Cala Martina

Bella caletta selvaggia con sabbia grossa e scogli . È accessibile da uno sterrato molto pendente con grossi dislivelli di massi. Se ci si va in bici meglio MTB oppure a piedi con le scarpe a tennis. Prendersi cibo e acqua perché sul posto non c è niente.

Piccola insenatura, con fondale in ciottoli e spiaggia in ghiaia e poseidonia. Rimane molto tranquilla, quindi per amanti del silenzio e della tranquillità. Non c'è ne acqua ne mangiare, l'area sosta più vicina è a cala Violina, così come il pronto soccorso. C'è un'altra piccola insenatura adiacente a questa proseguendo per cala Violina, con ciottoli molto più grandi e solitamente deserta. Portatevi scarpette e maschera per snorkeling, qui il silenzio è assoluto.

Graziosa caletta con spiaggia di ghiaia e rocce e acqua cristallina anche se un po' fredda. Si raggiunge a piedi facendo una piacevole passeggiata di circa due chilometri attraverso le Bandite di Scarlino partendo dal ristorante Il Cantuccio. Nonostante ci sia stata l'11 agosto non era particolarmente affollata, se si vuole stanziare per qualche ora occorre portarsi un ombrellone, acqua e cibo poiché nom esistono punti di ristoro nelle vicinanze.

Partenza da Puntone loc Portiglione dove ci sono alcuni parcheggi. Comoda strada sterrata quasi tutta ombreggiata e, in corrispondenza del monumento a Garibaldi, dopo circa 2 km, si scende per una discesa più ripida ma non difficile. Si arriva in una bella baia. La spiaggia è di sassi con acqua non proprio pulita...insomma ce ne sono di più belle.

A parte i cancheri tirati per arrivarci (mezz'ora a piedi) e piantare l'ombrellone (sui sassi c'è da reinventarsi ingegneri civili) molto bella e soprattutto tranquilla. I due chilometri emmezzo che la separano dal parcheggio più vicino la rendono un punto di ritrovo per gente con la stoffa. Per entrare in acqua si consigliano la tecnica del gambero e scarpette da scogli, se non si è amanti di quei tagli sui piedi che per i due giorni a seguire diventano la principale causa di madonne. Inutile dire che io le scarpette le avevo scordate.

Bellissima camminata sul promontorio immersi nella macchia mediterranea, per raggiungere la splendida cala di ciottoli grossi, non troppo fastidiosi per camminare. Il mare è abbastanza pulito ma nel pomeriggio, come riscontrato anche in altre spiagge della zona, si riempie di posidonia

Posto incantevole, le cicale ti fanno compagnia tutto il giorno, acqua limpida,non so a piedi quanta fatica ci vuole,ma ne vale la pena,in barca una favola.

Il sentiero non è tanto agevole ma quando si arriva è un bellissimo panorama

Bellissima cala.Noi arrivati con le biciclette (a piedi è lunghetta dal porto dove siamo partiti noi).Consiglio avere scarpe da ginnastica e le peduline per entrate in acqua visto che è una spiaggia di sassi...e sono anche un po scivolosi.Ma il posto è bellissimo e merita.

Prima delle tre cale di Punta Ala, ovvero cala Martina, cala Violina e cala Civetta. Per raggiungerla è possibile parcheggiare nei pressi del porto di Scarlino, raggiungere il ristorante Il Cantuccio, e poco dopo sulla sinistra parte un largo sentiero che conduce alle cale. Lo stesso sentiero si può prendere anche a Punta Ala, ma essendo cala Martina la prima delle tre spiagge è più corta da qui. Dall'inizio del sentiero bisogna proseguire per circa 2 km, dopodiché si troverà un cartello sulla destra che indicherà la cala, basta seguire il sentiero verso il mare. Arrivando in fondo si scopre che cala Martina ha due insenature, la prima è quasi completamente inutilizzabile perché ricoperta da alghe, mentre proseguendo a camminare sugli scogli si raggiunge in fretta la seconda insenatura, molto più pulita. È formata da grossi sassi, quindi non adatta se pensate di andarci per sdraiarvi al sole, ma questa caratteristica la rende adatta a fare snorkeling, non c'è una grande varietà di pesci ma nella zona ci sono pochissimi posti dove è possibile praticarlo, e forse questo è il migliore. Praticamente obbligatorie le scarpette, anche in acqua (attenzione ai ricci) e bisogna prestare attenzione ai primi metri di sassi bagnati, dove l'acqua li rende molto scivolosi. Tutto sommato consigliato, magari non con i bambini