Villaggio Sartori Via Casula, 1, 09037 San Gavino Monreale SU

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Antony O
02.09.2023
Villaggio Sartori
Villaggio Sartori era in origine il villaggio costruito per alloggiare gli operai della vicina Fonderia.Nel 1947 i primi edifici furono portati a termine e assegnati, dando precedenza alle famiglie degli sfollati a causa di guerra e a quelle provenienti da altre regioni, con condizioni d’affitto molto favorevoli. Gli appartamenti, realizzati su palazzine di due o tre piani, erano ampi e luminosi. Le prime abitazioni erano prive di garage e di sistemi di riscaldamento ma nel seminterrato si trovavano ampi magazzini. Erano inoltre immersi nel verde. Gli inquilini non tardarono a trasformare quel verde in orti per far fronte alle necessità familiari.4 Nel 1953 furono ultimati tutti gli 11 fabbricati previsti, di cui gli ultimi 3 con impianti di riscaldamento. La “palazzina degli impiegati” venne dotata anche di garage. Il borgo, denominato “Villaggio Sartori” in onore del primo presidente della “Società Italiana dello Zinco” Francesco Sartori, venne dotato di un campo da bocce e, cosa rara a quei tempi, di un campo da tennis. Si provvide di un asilo gestito da un gruppo di suore, di una scuola elementare provvisoria per le prime e seconde classi, di un doposcuola per le altre classi delle elementari e per gli alunni delle scuole medie.Inizialmente la scuola materna accoglieva solamente i figli dei dipendenti della Montevecchio, venne estesa, poi, anche ai bambini della zona. Oltre a beneficiare di un buon servizio mensa i piccoli erano controllati, con visite mediche mensili dal medico di fabbrica. Sempre su impulso del direttore Masoch (originario di Agordo e in precedenza Direttore dello stabilimento di San Gavino per ben 9 anni), venne avviato un laboratorio di maglieria professionale e uno di tessitura. A gestire quest’ultimo venne fatta venire appositamente una signora dalla Sardegna. Tale tessitrice rispondeva al nome di Letizia Meloni ed era originaria, probabilmente, di un paese della nostra zona. L’alta professionalità delle ricamatrici fece si che la clientela fosse di un certo livello. Parte del corredo della principessa e attrice Ira Furstemberg fu realizzato dalle ricamatrici del laboratorio. In seguito prese avvio una scuola che curava i corsi di perfezionamento per le giovani apprendiste di diversi settori professionali.Nel periodo estivo i figli dei dipendenti della Montevecchio avevano la possibilità di trascorrere le vacanze estive in colonia, infatti la Società metteva a disposizione strutture sia al mare (Casa al Mare Francesco Sartori - Funtanazza) che ai monti

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