Soprintendenza Beni Culturali Ed Ambientali 92027 Licata AG

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47 Recensioni
  • venerdì09–13
  • sabato09–13, 16–18
  • domenicaChiuso
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Informazioni sull'azienda

Museo civico archeologico della Badia di Licata - Ministero della cultura | Il Museo è ubicato nel centro storico, nei pressi della piazza Sant'Angelo. La sede museale, è il cinquecentesco convento cistercense...

Contatti

Orari

  • venerdì09–13
  • sabato09–13, 16–18
  • domenicaChiuso
  • lunedìChiuso
  • martedì09–13
  • mercoledì09–13
  • giovedì09–13, 16–18

Caratteristiche

  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle
  • Adatto ai bambini
  • Ristorante
  • Toilette




Recensioni consigliate

Angelo Farruggio
21.10.2023
Soprintendenza Beni Culturali Ed Ambientali
Bellissimo da visitare dove la storia si racconta con i reperti
Plinio Ranaldi
05.09.2023
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Assolutamente da visitare! Già da cosa è esposto si capisce l'importanza del centro" di Licata nel Mediterraneo ed in Sicilia. Se chi lo gestisce
Francesco Graci
16.08.2023
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Un ricco e suggestivo museo che rappresenta un viaggio fra varie epoche di civiltà vissute nel territorio della Sicilia centro meridionale. Indiscutibile il fascino e l' importanza dei reperti e degli ori custoditi al suo interno!
Antonio Lupo
07.08.2023
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Museo molto bello e gratuito ben sistemato in centro paese personale qualificato e disponibile anche andrebbe pubblicizzato meglio
Laura Annamaria Bonini
05.08.2023
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Museo di dimensioni contenute, ma interessante. Ben tenuto ed organizzato. Personale molto gentile e preparato. Gratuito. Merita una visita.
Nori Pietrini
03.08.2023
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Il museo, allestito con cura, ospita reperti di grande interesse provenienti dagli scavi di Monte Sant'Angelo e da altri siti nei pressi di Licata. Ingresso gratuito e grande cortesia. Sorprendenti gli oggetti del cosiddetto Tesoretto di Finziade.
Renato Donnarumma
02.08.2023
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Nel centro di Licata, vale davvero una visita per chi voglia comprendere la storia del posto. Gratuito e aperto la mattina fino alle 13,30, si visita in meno di un’ora
Enzo Cucchiara
02.08.2023
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Museo Archeologico della Badia di LicataIl Museo archeologico ha sede all’interno del cinquecentesco convento cistercense di S. Maria del Soccorso, noto come la “Badia”. La storia lunga di Licata viene raccontata in un percorso cronologico articolato in sei sale, dove sono esposti reperti provenienti dai siti più significativi del territorio che testimoniano la presenza di insediamenti stabili a partire dal Neolitico antico fino alla tarda antichità. E’ esposta una selezione di reperti provenienti dalle contrade Caduta, Casalicchio e Colonne, da cui proviene una grande quantità di ceramica a decoro impresso, inciso e dipinto che caratterizza il Neolitico (VI-V millennio a.C.), ceramiche impresse e incise dello stile San Cono-Piano Notaro, dipinte negli stili di Serraferlicchio, Sant’Ippolito e Malpasso che caratterizzano l’Eneolitico (IV-III millennio a.C.).L’età del Bronzo antico (fine III prima metà II millennio a.C.), con la ceramica maggiormente rappresentativa, detta di Castelluccio, caratterizzata da motivi geometrici dipinti in nero su fondo rosso, è testimoniata in numerosi siti del territorio, Monte Petrulla, Sottafari, Calì, Landro, Monte Sole, Monte Giannotta, Canticaglione, la Muculufa, dal cui sito è esposta una selezione di pregevoli reperti provenienti dall’area del villaggio e dal santuario. Il Bronzo medio (XV-XIII sec. a.C.) è documentato nel villaggio di Madre Chiesa, di cui di cui sono esposti ceramiche di uso comune e vasi monumentali attribuibili alla facies di Thapsos. Il periodo arcaico e classico è documentato nelle contrade Mollarella e Casalicchio: qui, dopo una fase di età preistorica, si impianta nel VI sec. a.C. un santuario dedicato a Demetra e Kore, che perdura almeno fino al IV sec. a.C. Dal santuario provengono numerose deposizioni votive costituite da bronzi, lucerne, statuette, vasi, alcuni dei quali con iscrizione dedicatoria. Tra i siti archeologici di Licata, grande rilievo assume la città ellenistica sulla Montagna (in cui è stata identificata la città di Finziade, fondazione del tiranno di Agrigento Finzia, nel 282 a. C.) per la consistenza dei resti che consentono la lettura dell’articolazione urbanistica, con le strade, gli isolati, le singole case, da una delle quali proviene il prezioso tesoretto di gioielli aurei e monete d’argento.
Maurizio Cantavenera
30.07.2023
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Bello il museo archeologico, con reperti archeologici recuperati tutti nel territorio e ci narrano le vicende dei popoli che dal primo neolitici fino alla polis di Finziade, purtroppo la tabella marmorea confonde chi entra, in quanto c'è scritto museo archeologico parco Valle dei Templi. Un altra mancano e' la non esposizione dei molti reperti del periodo bizantino arabo normanno oltre a collezioni di vasi ed oggetti provenienti da privati sono nei depositi, non esposti, nonostante un intero stabile a più piani vuoto.
Francesco Rizzo
29.07.2023
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Ben tenuto e gratuito.Certamente meglio di quanto ci si possa mai aspettare dall'estero.

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