Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina Strada Macedonio Melloni, 3, 43121 Parma PR

Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina





330 Recensioni
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Strada Macedonio Melloni, 3, 43121 Parma PR

Orari

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Caratteristiche

  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle
  • Adatto ai bambini
  • Ristorante
  • Adatto alle famiglie
  • Ascensore accessibile in sedia a rotelle




Recensioni consigliate

donato reverberi
01.11.2023
Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina
Capolavoro assoluto del Correggio dedicato alla Badessa Giovanna da Piacenza che resse il Monastero di San Paolo fra il XV e il XVI secolo portandolo al suo massimo splendore.Un opera sottovalutata ma che dovrebbe essere presente come tappa imprescindibile in qualsiasi tour parmigiano.A pochi metri di distanza dalla Camera è possibile visitare gratuitamente anche il Chiostro di San Paolo, recentemente ristrutturato e riportato alla sua antica bellezza.
Francesca Ricetti
01.11.2023
Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina
Il Monastero e la Camera di San Paolo, altro capolavoro del Correggio. La Camera ha una forma particolare ed è decorata solo sulla cupola. Costo del biglietto € 5,00
Danilo Bolognesi
22.10.2023
Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina
Il Correggio al suo massimo splendore.La Camera della Badessa o Camera di San Paolo è un ambiente dell'ex Monastero di San Paolo a Parma, celebre per essere stato affrescato nel 1518-1519 dal Correggio. La decorazione comprende la volta (697x645 cm) e la cappa del camino, ed è incentrata sul tema della dea Diana e delle rispondenze filosofico-mitologiche. La camera faceva originariamente parte di un complesso di sei ambienti, che costituivano l'appartamento personale della badessa Giovanna da Piacenza. La funzione di questo ambiente in particolare non è nota: forse studiolo, forse sala di rappresentanza o forse, a giudicare dalle stoviglie incluse nella decorazione, a sala da pranzo. A base pressoché quadrata (circa 7x6,95 m), la camera è coperta da una volta a ombrello di gusto tardogotico, realizzata nel 1514 da Giorgio da Erba, e originariamente presentava arazzi alle pareti.La volta vuole imitare un pergolato aperto sul cielo, trasformando quindi l'ambiente interno in un giardino illusorio. I costoloni della volta, delimitati da nervature che simulano canne di bambu, dividono ciascun spicchio in quattro zone, corrispondenti a una parete.Al centro della volta si trova lo stemma della badessa, composto da tre lune falcate chiamate Crescenti, in stucco dorato, attorno al quale l'artista ideò un sistema di fasce rosa artisticamente annodate, a cui sono legate dei festoni vegetali, uno per settore. Lo sfondo è un finto pergolato, che ricorda e sviluppa i temi della Camera degli Sposi di Mantegna e della Sala delle Asse di Leonardo. Ciascun festone termina in un'apertura ovale dove, sullo sfondo di un cielo sereno, si affacciano gruppi di puttini. In basso poi, lungo le pareti, si trovano lunette che simulano nicchie contenenti statue, realizzate con uno straordinario effetto a trompe l'oeil studiando l'illuminazioine reale della stanza. La fascia più bassa infine simula peducci con arieti, ai quali sono appesi teli di lino tesi, sostenenti vari oggetti (piatti, vasi, brocche, peltri...), altro brano di virtuosismo.Sulla cappa del camino, infine, Correggio dipinse la dea Diana su un cocchio tirato da cervi.
Milva Mariotti
17.10.2023
Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina
La visita a questo luogo merita 5 stelle ed è vivamente consigliata, ma l'organizzazione più che pessima. Non si capisce perché una città che quest'anno è capitale della cultura possa gestire l'entrata e la biglietteria in tale maniera. Fuori all'aperto, c'è una biglietteria, diciamo, automatica che accetta o carte di credito o moneta (no bancomat, no banconote) e anche se si è in compagnia o gruppo, fa un biglietto alla volta. All'interno possono esserci, dice la dipendente fuori con tutta la fila, solo 10 persone per motivi di sicurezza. Ma l'assurdità che fa infuriare che non entrano 10 persone alla volta e non c'è un tempo limite quando sei all'interno, esce una persona entra 1 persona, perché al massimo possono essere in dieci. Dopo l'attesa infinita e finalmente è il tuo turno, ecco l'assurdità. All'interno c'è una stanza che trasmette un filmato con molte sedie e invitano a sedersi, dopo essere stato a lungo fuori al freddo (gennaio) in piedi..., ma con il rimbombo non si capisce nulla e quindi serve solo a far aumentare fuori la fila. Si spera a chi organizza tale visita possa vergognarsi (come dei parmensi in fila con noi) e, in fretta rivoluzionare l'organizzazione. Fino ad allora è cortesia e bontà di chi entra pensare anche a chi sta aspettando fuori.
Sergio Salvato (SweeTime)
17.10.2023
Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina
Dell’antico monastero delle suore benedettine, che fu ricostruito alla fine del ‘400, sono oggi visitabili due stanze comunicanti della Badessa Giovanna da Piacenza: una opera di Alessandro Araldi che vi lavorò nel 1514, l’altra di Correggio che la portò a termine nel 1519.L’Araldi propone una decorazione molto vicina ai canoni della pittura romana dell’epoca, descrivendo scene sacre e profane e del Vecchio e del Nuovo Testamento.La Camera della Badessa Giovanna, opera del Correggio, ci comunica un linguaggio pittorico umanistico con intrecci vegetali.La decorazione, dal centro della volta tardo gotica mostra con il triplice lunare stemma della Badessa, si suddivide in sedici spicchi; i putti si affacciano, dagli ovali, nell’intreccio di rami e foglie portando simboli allegorici della caccia. In ognuno dei sedici spicchi è presente una lunetta con personaggi mitologici, mentre sul camino è rappresentata Diana, a simboleggiare la stessa Badessa in attesa di partire per una battuta di caccia.Infine negli altri ambienti una copia dell’Ultima Cena eseguita dall’Araldi e la Cella di Santa Caterina che è un piccolo vano ai margini del giardino.La visita permette di scoprire la storia del Complesso monumentale di San Paolo e, soprattutto, di ammirare la Camera della Badessa Giovanna, ritenuta uno dei capolavori del rinascimento italiano.P.S.: il biglietto d’ingresso costa € 5 (adulti) e gli orari (che variano in base alla stagione)
Alessia Ragazzi
23.09.2023
Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina
Bellissimo tesoro di Parma. L'ultima stanza è veramente stupenda. L'abbiamo apprezzata ancora di più grazie alla nostra guida che ci ha accompagnato.Da visitare
Alessio M
29.08.2023
Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina
Ad un piccolo prezzo (5€) è possibile ammirare alcuni affreschi del Correggio fatti nelle stanze di un ex monastero benedettino.Incluso nel prezzo è stato possibile poi visitare il castello dei burattini..una mostra di marionette e burattini storici e più recenti.
Laura AZ
10.08.2023
Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina
Non ci sono parole per descrivere la meraviglia di questo luogo. È di una bellezza, di una eleganza e di una intensità incredibili! I colori, l'armonia, l'originalità delle figure lo rendono un capolavoro assoluto
Alessandra Degli Esposti
05.08.2023
Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina
Interessante la visita agli ambienti storici e al vicino museo dei burattini, che ospita una ricca raccolta di burattini provenienti da collezioni italiane ed estere.
Gianluca Sacchi
02.08.2023
Camera di San Paolo e Cella di Santa Caterina
La camera di San Paolo è una tappa obbligata di Parma. Avendola visitata in un giorno feriale ci ha permesso di ammirarla in solitudine.

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