Napoli Centro Direzionale

Per quanto profana, l'architettura, gli spazi, le volumetrie del Centro Direzionale di Napoli, sono per me da visitare ed ammirare.In soli 110 ettari di terra, si possono ammirare le opere di Kenzo Tange, Renzo Piano, Nicola Pagliara, Massimo Ciamarra. .. un esempio di quel che resterà degli anni ottanta ""

un'insieme di uffici e strutture di servizio e ristoro.

Luogo molto Affascinante di Napoli, riunisce i più grandi poli aziendali delle tecnologie e dell'informazione. Un posto da visitare e che ispira l'idea della grande metropoli napoletana. Poi con la neve è ancora più bella!

Il centro direzionale di Napoli è purtroppo un luogo fatiscente, con spazzatura a blocchi nei parcheggi sotterranei, mal collegato alla città e col buio fa un po' paura. Parcheggi a pagamento carissimi e non a pagamento praticamente inesistenti. Di peggio secondo me non potevano fare! Principalmente dopo le 18 (è una zona abitata" da uffici e professionisti) è oggettivamente una zona scomoda da raggiungere

Luogo non molto accogliente, abbastanza funzionale, fare attenzione alla sicurezza personale dopo la chiusura degli uffici, ovvero dalle 18:00 in poi.

La produttività a Napoli. Al Centro Direzionale c'è una fetta del polo lavorativo della città, con tante aziende che operano in tanti settori diversi. Bar e ristoranti in quantità. Bello di giorno, ma di notte non è esattamente il top.

È un esempio notevole di architettura moderna. Va curato di più dai cittadini che lo frequentano. Peccato non sia mai stato finito, doveva infatti arrivare ben oltre la dismessa area mercatale...

La promessa mancata di fiore all' occhiello della rinascita dell'area centrale di Napoli a ridosso della stazione ferroviaria ed esteso ai confini delle zone Poggioreale e Gianturco. Presentato come cluster di grattacieli (primo in Italia) ed ultimato nel 1995 ad opera dell' architetto nipponico Kenzo Tange, ha ospitato ed ancora ospita le maggiori sedi napoletane multinazionali italiane ed estere, nonchè grandi società e studi di molteplici professionisti che vedevano la loro allocazione in quel contesto come un lustro per il futuro delle loro attività. Di pari passo al sempre maggior decadimento delle strutture si è assistito ad un sempre maggiore fuga di aziende e professionisti, la cui visione futurista ha lasciato spazio ad una triste realtà di affitti e costi troppo elevati. Meno disgraziata o addirittura peggiore (dipende dai punti di vista) la sorte di coloro che hanno acquistato casa nella parte sud del centro direzionale, stipati in palazzoni che affacciano per la maggior parte sul corso meridionale, che non sono racchiusi in parchi privati, che non hanno negozi nelle immediate vicinanze per ogni piccola/media comodità e che si ritrovano di sera in una vera e propria terra di nessuno.Vivibile di giorno ma inaccessibile la sera, poichè per quanto vasto, illuminato e troppo poco vigilato" resta una cittadella alla mercè di malintenzionati."

Tra le più rilevanti opere degli ultimi 50 anni a Napoli. Determinante per la città. Peccato il degrado ambientale e la sporcizia imperante in quasi tutti gli spazi esterni.

Questa stazione è davvero molto strana. La struttura è confusa, con due atrii separati per le due direzioni della ferrovia, e gli ingressi sono molto nascosti e difficili da trovare, soprattutto per chi non conosce la zona. La stazione è in uno stato fatiscente e coperta di graffiti, come molte altre stazioni della Circumvesuviana. È triste vedere che questa stazione sia stata lasciata andare nel corso del tempo senza ricevere manutenzione adeguata. Consiglio di evitare questa stazione se possibile