Pronto Soccorso - Policlinico di Bari

Dopo varie telefonate al 118, senza risposta con molte difficoltà riusciamo a caricare mia madre 91 anni in auto per una caduta che gli ha causato la frattura delli zigomo con emorragia nasale ed una ferita medicata con punti di sutura, arrivati a pronto soccorso, alle 21,30 sembra di entrare in una caserma militare ci sono più vigilanti armati che personale medico, le ambulanze tutte ferme perché ci hanno detto che manca il personale, dopo tutti i controlli aspettando con la paziente che intanto non riusciva a fermare l'emorragia si sono decisi di medicarla e si sono fatte le 4,30. Volevano trattenerla per osservazione sulla barella malconcia come tutte le sedie per far stazionare i pazienti ma abbiamo deciso di riportarla a casa. Sembra veramente una struttura abbandonata a sé stessa. Ringraziamo il nostro presidente di regione sta facendo proprio un bel lavoro.

Mi chiedo, come fa un'infermiera per quanto possa essere preparata (?) valutare il caso di un paziente che si reca al pronto soccorso per attribuirli poi il codice adeguato dal momento in cui ciò è complicato anche per un medico che non ha esperienza di emergenze? Per non parlare delle persone che entravano accompagnate da amici e parenti... Dopo quattro ore di attesa mi sono sentito dire che non mi potevano fare niente perché nel frattempo l'emorragia causata dalla rottura di una vena si era arrestata (per fortuna mia) da sola! Per quanto riguarda il parcheggio mi è costato ben 4 euro...

Mi sono recato per una problematica cardiaca lo scorso venerdì sera e sono stato subito preso in carico dal personale del ps.Devo ringraziare tutto ma veramente tutto il personale di servizio sia quella sera che il giorno dopo.Tutti molto gentili e disponibili.Un ringraziamento speciale va al dott. Monitillo per la sua gentilezza e preparazione e un abbraccio e un bacione alla dott.ssa Carolina MallardiPer la sua disponibilità preparazione e pazienza....grazie davvero a tutti....

Per arrivare entrati nel Policlinico si va dritto e in fondo a destra.Ci sono stato varie volte, fortunatamente per i parenti e devo dire che prima permettevano più facilmente l'accesso, ora pare bisogni registrarsi all'arrivo, così se l'accompagnatore impiega tempo a trovare posteggio (che costa all'interno del Policlinico) poi trova chi gli nega l'accesso, che a volte va a discapito del conforto ai malati e quindi della serenità degli altri in attesa vicino a loro e infine del tempo del personale.Rispetto al passato l'aspetto di accettazione e sala d'attesa è migliorato.Non ricordo addetti maleducati, a volte ti mandano anche presto nei vari reparti per le visite, però i tempi d'attesa totali di solito sono lunghissimi col risultato di gente che torna indietro senza aver completato le visite.Il vantaggio è avere appunto tutti i reparti cui indirizzare il paziente, mentre altre strutture mancano di Pronto soccorso o reparti importanti, avendo quindi la motivazione per non accettare o scoraggiare vari potenziali pazienti.

Paziente con scompenso cardiaco trattenuta otto giorni e trasferita nel reparto di Medicina Interna dopo aver contratto infezione nosocomiale da Clostridium Difficile . Segno di mancanza di rispetto delle elementari norme igienico-sanitarie oltre che mancanza di rispetto della vita altrui.

I dottori al telefono a fare i cavolacci loro,non c'è personale,e i poveri pazienti aspettano (con calma). attesa minima 8 ore,roba da matti!!!

Sono 10 ore che mia nonna, donna anziana di più di 80 anni è in attesa, sono ore che deve fare una TAC e nessuno se ne preoccupa, l'hanno lasciata da sola senza il conforto dei parenti, mandati all'esterno all'agghiaccio. Vergognosi!

Carenza di personale, poca comunicazione, attesa troppo lunga e inconsapevole, medici alienati e forse anche vittime a loro volta, interagiscono spesso con poca empatia con il paziente. Si dà priorità giustamente a chi è in pericolo di vita ma chi non lo è e ha dolore attende penosamente troppo tempo per un pronto soccorso che dovrebbe alleviare la sofferenza di chi soffre per una malattia o infortunio.

Non ti danno retta. Rispondono male ai parenti dei pazienti, non hanno pazienza con gli ammalati

Mio padre 80 anni dopo una notte su una sedia ha finalmente avuto un codice rosso e sta su una barella da 4 gg in attesa di un posto in reparto. I medici dicono che sono pochi e l'accesso a un parente per pochi minuti di conforto è ostacolato. È una trincea non un pronto soccorso. Da commissariare. La verità è che a Bari non ci sono altre strutture che stanno meglio. Speravamo che il covid avesse insegnato ad investire nella sanità ma non abbiamo imparato nulla. Spero solo di riportare mio papà a casa.