Chiesa di San Giovanni Evangelista

Èbellissimo

Antico faccio visita prima della chemio

La vita quotidiana non ti lascia né ti dà il tempo per alleggerire il carico degli impegni personali e familiari o per diminuire la velocità con cui si fanno le cose.Ma quando interviene la noia, possiamo sempre riempirla, ciascuno di noi a modo suo.Se vi capita di passare per Tivoli, verso le 17 del pomeriggio e per avventura trovate aperto il portone della chiesa di San Giovanni evangelista, che si trova all'interno dell'omonimo ospedale, costruito, pare nel XIV secolo, non mancate di varcarne l'ingresso e troverete, all'interno, uno scrigno di pura e cristallina bellezza, gli affreschi della volta e delle pareti destra e sinistra del presbiterio, attribuiti ad Antoniazzo Romano, eccelso pittore attivo a Roma e dintorni nel XV secolo o a un non meglio precisato e individuato Maestro di Tivoli attivo nell'ultimo quarto del '400.La volta è divisa in quattro spicchi, da cornici a fascia, ornate da eleganti motivi vegetali; al centro compare, entro una circonferenza, la figura del Cristo benedicente , nelle vele le figure degli evangelisti e dei padri o dottori della Chiesa.Nella parete sinistra, la composizione comprende l'assunzione della Vergine collocata all'interno di una mandorla dorata mentre sulla parete destra l'affresco rappresenta la nascita del Battista attorniato da Elisabetta San Zaccaria ed altri personaggi non individuati.L'intradosso dell'arco trionfale che precede il presbiterio, è decorato con clipei, al cui interno sono situate dodici figure di sibille a mezzo busto, forse corrispondrnti alle dodici costellazioni dello zodiaco, sotto le quali sono poste iscrizioni di incerto significato.Il presbiterio è impreziosito dalla presenza di una splendida statua in maiolica bianca raffigurante San Giovanni evangelista, da alcune fonti non certe, attribuita a Luca della Robbia.La parte superiore della navata è decorata con affreschi, il cui stile rimanda al manierista Salviati.

Molto vecchia e tenuta male.

All'interno della piccola chiesa adiacente all'Ospedale di Tivoli residua un importante ciclo di affreschi inizialmente attribuito al Pinturicchio e al Perugino, successivamente ad Antoniazzo Romano e a Melozzo da Forlì. Intorno agli inizi del '900 gli affreschi rischiarono di essere rimossi e venduti.Per chi volesse approfondire :- Ministero della Pubblica Istruzione, L'amministrazione delle antichità e belle arti in Italia, Tipografia Ludovico Cecchini, Roma, 1901