Palazzo del Poeta

Splendido gioiello incastonato nel centro della città, un ambiente raffinato ed elegante. Abbiamo anche visitato una splendida mostra fotografica di Pipitone. Una sosta da non mancare

Ottima scelta peccato essere rimasti solo una notte perche abbiamo vissuto un'esperienza da ripetere

Il nostro soggiorno, seppure breve, presso il Palazzo è stato al di sopra di ogni aspettativa. La camera molto spaziosa, pulitissima, in ordine, fornita di ogni comfort, curata in ogni dettaglio. Il grazioso salotto di ingresso che precede le camere ha un ottimo servizio bar e relax a disposizione dei clienti. Veramente tutto finalizzato a fare in modo che l'ospite si senta accolto e accudito. Inoltre si trova in un punto molto comodo per iniziare a scoprire la bellezza della città. Il personale è gentilissimo e fornisce indicazioni molto utili. Rosa, la proprietaria, riesce a trasmetterti la magia e l'atmosfera che si respira all'interno del Palazzo, che è tutto da vivere non solo per un passaggio veloce. È un posto in cui ritornare sicuramente.

Ci sono luoghi in cui si transita senza emozione; posti anonimi, simili tra loro e privi di complessità, ignari di quel disordine della passione che, quando è sincera, lentamente sedimenta nell'amore.Ambienti artificiali non soltanto nel senso di costruito e di sintetico, ma nell'accezione ripetitiva e anonima della produzioni industriali, tanto perfette quanto sterili, fotocopie di una vita nata in provetta senza la fatica e la gioia di un racconto, senza un seme che possa generare la speranza di un futuro.Anche tra i luoghi di sosta, le mansio romane, le stazioni di posta e gli ostelli nati per riposare le membra dopo le fatiche di un viaggio, rifocillare il corpo e ritemprare la mente nell'attesa di procedere verso nuove scoperte, piccole e grandi odissee, vi sono assai spesso scatole prefabbricate nelle quali si pernotta senza memoria, identiche tra loro in luoghi del mondo assai lontani e differenti, nei quali la fatica della storia viene cancellata, umiliata dal caterpillar dell'omologazione planetaria, ignorante e volgare, incurante della ricchezza che nasce dalle differenze, dagli scontri che diventano incontri, dal fascino incomparabile del tempo, del sedimento, della conchiglia che si fa pietra : catene di hotel di plastica per gente nutrita a polimeri e appagata dai luoghi comuni.Anche la Sicilia soffre di queste invasioni barbariche, che sorvolano annoiate e ingorde i millenni e consumano senza ritegno le balate di pietra come sono solite fare con gli hamburger, intente soltanto ad acquistare inutili cianfrusaglie, consumare compiaciuti le banalità madeinchissadove spacciate come tipicità del luogo, ripetere copioni digeriti per palati incapaci di distinguere un capitello da una pompa di benzina.Vi sono poi sacche di resistenza civile, miracoli di fede ignorati tanto dalle orde che dalle istituzioni, chiamate per destino alla salvaguardia della memoria: tenue luce di fragili lucciole, nascosta speranza tramandata a voce come si fa con un libro in un mondo senza più carta, perché la bellezza non venga perduta per sempre.Nascosto tra i vicoli di una Palermo ferita, ma non vinta, lontana dalle rotte del turismo mordi-e-fuggi e distante da quello assai più d'una remota galassia, il palazzo, che secoli di abbandono e incuria avevano nascosto alla vista e alla memoria, è emerso dal silenzio del tempo con l'amore di cui è capace una donna, parto sofferto tratto dalle viscere della terra che già minacciava di riprenderlo, tornato a spargere bellezza in un mondo di vacuità e miseria.Onore a Rosa, combattente della memoria, innamorata della Storia prima che la Storia avesse inizio, esempio d'amore e di volontà.Che il genius loci di questa magia di pietra ti assista e ti sostenga sempre.Io lo farò, per il poco di cui sono capace, lasciando su queste rive fenicie, puniche, greche, romane, cartaginesi, arabe le mie bottiglie e il loro fragile messaggio di speranza.

Abbiamo alloggiato solo una notte, ma tra camera grande, comoda e con tutti i comfort necessari, ci siamo trovati benissimo.Struttura storica stupenda, piena di storia.Personale super disponibile e gentile.Torneremo sicuramente quando ritorneremo a Palermo.

Ho visitato Palazzo del Poeta in occasione di una mostra. Luogo bellissimo e atmosfera di serenità. Mi hanno informato che vi si svolgono diverse iniziative culturali. Da consigliare sicuramente

A maggio 2021 scrissi così su tripadvisor:Mi trovavo a Palermo per un incarico e la società per la quale lavoro aveva provveduto alla prenotazione. Solitamente mi fanno soggiornare in alberghi di grosse catene internazionali, pertanto non avevo grosse aspettative, ma stavolta, fortunatamente, è stato diverso, ed è stata una esperienza unica ed emozionante. Riposare in questo luogo senza tempo è stato qualcosa di magico e sublime. Passato e presente fusi sapientemente. Non potevo immaginare che dietro il grosso portone di legno potesse nascondersi un inaspettato easter egg" (dopotutto sono un nerd) nel centro di Palermo. È tutto incastrato perfettamente

Nel recente soggiorno a Palermo siamo stati ospiti della boutique hotel Palazzo del Poeta. Una coccola dove storia, cultura e buongusto si fondono rendendo magico il soggiorno. Un grazie particolare alla bravissima general manager Rosa Di Stefano e alle sue collaboratrici che danno vita a questa location mettendoci il cuore. Torneremo sicuramente