Presidio Ospedaliero di Boscotrecase

Mio marito è stato ricoverato x 21 giorni nel reparto pneumologia,, _sub intensiva terzo piano dimesso da una settimana. Ringrazio tutti il personale sanitario (medici, infermieri, fisioterapisti, oss, ausiliari, vigilanti) per la loro disponibilità, professionalità e umanità. Sempre presenti per le loro attività professionali non facendo mancare nulla ai pz. Tutto questo anche se stavo lontano da mio marito pur sapendo la tipologia del Reparto mi ha rassicurata tantissimo sapendo che stava in ottime mani. Medici e Fisioterapisti molto disponibili ad informare i familiari telefonicamente le condizioni cliniche del pz Auguro a tutti un buon lavoro e grazie di cuore per quello che fate Buona vita a tutti ❤️

Pessimo il personale di vigilanza pessimo il personale medico questo ospedale come tanti devono chiudere mi è morto una persona a me cara per colpa loro che niente anno fatto e anno creato problemi a dirittura per gli ultimi saluti anno trattato i figli peggio degli estranei della persona a loro cara che schifo legge burocrazia pero a fa buchini li non conta niente

Un annuncio da fare la signora Pinto GaetanaRingrazia tutti gli infermieri e medici che l’hanno ospitata a questo ospedale boscotrecase sono stati i migliori, l’hanno aiutata e sostenuta in un momento molto critico. ❤️❤️

Pessima struttura sanitaria che non ha mai preso il volo sempre per la scarsa volontà e capacità di chi dovrebbe assicurare il diritto alla salute di ogni cittadino. Personale scarno e senza tante attrezzature moderne. Un PS lasciato a sé stesso. Il degrado più totale che si sposa con il deserto dell'entourage. Un invito a svegliarsi di chi è competente per il miglioramento della struttura. Cittadini svegliatevi e chiedete a gran voce un diritto acquisito, La Salute.

Grazie per aver fatto nascere il componente più importante della dinastia Fattorusso❤️

Un ottimo ospedale. Molto pulito. Ottimo staff medico al terzo piano in Medicina Generale. Camere per pazienti molto belle e pulite con letti comodi. Splendide viste panoramiche dalle finestre delle camere. Camere con balconi. Ma oggi alle 14:30 c'era una guardia di sicurezza molto scortese che lavorava fuori dall'ingresso dell'ospedale. Mio marito ha chiesto il permesso di andare in ospedale per parlare con il medico che lo ha curato in questo ospedale tre giorni fa. La guardia - un ragazzo giovane non ha lasciato entrare mio marito e gli ha urlato contro in modo sgarbato.

A tutto lo staff medico ed infermieristico: reparto COVID19.Salve, avete curato la mia malattia in maniera encomiabile, con grande professionalità ed io ve ne sono profondamente grato e vi debbo riconoscere, oltre a ciò, l'amore nonché l'affetto che mi avete donato. Senz'altro la migliore terapia. Grazie, non potrò mai dimenticarvi. Con profonda gratitudine ed enorme affetto. Claudio Antonucci.

Uno speciale ringraziamento al personale medico ed infermieristico del reparto di Pneumologia che , con grandissima professionalità e straordinaria sollecitudine umana, mi ha curato il covid e le complicate conseguenze di esso in un soggetto come me affetto da fibrosi cistica.

In questo ospedale è stato ricoverato purtroppo mio padre e l'esperienza è stata molto negativa. I medici si contraddicevano a vicenda nel darmi le informazioni che chiedevo telefonicamente perché sfortunatamente non potevo fare visita a mio padre e inoltre mi esortavano a portarlo a casa, facendomi sentire in colpa. Non lo consiglio se si può scegliere il ricovero.

Secondo l'art.8 del decreto legge 347/2001, un ospedale non deve dimettere i pazienti senza la ricetta delle prescrizioni farmaceutiche necessarie a garantire la continuità terapeutica, costringendoli al disagio evitabile di recarsi dal medico di famiglia per la prescrizione, in particolare nel fine settimana in cui il medico curante non è in servizio o nel caso di farmaci prescrivibili solo con piano terapeutico dello specialista dipendente.L’articolo 8 del decreto legge 347/2001 afferma che è dovere d’ufficio del medico ospedaliero munire il paziente di ricetta almeno per il primo ciclo completo di cure. Il comma 1c) infatti afferma che “per garantire la continuità assistenziale, la struttura pubblica fornisca direttamente i farmaci, limitatamente al primo ciclo terapeutico completo, sulla base di direttive regionali, per il periodo immediatamente successivo alla dimissione dal ricovero ospedaliero o alla visita specialistica ambulatoriale”». Disattendere questa disposizione appare perlomeno un’omissione d’atti d’ufficio da parte del medico e dei responsabili di struttura tenuti alla vigilanza, salvo che non causi anche un danno al paziente per l’interruzione della continuità terapeutica nel cambiamento di setting di cura.Risultato? Non hanno prescritto anticoagulanti al paziente dimesso. ..complimenti continuate così