Monumento Foiba di Basovizza

Importante la visita al piccolo museo, dove viene ripercorsa la storia di questa tragedia

Rispetto ad una visita effettuata almeno 15 anni fa, dove si vedeva un grande basamento di cemento che ricopriva la cavità, che non è una foiba naturale, oggi è stato creato un punto di accoglienza dove ci sono in mostra foto e materiali, ed è possibile visionare una parte di un filmato che é possibile acquistare su DVD ,come anche svariate pubblicazioni. Molto gentili i volontari che accolgono i visitatori. Ingresso libero.

L'area è circoscritta attorno alla foiba, che era un pozzo minerario. Oggi e' ricoperta da un lastrone di ferro che, insieme alla croce, rappresenta il monumento del sacrario, poiché vi giacciono ancora i resti di migliaia di persone. La visita è toccante e molto interessante il museo, con la storia di questa zona di confine e del periodo che va dall' 8 settembre in poi, con particolare riguardo ai 40 giorni ( dal 1 maggio 45 al 12 giugno 45) dell' occupazione di Trieste da parte dell ' esercito comunista di Tito in cui avvennero gli episodi di infoibamento più tragici. Interessante anche il video mostrato all' interno.La visita è doverosa per rendersi conto di un periodo storico che altrimenti non può essere compreso per mancanza di informazioni complete nei libri di storia.

Un posto da visitare assolutamente!!Piccolo museo ben argomentato, all'esterno ben visibile il monumento in onore degli infoibati.

Il centro documentazioni dovrebbe tenere aperto più ore! Che orario è questo… difficile riuscire a visitarlo!

È un luogo simbolo della nostra storia, merita sicuramente una visita per comprendere di presenza di quali atrocità ed orrori possa essere capace l'uomo. La visita è gratuita, anche all'interno del piccolo museo allestito nelle adiacenze; c'è anche un comodo parcheggio libero o, come abbiamo fatto noi, si arriva comodamente a Basovizza in autobus da Trieste, linea 51, e si fanno 2 passi a piedi sino al sito(10 minuti).

Un luogo disarmante che inneggia ad un'altrettanto disarmante sacralità. Da visitare nel rispettoso silenzio che merita questo luogo.

Si percepisce in questo luogo la tristezza e la barbara compiuta nei confronti fro ti di tantissime persone, impressionante il monumento in foto

Dopo due anni di assenza, causa pandemia, sono tornato per la commemorazione della giornata del Ricordo, istituita per ricordare il Martiri delle foibe, nel 2004.È stata una cerimonia commovente e partecipata. La presenza di molte scolaresche è significativa, finalmente la Storia Vera viene raccontata

Luogo da visitare e da far visitare ai propri figli almeno una volta nella vita perché gli eventi tragici che hanno segnato la storia non devono essere mai dimenticati. Esperienza a dir poco toccante, soprattutto per aver aver avuto la fortuna di incontrare una guida alpina di nome Luciano che ci ha portato a visitare una foiba poco distante dal centro visitatori e che è stato protagonista nella sua gioventù di tantissime ispezione e conteggi delle salme nelle svariate foibe del territori... Incredibile! Attenzione perché è chiuso il mercoledì, da luglio a febbraio chiude alle 14, mentre da marzo a giugno alle 18.