Serra Moresca

Molto bella. Devo dire la mia preferita, sia fuori che dentro. Ci entrate con lo stesso biglietto delle altre attrazioni, in settimana è più godibile non c è molta fila. Se non avete tempo fate prima questa è poi le altre attrazioni perché merita davvero

Deludente.Struttura molto bella, luce meravigliosa, ma nessun controllo della temperatura (altissima), infatti diverse piante sono secche, in parte assenti, cioè dichiarate solo sui pannelli, tipo camelie e rose. Umidità dui muri. L'esterno è piuttosto deprimente, ci sono parti inaccessibili in cui il verde è incolto. Non la consiglio.

Prima domenica del mese i grasso gratuito. Un pò di fila ma è ne valsa la pena. Molto bella dall'esterno e ancor di più se vi è il sole.

Tra i vari siti visitabili all'interno di Villa Torlonia c'è la Serra Moresca, un luogo non molto ampio da vedere ma sicuramente tipico. Il luogo infatti richiede poco tempo per visitarlo, ma è possibile sostare all'interno magari sedendosi su delle sedie in tema.Le grandi vetrate colorate sono davvero belle da ammirare. Le piante che sono all'interno si possono riconoscere grazie a delle tabelle che si trovano in ciascun grande vaso". All'esterno è possibile vedere la torre Moresca (chiusa purtoppo). La biglietteria si trova sulla destra guardando la serra e il costo del biglietto è di 5 euro (fatto online; 4 di costo e 1 di diritti di vendita)."

Finalmente sono riuscita ad entrare nella serra moresca all'interno di villa Torlonia. La prima domenica del mese l'ingresso è stato anche gratuito.Buona organizzazione per gestire la file molto lunga.La serra è un ambiente unico, non molto grande, con delle belle vetrate e dei riflessi di luce sul pavimento. All'interno ci sono sedie.Il percorso continua all'esterno in una spazio retrostante sotto una torre, aperta da poco ma non di domenica.

Dentro Villa Torlonia a Roma sulla via Nomentana si trovano tante belle sorprese, una di queste è la Serra Moresca, dependance di recente ristrutturazione in stile orientaleggiante. Sul fronte delle scritte in arabo riportano il nome “Terrazza Torlonia”. Le vetrate policrome della serra sono bellissime e conferiscono alla Serra un aspetto magico.

È stata  riaperta al pubblico la Serra Moresca e l'evento ha restituito ai frequentatori di Villa Torlonia un'area di particolare bellezza di cui era dotata nel recente passato. I lavori di restauro sono stati lunghi e sono occorsi circa 35 anni per recuperare l'area dallo stato di degrado e abbandono in cui era caduta: serra e la cosiddetta grotta artificiale. Il progetto era stato disegnato dall'architetto Giuseppe Japelli e terminato nel 1841 traendo ispirazione dall'Alhambra di Granada. Lo scopo era di realizzare un'area protetta dove ospitare piante esotiche e rare a cui aggiungere la piccola valletta retrostante che occasionalmente servissero per ospitare eventi. Quest'ultima area accoglieva anche i resti di una grotta artificiale dedicata alla ninfa del luogo o ninfa al bagno che dir si voglia. Lo schema progettuale iniziale era partito dalla concezione del giardino all'inglese e qui adattato, nel senso di rendere disponibili due aree diverse, la prima arida e calda con piante adatte ad un clima asciutto (palme, aloe, ananas e agavi), la seconda invece ricca di acque per richiamare una zona abitata da ninfe. I lavori di recupero sono stati lunghi anche perché la ricostruzione delle parti distrutte è stata molto rallentata dalla ricerca di documentazione, disegni o immagini d'epoca e poi alla resa dei conti ha potuto essere solo parziale. I lavori più impegnativi sono stati il recupero delle grandi vetrate colorate policrome, gli infissi in ghisa oltre la ricostruzione della cupola che era completamente distrutta. All'appello manca il tavolo semovente della Torre Moresca per inadeguatezza della documentazione. Mentre sono attendibili gli interventi realizzati all'interno della serra, fontana compresa, all'ingresso ed alla fontana della grotta artificiale. Invece per la totale assenza di documentazione sull'area della piccola valle si è solo cercato di evocare l'atmosfera, limitandosi al restauro delle cascatelle d'acqua ed al recupero dei laghetti esistenti.

La Serra è più bella all'esterno che all'interno, dove ci sono solo pochissime specie di piante non ben tenute. La Torre moresca invece, restaurata da poco, è particolare. Luogo molto affascinante restituito alle visite del pubblico fino al 24 giugno. Obbligatoria la prenotazione. Con la MIC card la visita è gratuita

La suggestiva Serra Moresca fa parte dei Musei di Villa Torlonia, la quale si trova nel Quartiere V (Nomentano).Il complesso su commissione del principe Alessandro Torlonia (1800 – 1886) venne realizzato su progetto dell’architetto e paesaggista veneziano Giuseppe Jappelli (1783 – 1852) e finito il 1841, ispirandosi ad alcune citazioni di Ludovico Ariosto e imitando le linee architettoniche delle moschee, ad esempio quella di Cordoba.Venne utilizzata come serra per le piante esotiche, ma anche per eventi mondani, con tanto di orchestra.Con il tempo l’intero sito andò completamente in rovina e dopo una gara indetta nel 2005 e l’aggiudicazione dei lavori nel 2007, solo nel 2013 è stata completamente restaurata in un modo mirabile con il pregevole intento di rispettare l’impostazione originaria e dandogli quindi il grazioso aspetto policromo che aveva nel XIX secolo, finalmente l’intero percorso si è concluso con l’apertura al pubblico l’8 dicembre 2021.All’interno in modo sobrio sono presenti varie piante quali: Palme, Agavi, Ananas e Aloe facendogli assumere il suo antico aspetto di Serra.Possiamo ammirare anche una piccola fontana che serviva per annaffiare le piante presenti nella serra.Molto bella la vegetazione che circonda il complesso, con Palme, cipressi, allori, pini etc.Idealmente il sito si può suddividere in due aree:• Quella anteriore soleggiata e con piante con poca necessità di acqua come Palme e Aloe.• Quella posteriore ombrosa e con umidità, con acqua che proveniva dalla grotta artificiale (oggi ne sono rimasti solo alcuni ruderi)L’edificio principale ha una pianta rettangolare (“6 mt x 10mt), molto particolare la facciata con tetto a capanna e ricca di vetri ornamentali policromi.L’interno si presenta con un soffitto molto alto con capriate a vista in legno e vetri trasparenti, una parete spicca poiché vi sono dipinti finti drappeggi.Completano il complesso una Torre a pianta esagonale, collegata con un passaggio e i resti di una grotta artificiale.