Basilica di Santa Cecilia in Trastevere

La Basilica di Santa Cecilia, patrona dei musicisti, sorge sulla casa familiare della nobile Cecilia, martirizzata intorno al 230 d.C. La donna, rea di aver tentato di convertire il marito Valeriano e il fratello Tiburzio, secondo la tradizione, fu suppliziata per tre giorni nel calidarium, nei sotterranei della chiesa; scaduto il terzo giorno, non ancora soffocata dai vapori caldissimi, i suoi aguzzini la decapitarono. La Legenda Aurea vuole che Papa Urbano I, testimone del supplizio, seppellì il corpo della martire tra quelli dei vescovi e consacrò la casa trasformandola in una chiesa. Titulus Ceaciliae già nel V secolo, l’edificio divenne basilica primitiva nel VI secolo, grazie a San Gregorio Magno.La basilica ha subito continui rifacimenti e aggiunte: secondo una leggenda, la santa apparve a Papa Pasquale I, rivelandogli il punto esatto dove era sepolto il suo corpo, mai stato ritrovato; il Pontefice, nel IX secolo d.C., lo fece traslare e fece erigere la chiesa in forma basilicale sul luogo della precedente. Tra il XII e il XIII secolo, fu aggiunta la costruzione del chiostro, dell’atrio e del campanile. Nel 1599, durante i lavori di ristrutturazione, il cardinale Sfondrati fece aprire il sepolcro di Santa Cecilia, facendo così rinvenire il corpo miracolosamente integro, vestito di bianco e con le ferite sul collo. A Stefano Maderno fu dato l’incarico di realizzare una statua in marmo, riproducendo l’esatta posizione in cui fu ritrovato il corpo della Santa. A partire dal XVI secolo, la basilica fu continuamente restaurata, rispettivamente, per cura dei cardinali Giacomo Doria e Francesco Acquaviva, con l’aggiunta dell'ingresso monumentale settecentesco che conserva le antiche colonne di granito rosa e di marmo africano, a opera di Ferdinando Fuga.L’interno, diviso in tre navate, presenta sulla volta l’affresco con l’Apoteosi di Santa Cecilia di Sebastiano Conca (1727) ma è nel presbiterio che si concentrano i maggiori capolavori. Il ciborio in marmi neri e bianchi è opera gotica, firmata, di Arnolfo di Cambio (1293). Nel catino absidale, il mosaico del IX secolo che rappresenta il Redentore benedicente con i santi Paolo, Cecilia, Pietro, Valeriano e Agata insieme al Papa Pasquale I raffigurato con il modellino della chiesa; in controfacciata, il Giudizio Universale di Pietro Cavallini, realizzato alla fine del XIII secolo e riscoperto nel 1900. Sotto l’altare è posta la celebre statua di Santa Cecilia di Stefano Maderno (1600). Al centro del cortile vi è un cantharus, un grande vaso romano.Nei sotterranei della chiesa sono stati riportati alla luce alcuni ambienti riferibili a un impianto termale e ad abitazioni antiche di cui rimangono i pavimenti a mosaico bianco e nero.Papa Pasquale I fondò anche un Monastero, dove, lungo i secoli, si sono susseguite differenti presenze monastiche. Inizialmente, il Monastero fu abitato dagli Umiliati, dediti all'arte della lana, il cui ordine fu soppresso nel XVI secolo. Il Monastero fu rifondato il 25 giugno 1527, e affidato ad un gruppo di monache benedettine.

Di Stefano Maderno sappiamo poco o nulla. Non si è certi se fosse il fratello minore dell'architetto Carlo Maderno, autore della facciata di San Pietro, né se fosse nato a Palestrina o in una città del canton Ticino.Sappiamo, però, che è stato autore di una delle sculture più immaginifiche della storia dell'arte italiana. Stiamo parlando della statua di Santa Cecilia, al Maderno commissionata dal cardinale Sfrondati e da lui eseguita magistralmente e che oggi possiamo ammirare in tutta la sua incommensurabile bellezza nella nicchia rettangolare antistante l'altare maggiore della basilica di santa cecilia in trastevere. La statua è stata realizzata dal Maderno secondo le indicazioni del committente, che la volle distesa e con il capo reclinato e nascosto, nella medesima posizione in cui fu rinvenuto il corpo della martire. Il fascino della statua è tutto in questa postura anomala che rende la visione della martire per chi ne ha l'ardire di ammirarne la soavità la lucentezza e il candore del corpo.Nella basilica, se alziamo lo sguardo in alto, possiamo inoltre ammirare, sulla volta, l'affresco dell'incoronazionr di Santa Cecilia eseguito in modo sapiente e ascensionale da Sebastiano Conca.Il mosaico dell'abside risalente al IX secolo d.c. viene considerato il meno originale dei mosaici presenti in Roma.La facciata è stata realizzata da Ferdinando Fuga in modo secondo criteri scevra di complessità.Per ammirare gli affreschi del Cavallini, situati nel coro delle monache, sarà necessario tornare a visitare nuovamente la basilica di Santa Cecilia.

Sono stata in questo luogo in occasione di un evento culturale organizzato da APRODIS sulle disabilità, purtroppo situato pare in zona ZTL e nel pieno del caos trasporti per una partita di calcio. Vorrei tornarci con più calma per ammirare il resto di questo luogo meraviglioso.

Ci sono stato per un matrimonio. La Basilica è bellissima. Ben tenuta anche all'interno. L'altare è particolare, situato molto in alto; al di sotto di esso, la statua della Santa. L'organo è funzionante ed ha una acustica credo buona (non sono un esperto ma a me è piaciuto molto). Peccato per il giardino esterno all'ingresso della Basilica il cui prato non era tagliato.

La Santa Cecilia di Maderno è un'emozione unica. Eccezionali i mosaici medioevali dell'abside. Una delle basiliche romane da includere assolutamente nel percorso di visita dei capolavori della città.Orari di apertura: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.

Basilica in Trastevere con cripta visitabile con un contributo di €2,50.

Basilica a cui si accede da un fantastico giardino molto bella e dotata di una cripta paleo cristiana visitabile a 3€(che non ho visto data l'imminente messa nell'ora in cui l'ho visitata)

L'ho studiata sui libri di Arte medioevale ma da vivo è molto suggestiva, grande ma raccolta allo stesso tempo, portico ospitale che la isola dalla città.E la statua di Santa Cecilia del Maderno sotto il baldacchino è sublime.

Bellissima basilica a Trastevere.Decisamente imponente nell'architettura e decorata in modo stupendo.Meravigliosi i mosaici che si trovano dietro il tabernacolo.Incredibilmente belli i sotterranei e la cripta.Visita consigliatissima.

Splendida basilica. È un po' fuori dai classici circuiti turistici e quindi meno conosciuta. Anche il cortile che la separa dalla piazza, ben curato, la rende meno visibile. L'interno è classico a tre navate e ricco di cose da vedere. Nei sotterranei, oltre alla cripta, è possibile visitare la domus romana che era l'abitazione della Santa.