Museo archeologico nazionale e Teatro romano di Spoleto

Il Teatro Romano è un luogo da vedere per chi visita Spoleto. Si accede dal Museo archeologico nazionale.

Molti ritrovamenti, di varie epoche, con spiegazioni al seguito,con esposizione in 2 piani (su un edificio di 3). Teatro ristrutturato veramente bello (peccato non essere potuti entrare x via di lavori, altrimenti in altre occasioni è aperto al pubblico). Molto soddisfatto

Museo sufficientemente ricco di opere d’arte. Ben custodito, pulito ed ordinato.

Museo non male e ben tenuto.E' un museo archeologico interessante, soprattutto per gli amanti del genere! Il pezzo forte ovviamente è il teatro romano.

Posto assolutamente da visitare se siete a Spoleto o se ci passate vicino: prendetevi qualche ora per girare all'interno di questo bel museo. Gran parte del teatro romano è stato ricostruito fedelmente in base alle indicazioni ed i ritrovamenti effettuati. Il museo si sviluppa su diversi piani ma per chi ha problemi motori è disponibile un ascensore. Vale la pena fare il biglietto cumulativo per visitare anche gli altri punti di interesse della città di Spoleto.

Bellissima esperienza, museo posto all’interno dell’ex monastero di Sant’Agata, con anfiteatro romano annesso.Consiglio

Annesso al teatro romano (visibile dall'alto da Piazza della Libertà ma è necessario entrare per comprenderlo a fondo).Ci si accede da una laterale posta qualche metro più avanti.Nel biglietto del museo archeologico tre piani di sale con reperti davvero interessanti.

Spoleto ospita questa chicca archeologica romana che merita davvero di essere visitata. Il museo inoltre è ben organizzato .

Il museo ha sede all'interno dell'ex monastero di Sant'Agata, nell’isolato meridionale del centro storico di Spoleto, costituito dall’incontro delle odierne vie Monterone e Sant’Agata, in un’area occupata in epoca romana dal teatro. Un tempo fu la sede di un monastero intitolato a Sant’Agata, sorto alla fine del XIV secolo sui resti del teatro romano (I secolo a. C) la cui scena fu fortemente alterata dalla costruzione dell’edificio religioso.Inaugurato nel 1985, il museo si articola su più livelli adattando l'esposizione all'architettura dell'edificio storico. É in corso un progetto organico di rinnovamento espositivo, che ha già completato (2008) una prima sezione di questo nuovo percorso espositivo. Attraverso reperti provenienti anche dalle ricerche più recenti sono documentate le prime attestazioni della presenza umana nell’area della rocca e del centro storico, risalenti all’età del bronzo e lo sviluppo dell’insediamento nella fase umbra, testimoniato soprattutto dai ricchi corredi di VII-VI sec. a.C. della necropoli di Piazza d’Armi. Al secondo piano del Museo sono esposti reperti provenienti dalla Valnerina, un territorio che fu sempre in stretto rapporto con Spoleto. Si segnalano in particolare i cinerari dell’età del bronzo finale dalla necropoli di Monteleone di Spoleto, i reperti dai santuari di Montefranco, i corredi funebri dalla necropoli ellenistica e romana di Norcia. Provengono dal medesimo territorio anche molti dei reperti della collezione Canzio Sapori, recentemente donata allo Stato. Tra di essi si segnalano un cinerario ad impasto con decorazione geometrica da Ponte di Cerreto e un notevole ritratto maschile tardo-repubblicano da Ferentillo.

Bellissima area esposiitiva che si trova all'interno delle sale dellex convento di Sant'Agata.Nei 3 piani che lo compongono possiamo vivere la storia