Chiesa di San Giovanni Calibita

La Chiesa è un gioiello di rara bellezza. Peccato sia quasi sempre chiusa.

Esternamente non troppo appariscente, nonostante una facciata principale veramente ben eseguita; da il meglio internamente grazie ad uno stupendo uso dell'oro e dei giochi di luce che fanno anche apprezzare al meglio le stupende opere d'arte conservate al suo interno. Edificata sulle rovine di edifici antecedenti ha subito diverse modifiche nel corso dei secolo, come tantissimi palazzi nelle città di origine così antica. Veramente stupenda.

There's some worry that this church is going dark". The hospital website has a page for it

Molto suggestiva, la chiesa, ma l'intera isola è bellissima non ultimo l'ospedale uno tra i più antichi di Roma che ha sale meravigliose ed una bellissima fontana

Poterci entrare si potrebbe dire qualcosa di più anche dell' interno oltre al bel frontale

Bella chiesa con un ancor più affascinante giardino che la collega all'ospedale dell'isola tiberina

Molto bella specialmente quando il sole batte sul rosone frontale

Meravigliosa e trionfalmente settecentesca. È bene visitarla con una guida per apprezzarne le meraviglie

Questa piccola chiesetta è di origine medievale e fu, come tante altre a Roma, ricostruita o comunque restaurata più volte nel corso dei secoli. Per la sua posizione e per al sua storia la Chiesa di San Giovanni Calibita (un santo che visse in eremitaggio per farsi riconoscere dai genitori solo nel momento della morte, come avvenne per Sant'Alessio), è intimamente legata alla tradizione ospedaliera dell'intera isola, oltre che ai numerosi ordini religiosi che per secoli si sono occupati, sempre qui all'Isola Tiberina, dell'assistenza dei malati. Per questa ragione, nonostante tutto, fu sempre tenuta in considerazione anche dai pontefici, tanto che poi nei pressi fu anche realizzata una storica farmacia che per molto tempo vendette medicinali di ogni tipo ai Romani e non, diventando un punto di riferimento farmaceutico per tutta l'Urbe, anche nei secoli scorsi.

Una chiesa meravigliosa.Conservata benissimo pur trovandosi sul fiume.E' riservata ai pazienti e alla comunita' religiosa dei Fatebenefratelli,rinnovatori dell'assistenza a Granada in Spagna.Presenti come ospedale dal 1584.Vi sono opere eccezionali i cui autori sono Corrado Giaquinto e Mattia Preti ed altri,ma non minori.il nome del santo non e' dei FBF ma ricorda un giovine innamorato della vita monastica nel deserto.Poi tornato a casa il padre lo riconosce soltanto per la Bibbia di Oro,da ricordare che Bisanzio era la capitale dell'oreficieria mondiale.Il padre gli dedica una chiesa a Bisanzio.La chiesa ha dei marmi siciliani spettacolari .