Madonna dell'Archetto Via di S. Marcello, 41, 00187 Roma RM

Madonna dell'Archetto





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Via di S. Marcello, 41, 00187 Roma RM

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Caratteristiche

  • Parcheggio accessibile in sedia a rotelle
  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle




Recensioni consigliate

Arturo Musco
02.11.2023
Madonna dell'Archetto
La più piccola chiesa di Roma, bellissima e assolutamente da visitare e rimanerne affascinati.
carlo petroselli
01.11.2023
Madonna dell'Archetto
Situata nel Rione Trevi a pochi metri dalla Fontana di Trevi in un vicolo tra Via  S.Marcello  e Via dell’Archetto del pittore bolognese Domenico Muratori a olio su pietra del 1690 posto sull’altare il dipinto miracoloso di Maria è all’interno di una teca in legno dorato nel 1696 l'Immagine mosse gli occhi e iniziò a essere venerata.Nel 1751 fu eretta la cappella opera dell'architetto Virginio Vespignani contiene pitture di Costantino Brumidi lo stesso che affrescherà la cupola del Campidoglio, le nicchie della navata sono decorate da dieci statue di angeli in gesso dello scultore Luigi Simonetti.
Fotocomputergrafica FotoVR
13.10.2023
Madonna dell'Archetto
La cappella della Madonna dell'Archetto è un piccolo oratorio di Roma, nel rione Trevi, in Via di San Marcello 41b. Il nome ufficiale della chiesa è chiesa di Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae.Questa cappella fu costruita nel XIX secolo per ospitare un'antica immagine della Madonna che si venerava sotto un angusto arco di passaggio presso il palazzo già Savorelli, ora Balestra. Chiuso il vicolo, il marchese Muti Savorelli Papazzurri vi fece edificare una piccola cappella ove pose l'immagine dipinta su pietra maiolica nel 1690 dal pittore bolognese Domenico Maria Muratori. L'edificio fu solennemente inaugurato ed aperto al pubblico il 31 maggio 1851.La cappella è una rara gemma d'architettura neorinascimentale, ricca di marmi preziosi e di metalli, opera dell'architetto Virginio Vespignani; essa contiene pitture di Costantino Brumidi, lo stesso che poi affrescherà la cupola del Campidoglio di Washington; sull'altare è posta l'immagine della Madonna causa nostrae letitiae.Tale immagine fu vista ruotare ripetutamente gli occhi il 9 luglio 1796, come affermato da numerosi testimoni e come riportato nel libro Gli occhi di Maria, di Rino Cammilleri e Vittorio Messori.Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
loredana liberale
20.09.2023
Madonna dell'Archetto
La chiesa più piccola di Roma,una bombonierea .apre solo il.pomeriggio alle 18.nasicsta tra fallirà sciarra e piazza santi apostoli
Monica De biasio
24.08.2023
Madonna dell'Archetto
Credo che sia una delle cappelle più piccole di Roma. È meravigliosa. Una volta ho visto che vi si celebrava un matrimonio. Non so come abbiano fatto, visto che è talmente piccola che contiene pochissime persone. Molto bella. Da visitare. Anche perché è vicinissima alla fontana di Trevi.
Laura
07.08.2023
Madonna dell'Archetto
Nel cuore del Rione Trevi si trova questo incantevole santuario di gusto neorinascimentale considerato il più piccolo edificio di culto esistente a Roma.Situata in fondo ad uno stretto vicolo tra via dell’Archetto e via di San Marcello, la cappella fu realizzata nel 1851 in seguito a un evento miracoloso avvenuto alla fine del Settecento. Nel 1690, la marchesa Alessandra Mellini Muti Papazzurri incaricò il pittore bolognese Domenico Muratori di dipingere a olio su pietra un’immagine della Vergine posta sotto un archetto della viuzza.Il 9 luglio 1796, l’effige, conosciuta come “Maria Santissima Causa nostrae laetitiae“, avrebbe mosso le pupille alla presenza di alcuni passanti. Il prodigio fece accorrere sul posto molti pellegrini, tanto che la sacra immagine fu collocata in una piccola edicola e l’ingresso del vicolo chiuso da cancelli di ferro, a protezione dell’icona e degli ex-voto lasciati dai fedeli.Nel 1851, il marchese Alessandro Muti Savorelli Papazzurri, proprietario del palazzo adiacente, affidò all’architetto Virginio Vespignani l’incarico di edificare una chiesetta intitolata alla Madonna dell’Archetto, inaugurata il 31 maggio 1851 e aperta al pubblico nel 1859.La cappella presenta interni a croce latina con soffitto a cassettoni di stucco dorato. La navata unica, con pavimenti in marmi pregiati, è impreziosita lateralmente da sculture di angeli in gesso in forma di cariatidi, opera di Luigi Simonetti, ed è sormontata da una cupola decorata da fregi in stucco dorato e dipinti di Costantino Brumidi, autore della cupola del Campidoglio di Washington D.C. Sul piccolo altare è posta l’immagine della Vergine racchiusa in una cornice di legno dorato.La chiesa fu affidata alla Compagnia di Gesù fino al 1870 e, dal 1918 a tutt'oggi, alla custodia della Primaria Società Cattolica Promotrice di buone Opere ed è stata dichiarata Monumento Nazionale d’Arte dalla Sovrintendenza delle Belle Arti.
Mattia Iacono
05.08.2023
Madonna dell'Archetto
la chiesa è molto nascosta, infatti è raggiungibile grazie a un vicolo che, a parer mio, quasi non si nota. Inoltre è anche una delle più piccole che io abbia mai visto, ma conserva un fascino non indifferente
Mario Germani
03.08.2023
Madonna dell'Archetto
Bellissima e preziosa, da andarci! È aperta tutti i giorni dalle 18:30 circa per non molto.
Pino Abb.
30.07.2023
Madonna dell'Archetto
Un angusto vicoletto che univa via di S.Marcellocon la via dell'Archetto conteneva un'Immagine della Vergine dipinta intorno al 1690 da Domenico Muratori, allievo del Carracci, per conto della marchesa Savorelli Papazzurri. Nel 1696 la Vergine mosse gli occhi e questo evento indusse la proprietaria a farla collocare sotto l'archetto del vicolo per esporla alla venerazione pubblica. Là rimase fino al 1751, anno della prima edificazione dell'edicola e della posa in opera di due cancelli, ciascuno sullo sbocco del vicolo, per proteggere gli ex-voto, anche preziosi, che oramai si erano fatti numerosi.Nel 1796 accadde di nuovo il prodigio, al quale assistettero numerosi testimoni oculari, durante il quale la Vergine (nella foto 1) mosse gli occhi e pianse a causa dell'invasione francese nello Stato Pontificio, insieme ad altre Immagini Sacre sparse per la città quali la Madonna dell'Arco dei Pantani, la Madonna Addolorata, la Madonna della Provvidenza, la Madonna del Rosario o quella posta nella chiesa di S.Niccolò de' Prefetti. Alla metà dell'Ottocento avvenne la trasformazione completa del luogo: il vicolo fu chiuso e ridotto a cappella per volere dei Savorelli Papazzurri che incaricarono l'architetto Virginio Vespignani di costruire il piccolo tempio, vero gioiello di arte neo-rinascimentale. La solenne inaugurazione avvenne il 31 maggio 1851, come ricorda la lapide apposta sopra l'ingresso, con grande concorso di cardinali ed autorità. Il santuario, dichiarato monumento nazionale d'arte, è sormontato da una cupola riccamente decorata con intagli di legno, di limitata grandezza ma di grandioso aspetto. La piccola navata è abbellita da statue in gesso dello scultore Luigi Simonetti raffiguranti angeli in forma di cariatidi.

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