime.Per riflettere su chi c'è VERAMENTE dietro le stragi avvenute in Italia. E su quale era il loro scopo.Da visitare.

Spero che un giorno la verità venga a galla e che i responsabili paghino per queste 81 vite spezzate.Museo suggestivo e molto malinconico.Ingresso gratuito.