Grotta del Turco Chiesa Santuario della Ss. Trinità alla Montagna Spaccata, 04024 Gaeta LT

Grotta del Turco





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Grotta del Turco Chiesa Santuario della Ss. Trinità alla Montagna Spaccata, 04024 Gaeta LT




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La Montagna Spaccata e la "Grotta del Turco" / L'Epoca Medievale / Gaeta nella storia / Home - Comune di Gaeta | Sito ufficiale del Comune di Gaeta

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Caratteristiche

  • Parcheggio accessibile in sedia a rotelle
  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle
  • Adatto ai bambini




Recensioni consigliate

Andrea Chiariello
21.09.2023
Grotta del Turco
il percorso alla montagna spaccata prevede anche la visita della suggestiva “Grotta del Turco”, collegata sia ad un’antica tradizione religiosa secondo cui venne alla luce al tempo della morte di Cristo, quando si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme, sia a diverse credenze popolari. Fra queste, ci sarebbe l’impronta della mano di un marinaio turco su una roccia.Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, sulla destra, si può osservare  una iscrizione in latino e sopra di essa, un' inquietante impronta di una mano traslucida impressa nella roccia, che la leggenda vuole sia appartenuta ad un marinaio turco . Il miscredente era da non cristiano, scettico sull'origine sacra delle spaccature della montagna, ma non appena appoggiò,baldanzoso, la mano sulla roccia, questa, secondo la tradizione, si liquefò all'istante come cera sotto le sue dita, lasciando così l'impronta nitida della mano e delle 5 dita che ancora adesso è possibile vedere.  Visto il contesto naturale, non è da escludere che nella grotta, nei tempi del Medioevo, siano approdate navi di pirati saraceni che trovavarono rifugio tra le fenditure di questo strategico promontorio, pronti ad attaccare di sorpresa le navi in transito, al fine di depredarle dei loro carichi.Alla fine del percorso si trova anche un giaciglio in pietra, dove soleva ritirarsi in meditazione S.Filippo Neri. Nel 1434 un probabile terremoto determinò la caduta di un grosso macigno che si incastrò all'interno di una delle fenditure del monte: su questa venne eretta una cappella, da cui si può godere di uno splendido colpo d'occhio, sia sul mare circostante, che sull'altissima falesia di oltre 150 metri visibile dalla terrazza.
Raffaele Docimo
30.08.2023
Grotta del Turco
Luogo simbolo della montagna spaccataCaratteristico antro naturale che mostra l'insenatura attraverso il fiordo" della montagna dove spicca il colore turchese cristallino delle acque.Presente una lunga e caratteristica scalinata che porta fino alla spiaggetta pietrosa alla base della grotta.Al momento
Daniela Carinci
27.08.2023
Grotta del Turco
È una località ambientalistica molto particolare nella Montagna Spaccata,chiamata Grotta dei Turchi dove in passato si nascondevano le barche dei pirati per le incursioni.Oggi si può scendere fino al sessantesimo gradino per ammirarla, in quanto il resto della scalinata che porta fino al mare è in fase di ristrutturazione.Durante le festività non è facile parcheggiare perché ci sono pochi posti macchina e sulla strada che serve per raggiungere la località ci sono i divieti di sosta su entrambi i lati.
Poileorap
22.08.2023
Grotta del Turco
Basta scendere poche scale a fianco la chiesa, purtroppo non si può arrivare fino in fondo, cmq qualcosa si vede. Interessante il percorso x salire sopra con panorama mozzafiato. No passeggino no bambini piccoli.
Emanuel Viti
11.08.2023
Grotta del Turco
Grotta anticamente utilizzata come rifugio dalle navi pirata, luogo affascinante. Peccato non abbiamo potuto vedere la montagna spaccata perché parte della chiesa, da dove si accede, è in restauro. Ci torneremo
Ana B.
07.08.2023
Grotta del Turco
Peccato che non sia percorribile la scalinata fino alla base della grotta. Purtroppo abbiamo trovato chiuso per pericolo di caduta sassi (senza cartelli che indicassero una possibile riapertura e cantieri in opera)
Andrea Jobbe
07.08.2023
Grotta del Turco
La Montagna Spaccata è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi di Gaeta, frequentato ogni anno da turisti che vengono colti dalla magia delle tre fenditure del promontorio. E’ un luogo che racchiude in sé un vero e proprio itinerario. Il Santuario della SS. Trinità, costruito nell’XI secolo, è rinomato nella storia perché qui vi pregarono numerosi pontefici, tra cui Pio IX, sovrani, vescovi e santi, tra cui Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio e San Filippo Neri. La leggenda vuole che San Filippo Neri avesse vissuto all’interno della Montagna Spaccata dove esiste un giaciglio in pietra nota ancora oggi come “Il letto di San Filippo Neri”.Lungo le pareti della roccia, è possibile ammirare i riquadri in maiolica delle postazioni della Via Crucis, in parte restaurate, risalenti al 1849 e attribuite a S.Bernardino da Siena, contenenti i versi del Metastasio. Ovviamente il percorso prevede anche la visita della suggestiva “Grotta del Turco”, collegata sia ad un’antica tradizione religiosa secondo cui venne alla luce al tempo della morte di Cristo, quando si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme, sia a diverse credenze popolari. Fra queste, ci sarebbe l’impronta della mano di un marinaio turco su una roccia. Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, sulla destra, si può osservare una iscrizione in latino e sopra di essa, un’ inquietante impronta di una mano traslucida impressa nella roccia, che la leggenda vuole sia appartenuta ad un marinaio turco . Il miscredente era da non cristiano, scettico sull’origine sacra delle spaccature della montagna, ma non appena appoggiò,baldanzoso, la mano sulla roccia, questa, secondo la tradizione, si liquefò all’istante come cera sotto le sue dita, lasciando così l’impronta nitida della mano e delle 5 dita che ancora adesso è possibile vedere. Visto il contesto naturale, non è da escludere che nella grotta, nei tempi del Medioevo, siano approdate navi di pirati saraceni che trovavarono rifugio tra le fenditure di questo strategico promontorio, pronti ad attaccare di sorpresa le navi in transito, al fine di depredarle dei loro carichi.Alla fine del percorso si trova anche un giaciglio in pietra, dove soleva ritirarsi in meditazione S.Filippo Neri. Nel 1434 un probabile terremoto determinò la caduta di un grosso macigno che si incastrò all’interno di una delle fenditure del monte: su questa venne eretta una cappella, da cui si può godere di uno splendido colpo d’occhio, sia sul mare circostante, che sull’altissima falesia di oltre 150 metri visibile dalla terrazza.
Eva Cerroni
05.08.2023
Grotta del Turco
luce e clima fantastici considerando il brutto tempo di inizio stagione. l'ingresso è libero non bisogna pagare, purtroppo come sapevamo non si può scendere fino in fondo ma solo fino al 60esimo gradino. comunque uno spettacolo. da visitare assolutamente.volevamo vedere anche la montagna spaccata ma siamo rimasti delusi, è chiusa fino al 20 giugno
RALI
31.07.2023
Grotta del Turco
Luogo meraviglioso. Si può scendere sino al 60' gradino poi l accesso è interdetto da un cancello.

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