Real Albergo dei Poveri (Albergo delle Povere)

Un altro tesoro scoperto per caso ..merito della mostra che si sta tenendo in questo periodo luogo molto suggestivo che abbiamo ereditato grazie ai Borboni .

luogo meraviglioso ,poco sfruttato ! bella la mostra sul l'ARCHITETTURA DEGLI ANNI TRENTA

Sono stato alla mostra body worlds vital"

In Corso Calatafimi questo palazzo con annessa chiesa è sicuramente un monumento che di passaggio, nei pressi della Cuba, è possibile visitare.

Fu fondato con il nome di Reale Albergo dei Poveri nel 1733, durante il vicereame austriaco, con lo scopo di accogliere poveri inabili, storpi, giovani vagabonde ed orfane. Uno dei fondatori fu Ferdinando Francesco Gravina, principe di Palagonia. Il progetto fu ripreso durante il regno di Carlo di Borbone. Inizialmente affidato all'architetto Orazio Furetto, il cantiere fu poi seguito fino al termine dei lavori dagli architetti Giuseppe Venanzio Marvuglia e Nicolò Puglia. I lavori di costruzione presero avvio nel 1746 (la prima pietra fu posta il 24 aprile, e durante la costruzione furono rinvenuti dei sepolcri fenici e cartaginesi), ma i lavori durarono più del previsto, tanto che la struttura fu inaugurata solo l'8 agosto del 1772, ai tempi di Ferdinando III, pur parzialmente incompleta. Nel primo cortile prospetta una chiesa a pianta rettangolare, dedicata a S. Maria della Purificazione, anch'essa della fine del XVII secolo. Nel 1898 fu adibito a donne soltanto e il suo nome fu cambiato in Albergo delle Povere. Oggi appartiene parzialmente alla Regione Siciliana e parzialmente all'Istituto Principe di Palagonia e Conte Ventimiglia che sta attuando una politica di apertura al pubblico del monumento, inoltre è sede di mostre temporanee e convegni. Purtroppo, nonostante si stia attuando una politica di apertura al pubblico del monumento, gli spazi di valore e ricchi di storia son quasi sempre chiusi e non sono facilmente fruibili per chiunque voglia visitali…è un vero peccato. Sono stato in questo magnifico sito monumentale in occasione dell’affascinante mostra “Robert Capa Retrospective”, dedicata a questa figura di spicco del fotogiornalismo del XX secolo. Robert Capa, pseudonimo di Endre Friedmann, ha scattato foto dal 1936 al 1954, anno della sua morte in Indocina per una mina anti-uomo. La rassegna ha presentato 107 fotografie in bianco e nero che raccontano la sofferenza, la miseria, il caos e la crudeltà della guerra….rassegna intensa e toccante.

Bellissimo luogo ben valorizzatoe anche grazie alla presenza di una interessante mostra sull'architettura degli anni 30 in Sicilia

Mostra sullo sviluppo urbanistico e architettonico in Sicilia negli anni 30 molto bella suggestiva, musica e costumi del periodo, organizzata benissimo.

Purtroppo non abbiamo potuto visitare l'interno, però la struttura è davvero bella e imponente anche esternamente, utilizzato per accogliere poveri inabili, storpi, giovani vagabonde ed orfane, la struttura risale al 1733, non posso scrivere nulla per quanto riguarda l'interni, però se lo trovate aperto vi consiglio di farci un salto

Body world vital.Un viaggio all'interno del corpo umano .La nostra corporeità svelata ai raggi x.Si apprezza come è mirabile l'ingegneria evolutiva che ci ha reso tra gli esseri più complessi che abitano questo pianeta.

Grande esempio di come una volta i ricchi pensavano anche ai poveri bisognosi. Mentre oggi pensano solo a diventare più ricchi.La struttura è notevole, concepita con gusto. Il custode che abbiamo trovato è stato gentilissimo e ci ha fatto vedere alcune cose che rischiavamo di perdere.