Valle dell'Inferno

Percorso naturalistico turistico.

Una valle nei pressi di San Giovanni Rotondo... Ricca di storia e misticismo. Qui ancor prima di San Pio..percorsa da San Camillo..dedito alla cura del malto. Ma la valle ha ospitato fin dai tempi della preistoria l'uomo.. In epoca recente fu anche usata come rifugio x i briganti del Gargano. Oggi luogo di escursioni a contatto con una natura incontaminata a pochi passi dal mondo civilizzato. Per tutti colo che volessero assaporare forti emissioni che giungono al cuore e godersi la natura puó recarsi in questo luogo fantastico.

Bella esperienza a 360°; da fare con amici o in famiglia amanti della camminata, tracking, in natura, bambini dai 8/9 anni in poi.Sentiero molto tranquillo e segnalato con scorci sulle grotte e dirupi; se si vuole raggiungere le grotte, beh, il percorso diventa istintivo, 0 sentirti, senza guide e il livello aumenta.Tutto sommato è stata una bella esperienza. Da fare!

Valle dal nome caratteristico le cui origini sembrano essere legate alle forme delle sue rocce ed alle alte temperature raggiunte in estate dovute alla scarsa ventilazione. Il percorso ha una difficoltà T, a tratti E. Si possono raggiungere alcune delle numerose grotte, tra cui Grotta dell'Inferno, grotta palummara, della zingara,etc.

La Valle è un impuvio carsico naturale che si sviluppa in direzione sud est a partire dalla località San Camillo in agro di San Giovanni Rotondo. Il paesaggio mistico, ricco di storie e leggende viene spesso ricordato in canzoni e commedie popolari. Le pareti di roccia calcarea, specie quelle del versante orientale, pullulano di cavità, grotte, anse dove la morfologia della roccia sembra intrecciarsi e dare vita a formazioni Fantastiche. Uomini preistorici, Santi, Briganti hanno attraversato questi luoghi e sono stati catturati da questi paesaggi straordinari. Nel 2018 questi luoghi sono stati il set di alcune riprese cinematografiche del film “Il mio corpo vi seppellirà” di Giovanni La Parola, con Miriam Dalmazio, Filippo Pucillo, Antonia Troppo, Margareth Madè, Rita Bella, Giovanni Calcagno e Guido Caprino.La vicenda è ambientata in Sicilia nel 1860, durante il periodo risorgimentale e alla vigilia dell’unificazione italiana.Il lungometraggio racconta la storia di Reginella, una giovane donna, che viene trovata quasi morta, sotto i resti di una baracca bruciata, e la sua vendetta.

Sentiero di difficoltà E, facilmente percorribile e sentiero ben segnalato.

Una Valle dalla straordinaria valenza naturalistica per i suoi endemismi floristici

Il percorso è molto bello e spettacolare. Si parte da snagiovanni rotondo. Quando si arriva nella piana c'è da attraversare diverse recisioni (abusive). A volte bisogna scavalcare proprio. Ci sono molte mucche libere al pascolo. Nessuna paura, nessun' cane. Non lasciatevi intimorire dai vari cancelli. Seguite la traccia GPS e fidatevi della vostra app di sentieristica.

Il luogo infonde tranquillità con la macchia mediterranea che si arrampica tra le rocce, le rocce acquistano forme bizzarre in alcuni punti e ci sono alcune grotte e tante altre piccole cavità carsiche che rendono la valle incantevole. Il sentiero è di bassa difficoltà, ma comunque è consigliato portare scarpe da trekking e una mazza di legno. È possibile incontrare degli animali, specialmente da pascolo come mucche o pecore.

Da visitare con scarpe ed attrezzatura da trekking in modo da poter raggiungere anche le antiche grotte che appaiono nella gola. Zona assolata, occorre naturalmente acqua a sufficienza in stagione estiva. Percorso medio-facile, natura stupenda!!!