Chiesa Parrocchiale del Sacro Cuore al Triante

Bella!

La chiesa fu costruita in stile neoclassico. L'edificio sorge in via Vittorio Veneto, una delle principali strade del quartiere.Negli anni '30 il quartiere crebbe rapidamente, per cui sorse il bisogno di un luogo di culto per la comunità locale, allora servita dalla chiesa del vicino quartiere di San Biagio. Nel 1933 fu donato alla parrocchia di San Biagio il terreno e il 17 novembre 1934 il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster benedisse la prima pietra, dando avvio alla costruzione. Il progetto degli ingegneri Andrea Bellini e Angelo Pagnoni rimase per molti anni incompiuto, ma la chiesa fu benedetta e aperta al pubblico il 29 giugno 1935.La chiesa è diventata sede della parrocchia omonima dal 1º dicembre 1948.Nel 1965 si avviarono i lavori di completamento del troncone primitivo, creando una planimetria a croce ampliata per aumentare la capienza fino alla superficie di 939 metri quadrati. Il 28 ottobre 1966 il cardinale Giovanni Colombo celebrò la prima messa nella chiesa ultimata ancora a rustico. La consacrazione solenne avvenne il 20 ottobre 1977.L'abside della chiesa e il campo da calcio dell'oratorioLa parrocchia del Sacro Cuore gestisce anche l'oratorio San Giovanni Bosco, situato in Via Duca D'Aosta, alle spalle della chiesa.

Chiesa con regole Anti Covid19 rigorosamente rispettate. La presenza dello Spirito Santo è tangibile... Un parroco giovane ma capace di amare il suo gregge

Parrocchia del quartiere di Trisnte a Monza, molto frequentata da grandi e piccini. Comprende anche un oratorio, un teatro, una struttura sportiva polivalente, una bocciofila con campi coperti e campi da calcio, pallacanestro e giochi per i più piccoli. Non manca anche un asilo molto frequentato.

Sono arrivata a Monza, da Lecco, nel 1975 e, da subito, il mio punto di riferimento è stata la Parrocchia «Sacro Cuore», di Triante.Allora, il coadiutore era Don Angelo, guidati dal quale ricordo di aver effettuato una splendida gita a Venezia, in compagnia della sua cara ed affabile mamma.Poi, venne a dirigere la Parrocchia Don Sandro, un Sacerdote molto semplice ed alla mano.Ma il Parroco che più è rimasto nella mia memoria, non soltanto perché deceduto, dopo anni di sofferenze e di battaglie, il 28 Maggio 2016, è Don Felice Radice. Una persona all'apparenza seria, ma, in realtà, assai sensibile ai problemi di tutti i parrocchiani.Era diventato il mio confessore spirituale e di lui continuo ad ammirare la sua lotta contro il male che lo aveva colpito, anche quando, in occasione del concerto canoro del Natale 2015, partecipò con la sua possente voce, ai commoventi canti di quella serata.Decisiva è stata pure la presenza di Don Alessandro, soprattutto negli ultimi tempi di vita terrena di Don Felice. Sempre presente, sempre vicino ai fedeli, eppure, per sua volontà, sempre rimasto in qualche modo in disparte.E, adesso, altrettanto importanti sono Don Franco e Don Giovanni, un vero e proprio psicologo dell'animo, nonché Don Andrea, da poco destinato alla nostra Parrocchia.Amo questa Chiesa, nella quale assistevo alla Messa prefestiva con mia mamma, scomparsa il 5 Aprile 2014, e per la quale mio papà, che preferiva quella domenicale delle 11.00, e morto il 16 Agosto 2004, collaborò per anni come componente del Consiglio Parrocchiale.Proprio qui abbiamo dato l'ultimo saluto ai miei genitori e questo fatto mi lega ancora di più sentimentalmente alla mia Parrocchia.Rammento che, all'inizio, era piuttosto spoglia, ma mi piaceva, in particolare, il grande quadro del Gesù del Sacro Cuore, anche perché lo collegavo all'Università in cui avevo studiato ed in cui collaboravo, la Cattolica, ed a lui mi affidavo.Gli arazzi che ora adornano tutte le pareti della Chiesa l'hanno notevolmente abbellita e meriterebbero un cenno pure nelle guide turistiche.Un altro aspetto che non va dimenticato è l'Infiorata, voluta da Don Felice e che dovrebbe essere segnalata anch'essa nelle guide.Un momento di notevole aggregazione tra i parrocchiani, la maggior parte dei quali provenienti da contrade diverse, è la Festa dell'Oratorio, con il pranzo comunitario, che invita chi lo desidera a condividere alla stessa mensa frugale gustosi piatti in comune.Tramite il bollettino parrocchiale, «Triante», nato nel 1991 ed al quale tutti gli appartenenti alla Parrocchia dovrebbero abbonarsi, per ricevere notizie sulla loro comunità e sentirsi più uniti, vengono fornite meditazioni religiose, informazioni sull'attività del Consiglio Pastorale, recensioni di libri e film, poesie (stupende quelle di Francesco) e, soprattutto, sull'evoluzione del quartiere, iniziata nel Settembre 2013 da parte di Daniele Cappelletti, al quale va uno specifico ringraziamento.Ti voglio bene, Parrocchia mia, anche perché sono cresciuta ed invecchiata tra le tue mura e con i tuoi Sacerdoti!

Non ci siamo proprio non è possibile. Affollata come la spiaggia di Gallipoli alle 12.30 della mattina. Stretti stretti, non si riesce neanche ad alzare le mani al cielo in senso di misericordia a quell'altissimo Gesù Cristo. Meglio altre parrocchie tipo....

Bella per essere una Chiesa moderna.....mi sono molto piaciuti e trovo molto particolari gli arazzi patchwork" al posto degli affreschi."

Ha l'aspetto tipico delle chiese della prima metà del secolo scorso. Alcune parti sono state completate più recentemente. Sorprendenti gli arazzi stile patchwork che ornano le pareti.

Un luogo di pace il cui interno è molto più caldo" rispetto alla facciata esterna bellissimo il mosaico in vetro dietro l'altare"