Chiesa parrocchiale di Sant'Elena Imperatrice

A Castello, zona est della città di Venezia, si trova un luogo ricco di storia, arte, solidarietà. È la chiesa di Sant’Elena, dal 2016 guidata dai padri salesiani. Qui si trova il corpo dell’imperatrice Elena, madre di Costantino. Si può ammirare l’antico chiostro del complesso conventuale.#Venezia

Chiesa poco conosciuta, ma vale la pena visitarla... Una scoperta, oltre al chiostro, anche la vigna dalla quale è possibile vedere il retro della chiesa.

Chiesa parrocchiale antichissima, la prima edificazione pare risalire al 1028. Inizialmente affidata ai konaci Agostiniani, poi ai benedettini...tra fortune e decadimento è stata sconsacrata in epoca napoleonica e poi riconsacrata nel 1928. Oggi è affidata ai salesiani come altre chiese vicine. Ospita di nuovo dopo che erano state rimosse le spoglie della santa.Meraviglioso il chiostro un tempo del convento. Sembra che vi si faccia la vendemmia dalle vigne.Da vedere fuori da tutti i giri turistici.

Bellissima Abbazia istituita nel XII secolo e poi restaurata nel XV secolo. Ospita le spoglie di S.Elena nella Cappella situata a destra della Chiesa subito dopo l'ingresso. L'Altare di S. Elena è molto regale , abbastanza illuminato e consente di pregare in grande raccoglimento. Molto belle anche le altre tre Cappelle oltre quella di S.Elena.Da ammirare il bellissimo trittico sull'Altare maggiore.

Una Chiesa stupenda di grande valore storico anche se fuori dai grandi circuiti veneziani.Il primo documento riguardante la storia religiosa dell’isola di Sant’Elena risale al 1060 e testimonia l’esistenza di un piccolo monastero con un “hospitale” per poveri e Pellegrini diretti in Terrasanta.Nel 1211, al tempo della quarta crociata, vi vennero trasportate da Costantinopoli le reliquie del corpo di Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, a opera di Aicardo, canonico regolare e superiore del monastero; reliquie che tutt’ora sono collocate sotto l’altare della cappella dedicata alla Santa (la prima a destra, entrando in chiesa).Nel 1407 furono chiamati a costituire una nuova e più ampia presenza monastica i monaci Benedettini della Congregazione di Monte Oliveto (Siena), i quali, con l’aiuto di cospicue eredità rifecero quasi completamente tutto il complesso di chiesa e monastero.Dal 1418 al 1420 venne costruita, ad opera dei fratelli Rigo, Ambrogio e Cristoforo Orsini, la cappella dedicata a S. Elena, detta dei Borromeo, in riferimento all’insigne benefattore Alessandro Borromeo e alle tombe della famiglia Borromeo che vi furono collocate. La Famiglia Borromeo con Alessandro, figlio di Filippo di San Miniato in Toscana è all’origine della stirpe dei Borromeo Veneti e Lombardi, una storia appassionante lunga secoli dal 1370.

Chiesa e complesso dalla storia tormentata e importante. Rimane defilata rispetto alle traiettorie del turismo di massa. Sorgeva su un'isola paludosa e periferica, non collegata alla città. Accrebbe la sua fama dopo il secolo XI, quando vi furono traslate le reliquie di Sant'Elena, la madre dell'imperatore Costantino.

All’interno il corpo di Elena, madre dell’imperatore romano Costantino

Una bella scoperta. Qui c'è il corpo di santa Elena imperatrice e mamma di Constantino

una bellissima chiesa anche questa ha il suo fascino, dando il nome all'omonima isola

Fondata nel XIII secolo con l'arrivo delle reliquie di Elena, la madre di Costantino, poi nel 1403 la chiesa fu affidata alla Congregazione dei monaci Olivetani.Sul portale si vede una figura inginocchiata, ovvero il capitano generale da mar Vettor Cappello, deceduto nel 1467. La commissione avvenne per volontà dei figli e le sculture furono opera di Niccolò di Giovanni Fiorentino.Vediamo Vettor Cappello davanti alla Santa all'interno della lunetta, mentre nella parte sottostante gli emblemi e le armi della famiglia, oltre alla presenza di un'iscrizione celebrativa.