Palazzo della Provincia Piazza Libertà e Via Ricasoli, 52100 Arezzo AR

Palazzo della Provincia





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Caratteristiche

  • Parcheggio accessibile in sedia a rotelle
  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle




Recensioni consigliate

Ado Norcini
16.10.2023
Palazzo della Provincia
Bellissimo palazzo d'epoca e la sala dei grandi aretini, e provincia, merita una visita meditativa.
RichardSquare (RichardSquare)
03.10.2023
Palazzo della Provincia
Palazzo monumentale in cui si effettuano anche matrimoni
Marzia Trementini
28.09.2023
Palazzo della Provincia
Bellissimo , curato e dettagliato
Filippo Cenci
27.09.2023
Palazzo della Provincia
Bellissimo palazzo storico nel centro storico di Arezzo!!
Giuseppe Lo Bello
31.08.2023
Palazzo della Provincia
Esternamente è un bel edificio
Paolo Mori
20.08.2023
Palazzo della Provincia
Il 24 febbraio del 1913 l'amministrazione provinciale di Arezzo aveva deliberato la costruzione della nuova sede della provincia, incaricando del progetto l'ingegner Giuseppe Paoli. Si tratta di un intervento composto da una nuova costruzione (l'edificio verso via dell'Orto) da adibire a uffici e dal 'restauro' di due preesistenti unità, le trecentesche case Guadagnoli e del Predicatore, da accorpare e trasformare in sale di rappresentanza e aula del consiglio. I lavori murari, eseguiti dalla ditta Giuseppe Rossi di Arezzo, vennero avviati poco dopo e si conclusero soltanto il 27 settembre 1925, con l'inaugurazione ufficiale della sede. Relativamente all'apparato decorativo, la realizzazione degli affreschi viene affidata, su suggerimento del progettista, al pittore Adolfo De Carolis (contratto del 30 maggio 1922): il bozzetto, su soggetto dato dallo stesso ingegnere, viene immediatamente approvato e i lavori pittorici - avviati nell'estate del 1922 ed eseguiti interamente dal De Carolis, a meno della carta della provincia opera di Diego Pettinelli, vengono conclusi alla fine del 1923.Le altre opere decorative sono rispettivamente: i lavori in pietra arenaria della ditta Sigismondo Burroni, i ferri battuti di Alfredo Valenti di Arezzo e dalla ditta fratelli Mariani di Firenze, i lavori in legno di Enrico Casini, gli arredi del salone ed alcuni mobili delle salette minori della ditta Bruschi di Arezzo e le vetrate della ditta De Matteis di Firenze.Al piano terra, con affaccio su Via Ricasoli si trovano i locali dell'Atrio d'Onore sede di mostre di pittura, fotografia ed eventi di varia natura legati ad arte e cultura. A partire dagli anni cinquanta sono stati inoltre realizzati numerosi volumi, a parziale saturazione delle chiostrine interne, che ne hanno profondamente alterato l'assetto. Dal 28 aprile 2007 i locali posti sotto al Giardino Pensile ospitano la Mostra Permanente della Fauna Selvatica.
Alessandro Bertoldi
14.08.2023
Palazzo della Provincia
Visitabile la sala dei Grandi e il museo
Davide Pizzi
03.08.2023
Palazzo della Provincia
Il 24 febbraio del 1913 l'amministrazione provinciale di Arezzo delibera la costruzione della nuova sede della provincia, incaricando del progetto l'ingegner Giuseppe Paoli. Si tratta in linea di massima di un intervento composto da una nuova costruzione (l'edificio verso via dell'Orto) da adibire a uffici e dal 'restauro' di due preesistenti unità, le trecentesche case Guadagnoli e del Predicatore, da accorpare e trasformare in sale di rappresentanza e aula del consiglio. I lavori murari, eseguiti dalla ditta Giuseppe Rossi di Arezzo, vengono avviati poco dopo e si concludono soltanto il 27 settembre 1925, con l'inaugurazione ufficiale della sede. Relativamente all'apparato decorativo, la realizzazione degli affreschi viene affidata, su suggerimento del progettista, al pittore Adolfo De Carolis (contratto del 30 maggio 1922): il bozzetto, su soggetto dato dallo stesso ingegnere, viene immediatamente approvato e i lavori pittorici - avviati nell'estate del 1922 e eseguiti interamente dal De Carolis, a meno della carta della provincia opera di Diego Pettinelli, vengono conclusi alla fine del 1923.Le altre opere decorative sono rispettivamente: i lavori in pietra arenaria della ditta Sigismondo Burroni, i ferri battuti di Alfredo Valenti di Arezzo e dalla ditta fratelli Mariani di Firenze, i lavori in legno di Enrico Casini, gli arredi del salone ed alcuni mobili delle salette minori della ditta Bruschi di Arezzo e le vetrate della ditta De Matteis di Firenze.Al piano terra, con affaccio su Via Ricasoli si trovano i locali dell'Atrio d'Onore sede di mostre di pittura, fotografia ed eventi di varia natura legati ad arte e cultura. A partire dagli anni cinquanta sono stati inoltre realizzati numerosi volumi, a parziale saturazione delle chiostrine interne, che ne hanno profondamente alterato l'assetto. Dal 28 aprile 2007 i locali posti sotto al Giardino Pensile ospitano la Mostra Permanente della Fauna Selvatica

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