Convento di San Vivaldo

Un angolo di paradiso immerso nella pace e nel verde di un'incantevole bosco fra le colline della val d'elsa (nel cuore della Toscana); grazie anche all'impegno di Paolo Pomponi, sindaco di Montaione (FI).

Posto rilassante e tranquillo, immerso nella natura e ideale per chi cerca relax. Anche se non è più funzionante il vecchio ristorante il focolare" esiste ancora dei piccoli servizi di ristoro gestito dal personale del posto. Il convento e le cappelle situate in questo bellissimo posto sono veramente molto piacevoli da visitare. Consigliato."

UN MIX DI ARTE, SPIRITUALITÀ, NATURASiamo arrivati a San Vivaldo su consiglio di amici e ne valeva davvero la pena! Il monastero é immerso nella natura, luogo ideale per una pausa di preghiera, riflessione, stacco dal quotidiano. Le cappelle sono visitabili al pomeriggio, solo accompagnati dalla guida e il costo è di 5 euro a persona. Sono quasi tutte ben conservate e la spiegazione permette di calarsi in una realtà storica, culturale e religiosa originale e poco nota. Peccato che pur collocata sulla via Francigena sia poco conosciuta e poco visitata. Mancano pubblicità e segnalazioni turistiche.

Ho partecipato alla messa di Pasqua e devo dire che l'omelia di Don Stefano mi ha colpito parecchio.Molto conivolgente,diretto e sincero.Ha reso la messa meno tediosa anche ai bambiniNon hoavuto l'occasione di visitare il convento e le cappellema abbiamo già deciso che saranno sicuramente tappa durante le vacanze estive.

Bellissimouogo di culto , da visitare sicuramente,nominato la Gerusalemme di San Vivaldo

Un posto sperduto... in questo periodo si può visitare la casa di babbo natale... vi consiglio di prenotare e visitare la Gerusalemme... avrete un frate top come guida...

La Selva di Camporena dove la fraz. san Vivaldo si trova era meta di eremiti fin dall'epoca medievale. Il più noto fu Vivaldo da San Gimignano. Morto in odore di santità, fu cistruita una piccola chiesa. Nel 1500 i francescani si insediarono nella zona e costruirono il Convento. E il complesso architettonico delle Cappelle del Sacro Monte. Molto suggestivo.

Raggiungibile con breve chilometraggio da Montaione o da Gambassi Terme. In mezzo a boschi e verde c'è il Monastero con 16 Cappelle che nelle intenzioni di chi le volle dovevano rappresentare un percorso di fede in una piccola Gerusalemme, dove ogni cappella si ispira a una chiesa e luogo Santo della Palestina. Parcheggio, percorsi pedonali, acqua e WC, oltre a negozietto BAr - Souvenir. Le cappelle sono visibili solo con visita guidata, bellissime e ben raccontate; peccato che orari e percorso sono ipotetici, con continue interruzioni e 'accodamenti' di persone anche a metà o fine percorso; avremmo dovuto impiegare un'ora e partire alle 10, abbiamo terminato praticamente a mezzogiorno; siamo partiti in 4 e abbiamo terminato in 40. Comunque da non perdere

Un luogo più unico che raro. Il convento di per sé è aperto e si può visitare tranquillamente quasi tutto il pian terreno, che comprende il suggestivo cortile interno con bel pozzo, il corridoio che lo circonda, il refettorio, la cucina storica con fantastico focolare abitabile"

Per il visitatore mosso da interessi culturali è un'occasione straordinaria di cogliere gli aspetti della religiosità popolare dei primi del Cinquecento e di valutare le produzioni artistiche (in particolare della tradizione robbiana) ad esse collegate. Ma è soprattutto un luogo pieno di spiritualità, dalle vicende dell'eremita Vivaldo nel Medioevo e fino ai giorni nostri. Il contesto paesaggistico è in piena assonanza.