Ospedale S. Andrea di Vercelli : Presidio Ospedaliero S. Andrea,

Cerco sempre di non partite prevenuta ma ogni volta si riconferma un posto che lascia a desiderare. Mi avvisano che mio padre è al pronto soccorso per un probabile ictus e che stanno tentando di salvargli la vita, parto immediatamente da casa e giunta all’ingresso in un evidente stato di sconforto comunico alle due “guardie” che presidiano le porte del PS che sono stata contattata e che mio padre è lì dentro e non so se è vivo o morto. La loro risposta è stata ,con modo altezzoso e senza alcun tatto, “ eh ma le visite si fanno dopo 24h che una persona è ricoverata”. Mi sono chiesta ma è possibile che in due non ci sia stato uno in grado di dire “oh gioia mi spiace vado subito dentro a chiedere”. Ho dovuto chiamare dentro all’ospedale il pronto soccorso e il medico è uscito subito per aggiornamenti. Ci voleva tanto?!. Mio padre viene successivamente ricoverato in neurologia dove prende il covid dopo 6 giorni poiché c’era un caso di positività due porte più in là della sua stanza , la persona in questione era perennemente senza mascherina e con la porta aperta. Decidiamo pertanto di firmare e andare a casa ,fatto che irrita e non poco una dottoressa tanto piccina quanto iraconda che NON RILASCIA IL PIANO TERAPEUTICO e la copia della lettera di dimissioni o altro, nessun foglio! Della serie crepa! Viene in più diffidato che avrebbe perso PER SEMPRE la possibilità di ricovero in istituto per la riabilitazione (cosa che non era assolutamente vera). Ripetiamo un tampone dopo 5 giorni e scopriamo che quello positivo eseguito in ospedale non è nemmeno stato registrato e che il primo tampone eseguito all’ingresso del PS è stato registrato il giorno dopo. Le uniche persone che ho apprezzato sono state le infermiere ,che hanno dimostrato una sensibilità senza eguali e la dottoressa R.V. che ha sempre spiegato tutto con molta sincerità e precisione.Per chi viene ricoverato occhio alle pere perché vanno bene solo per giocare alle bocce.Consiglio a chi sorveglia l’ingresso di capire che per stare all’entrata di un pronto soccorso bisogna avere tatto perché prima o dopo potrebbe capitare qualcuno meno calmo di me che vi pianta un tumbulone.

Servizi agli utenti pessimi. Code infinite agli sportelli, insufficenti, per la numerosissima utenza. Cup bloccati e l'unico punto giallo esistente fuori servizio. Impossibilità di effettuare pagamenti in contanti. Servizio sanitario nazionale completamente allo sbando.

Un po' complicato da navigare internamente, parcheggio attorno difficilissimo.Manca una colonnina di ricarica per auto elettriche come c'è vicino a un altra clinica vercellese.

Entro in ospedale alle 9 con gomito rotto dolorante,gonfio e nero a causa di una caduta alle 13 chiedo almeno un antidolorifico ma essendo io allergico al paracetamolo mi dicono che non possono darmi nulla (il racket della Tachipirina),parlo con una signora alla quale spiego questa situazione,un infermiera esce dalla stanza medica urlandomi in facci, e attirando altre infermiere e la guardia giurata che addirittura mi spintona e mi intima di stare zitto e seduto, esco alle ore 16 senza che neppure mi venisse dato un sorso d'acqua e la giornata non era neppure piena (neppure una decina di persone) dovrebbero andare a fare i parcheggiatori abusivi tutti

Recensione per la dermatologia chirurgica: medico chirurgo bravo e gentile, stessa cosa non si può dire dell'infermiera che sa solo sbattere porte e urlare ai pazienti in attesa di essere visitati.In un'ora di attesa sara uscita 20 volte sbraitando contro chiunque e in alcuni casi insultando chiunque incontrasse.Questo tipo di persone si dovrebbe ricordare che chi si reca in ospedale non lo fa perché non sa che fare nella vita ma perché probabilmente ha un problema di salute da risolvere.Lavorare con il pubblico non è certamente facile, ma non giustifica questo trattamento di gratuita maleducazione.

Per la mia esperienza personale ottimi medici, ottime infermiere tranne una" scortese e brusca

Reparto ginecologia ostetricia. Personale giovane e disponibile. Faccio i complimenti a tutti, tranne a quell'infermiere che mi ha posizionato l'ago per la soluzione fisiologica senza guanti. E non va bene. Per eventuali terapie mi hanno sbolognato" al mio medico di base. Mah"

Dimissioni da chirurgia 1 di un uomo di 82 anni con tutti i suoi bagagli sulle spalle, consegnato come un pacco sulla soglia del reparto. Praticamente impossibile avere un colloquio con un medico...tremo al pensiero di dover tornare lì

Disorganizzazione totale!Per raggiungere il reparto corretto abbiamo impiegato 40 minuti.Dal centro informazioni all'ingresso ad altri 5 membri di vari reparti a cui abbiamo chiesto aiuto abbiamo avuto informazioni sbagliate e discordanti tra di loro sulla strada da percorrere, per poi scoprire solo con la sesta persona che il reparto era stato spostato rispetto alle indicazioni all'ingresso.Siamo stati sballottati a ogni ala e piano dell'ospedale e mandati su e giù per le varie rampe di scale perché gli ascensori erano continuamente occupati spesso ritornando al punto di partenza, la mia compagna al quinto mese di gravidanza.Posso capire tutto, ma se non siete informati su dove mandare le persone piuttosto dite non lo so