Polo Bionaturalistico di Piandanna

Vasta scelta e gentilezza

Ottimo

L’enorme ed obbrobrioso edificio è tanto grande quanto inefficiente. Lungo quanto la distanza Milano-Palermo risulta per la maggior parte inutilizzato perché in fase di lavorazione sin dalle origini del mondo. Per chi non conosce il posto e deve orientarsi all’ingresso ci sono dei cartelli così chiari che per raggiungere il piano superiore occorre seguire le frecce che portano al sottopiano e viceversa.Le aule sono alte come una cattedrale gotica, forse con l’intenzione di far sentire gli studenti piccoli e insignificanti nei confronti del magnifico e potente sistema universitario dell’UNISS. Lo spreco di spazi che ne consegue è un qualcosa di inaudito, si potrebbe ricavare un terzo piano tra il primo e il secondo considerate le altezze eccessive. I banchi sono così scomodi che costringono a stare seduti a squadra, con la schiena dritta e le gambe rigorosamente a 90°. Quando ci si alza, ad esempio per andare in bagno durante una lezione, il rumore prodotto dai sedili è così fastidioso che è impossibile passare inosservati e muoversi con discrezione senza disturbare. Al termine dell’ora, quando tutti si alzano, si assiste ad un concerto.Data la grandezza della struttura e l’inefficienza del sistema di riscaldamento, d’inverno fa così freddo che non solo occorre seguire con il cappotto, ma talvolta persino con i guanti. Così si che gli studenti si divertono a prendere appunti. In poche parole sembra che Elsa di Frozen stia girando per i corridoi a congelare l’edificio. Andare in bagno è un’esperienza scioccante: sono sporchi e spesso manca l’acqua con cui pulirsi. Sarà il caso che ci facciamo spiegare dai gatti come fare per lavarci in questi casi. A rendere ancora più simpatiche le ore di lezione, c’è la finestra, che posizionata proprio di fronte alla lavagna multimediale rende lo schermo illeggibile.Per studiare ci si reca allo student hub, unico punto disponibile per svolgere tale attività, considerato che la biblioteca ha chiuso perché incorporata con quella della facoltà di medicina. Altri “lati positivi” sono i laboratori con i microscopi, che risultano molto interessanti. Per il resto c’è da mettersi le mani nei capelli.