Chiesa dei Santi Martiri

Appena entrati si rimane con la bocca aperta. È una chiesa da ammirare in ogni angolo

Bellissimo ennesimo diamante del barocco piemontese. Magnifico l’altare dello Juvarra.

Bellissima appena entrati si viene accolti dalla quantità di Affreschi sulla volta vai avanti pochi centimetri e ti trovi sopra la testa la maestosa cupola tutta affrescata e dallo splendido Altare tutto in legno massiccio ma non basta appena varcato la porta d' ingresso basta alzare lo sguardo per ammirare il magnifico Organo Con splendide canne Azzurro Cielo e osservare il bellissimo crocifisso ligneo di autore ignoto

La chiesa, che sorge sul lato destro di Via Garibaldi procedendo verso Piazza Castello, pare quasi defilata e “schiacciata” dai negozi e dallo sguardo quasi indifferente dei numerosissimi passanti.In realtà è, a mio parere, una delle chiese più suggestive ed eleganti della città, a prescindere dai gusti personali in tema di periodi storico-artistici e per la valenza storica assunta nei secoli.La chiesa fu edificata alla fine del Cinquecento su progetto di Pellegrino Tibaldi e nacque quasi a sancire l’alleanza tra la dinastia sabauda e la Compagnia di Gesù: qui si decise di accogliere le reliquie dei Santi Martiri protettori della città (Avventore, Ottavio e Solutore).I lavori furono lunghi e si protrassero per decenni, soprattutto a causa delle innumerevoli decorazioni interne, come si evince tutt’oggi dall’interno a navata unica e caratterizzato dalle monumentali cappelle laterali dedicate a S. Paolo, S. Francesco Saverio ed altri figure della chiesa.Sarete quasi “assaliti” dagli splendidi marmi, stucchi dorati, giochi prospettici degli archi a tutto sesto, completati nel ‘700 dalla preziosa urna in bronzo dorato con le reliquie dei Santi Martiri che fu inglobata nell’altrettanto monumentale altare maggiore progettato dal famoso architetto Juvarra.La prima cappella di destra, che in origine custodiva le reliquie dei Santi Martiri fu ceduta in seguito alla Compagnia di San Paolo che decise di dedicarla al proprio santo patrono e ne curò il riallestimento.Di pregio sono anche la pala d’altare che raffigura San Paolo, mentre .la seconda cappella a sinistra, che è dedicata al fondatore della Compagnia di Gesù, sant’Ignazio di Loyola, venne realizzata dal pittore nonchè padre gesuita Andrea Pozzo e dagli scultori Carlone alla fine del ‘700.Nel corso dei decenni la ricchezza della chiesa venne ampliata con la presenza di ulteriori opere: dalla pala con Cristo che appare a sant’Ignazio del Taricco al coro con gli affreschi seicenteschi; dall’altare maggio del Juvarra alla Madonna con i tre Santi Martiri, opera settecentesca del Guglielmi e forse quella di maggior pregio della chiesa.Curiosità: qui sono anche sepolti tre illustri personaggi della città: Giovanni Botero, autore del celebre trattato “Della ragion di Stato”, Bellezia, sindaco eroico del ‘600 ed il filosofo Joseph de Maistre.Forse può apparire eccessivamente “pomposa” e riccamente addobbata, ma rimane una delle chiese più belle della città e ve ne consiglio la visita: tenete conto che è aperta solo al pomeriggio…quindi informatevi.N.B.: di fianco alla chiesa vi consiglio di visitare anche la Cappella dei Mercanti e dei Banchieri, ma chiedete informazioni perché è visitabile soli in taluni giorni.

Bellissima chiesa barocca con una spettacolare sacrestia. L'edificio ospita la locale comunità di Sant'Egidio che svolge un servizio insostituibile per le persone bisognose

Molto bella, a parte il tabernacolo messo di lato (ultima cappella a sx entrando) e non al centro come competerebbe a NSGC, ma da Sant'Egidio non si può pretendere troppo....

Chiesa in stile Barocco molto bella e ampia. Chiesa di importanza storica.Gli interni sono in ottimo stato e pieni di particolari.Bellissima Chiesa una delle più importanti di Torino, sicuramente da visitare!

Chiesa di grande respiro e di ricchi ornamenti. È gestita dalla Comunità di S. Egidio che aiuta poveri e senzatetto e organizza il pranzo di Natale per i poveri proprio al suo interno

Stupenda chiesa nel centro storico di torino, proprio sulla via principale Giuseppe Garibaldi. Non appena entrati si è rapiti dal travolgente fasto e ricchezza dello stile barocco, con marmi e oro ovunque. Davvero pregevoli il pulpito interamente ricoperto da foglia aurea e il tetto che presenta affreschi a dir poco incantevoli. Ovviamente obbligatoria è una sosta in questo capolavoro piemontese.

Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.Vangelo secondo Giovanni 14:6c'è solo una via per la dimora celeste alla vita eterna con Dio, solo Gesù Cristo ha dato questа opportunità