San Giorgio in Velabro San Giorgio in Velabro, Via del Velabro, 19, 00186 Roma RM

San Giorgio in Velabro





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Informazioni sull'azienda

Chiesa di San Giorgio al Velabro – Celebrare il Sacramento del Matrimonio | Chiesa di San Giorgio al Velabro addobbata da Daniele Goriwww.addobbigoridaniele.it Apertura della chiesa Lunedì a Venerdì: dalle ore 07.00 alle ore 18.15 Sabato e Domenica: dalle ore 07.45 alle ore 18.15 Orario ufficio matrimoni L'ufficio matrimoni è aperto: Martedì - Venerdì - Sabato: 10.00 - 12.15 * 16.00 - 18.15 Prenotazioni 2024 => aperte per…

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San Giorgio in Velabro, Via del Velabro, 19, 00186 Roma RM

Orari

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Caratteristiche

  • Parcheggio accessibile in sedia a rotelle
  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle




Recensioni consigliate

tommaso grenga
30.10.2023
San Giorgio in Velabro
Questa chiesa mi è piaciuta molto per la sua estrema semplicità e per un altare estremamente affascinante. Un'altra cosa che mi affascina tantissimo è il pronao, il colonnato all'ingresso della chiesa che restituisce, se ce ne fosse la necessità, quell'ulteriore sensazione di antico.
Roberto Cecchini
14.10.2023
San Giorgio in Velabro
Ne avrei messe due di stelle perché le premesse dell'esterno sono state ampiamente deluse da interno piuttosto povero. Da fuori sembra la sorella minore della vicina Santa Maria in cosmedin ma dentro c'è rimasto poco da vedere. Ho pensato che fosse il risultato dell'attentato mafioso ma quello riguardò solo il portico che è stato recuperato egregiamente.
Elettra Morgia
10.10.2023
San Giorgio in Velabro
Dispiace vedere questa chiesa romanica così antica e ricca di storia abbandonata a se stessa e circondata dalle erbacce.Nascosta dietro all'arco di Giano, la chiesa è stata soggetta ad un attentato nel 1993, che ne ha sventrato la facciata e il portico d'ingresso. Insomma, non molta fortuna per questo luogo di culto.
Stella Marina di Sabbato
01.09.2023
San Giorgio in Velabro
S. Giorgio al Velabro è una bella chiesa preceduta da un portichetto sorretto da 15 colonne. Costruita sui resti di una casa romana che si può osservare dal pavimento, architrave e colonne. L’interno è a tre navate, scandito da colonne e capitelli di spoglio, con l’altare sopraelevato e il ciborio in marmo sotto il quale si apre la fenestella confessionis"
Laura
25.08.2023
San Giorgio in Velabro
È un angolo nascosto di Roma, che occupa però un posto speciale nella storia leggendaria della città. Siamo infatti al centro di quella zona chiamata Velabro che la tradizione indica come il luogo dove si fermò la cesta con Romolo e Remo, all’epoca solo una distesa di terreni acquitrinosi. Due monumenti romani attestano l’importanza che l’area assunse nei secoli seguenti: l’arco di Giano e quello degli Argentari, in parte inglobato nella muratura della chiesa.La chiesa è di antichissima fondazione ma la sua origine è, come spesso accade, avvolta nell’incertezza. La sua pianta irregolare sembra provare che venne costruita su un edificio romano precedente e fu forse una delle prime diaconie istituite all’epoca di papa Gregorio Magno, alla fine del VI secolo. Poco dopo, papa Leone II l’avrebbe intitolata a San Giorgio e San Sebastiano, i due santi guerrieri d’Oriente e di Occidente, e l’affresco nel catino dell’abside sembrerebbe indicare che la devozione a entrambi i martiri rimase viva ancora a lungo. La più antica menzione certa della chiesa si trova però nella biografia di papa Zaccaria, che nell’VIII secolo portò qui dal complesso del Laterano la testa del martire orientale Giorgio. L’intitolazione al santo guerriero ucciso in Cappadocia non è usuale per una chiesa di questo periodo ma si spiega con la presenza in zona di una fiorente colonia greca, della quale facevano parte i monaci orientali scappati dalle persecuzioni iconoclaste.Nel XIII secolo alla chiesa vennero apportate importanti modifiche: nella facciata fu aperto il rosone e venne realizzato il portico, adornato dalla trabeazione con l’iscrizione a caratteri gotici che ne ricorda il donatore, il priore Stefano Stella, e simile a quello di altre chiese, per esempio San Lorenzo fuori le mura e San Lorenzo in Lucina. Il campanile romanico è invece precedente e si data alla seconda metà del XII secolo. Numerosi restauri si susseguirono nel corso dei secoli, anche per riparare ai danni degli allagamenti che erano frequenti in una zona situata sotto il livello del fiume. L’aspetto attuale della chiesa è dovuto però ai radicali e invasivi lavori condotti negli anni Venti del Novecento dall’architetto Antonio Muñoz, che ripristinò le “ideali” forme romaniche della chiesa, cancellando ogni testimonianza delle epoche successive, per esempio le decorazioni e l’elegante facciata barocca, e lasciando spoglie le pareti.L’interno è a tre navate, divise da una doppia fila di otto colonne di spoglio in marmo e granito, con capitelli ionici e corinzi. Al di sotto dell’altare, sopraelevato e sovrastato da un ciborio del XII secolo, si apre la “fenestella confessionis”, la finestra che permetteva ai fedeli di vedere il sepolcro o le reliquie dei martiri senza tuttavia poterli toccare, in questo caso la testa, la spada e un lembo del vessillo di San Giorgio. L’affresco che campeggia nel catino absidale è stato a lungo attribuito a Giotto ma è più probabilmente opera di Pietro Cavallini (uno dei più importanti pittori e mosaicisti romani del XIII secolo) o della sua scuola. La composizione della scena è simile a quella di mosaici absidali tardo-antichi, con Cristo al centro. Qui, a i due lati sono raffigurati a sinistra Maria e San Giorgio, a piedi accanto al cavallo e con il vessillo crociato, e a destra San Pietro e San Sebastiano, vestito di abiti militari.Nel luglio 1993 un attentato terroristico distrusse il portico e il timpano della chiesa, lasciando intatto il campanile romanico. Dopo un lungo e attento restauro, la chiesa è stata riaperta nel 1996.
Franca Fiesoletti (Doppiaeffe46)
07.08.2023
San Giorgio in Velabro
Chiesa visitabile...si trova dietro la bocca della verità e dunque da visitare entrambe insieme. Purtroppo tanti anni fa fu oggetto di attentato e la sola facciata distrutta...(per fortuna) Completamente ristrutturata.
Claudia
04.08.2023
San Giorgio in Velabro
Una delle chiese più antiche di Roma. È semplice all'interno ma personalmente amo questa chiesa perché qui abbiamo celebrato il nostro matrimonio mio marito ed io. Ha una navata lunga percorsa da colonne e la sua semplicità le dà eleganza e bellezza.
Michele Soldovieri
03.08.2023
San Giorgio in Velabro
La ferita inferta alla facciata del Velabro, dall'attentato mafioso del 1993 e che ha comportato anche la distruzione dello splendido portico, è stata completamente cicatrizzata ed ora questa magnifica chiesa, risanata e riportata nella situazione ante '93, è ora accessibile sia per lo svolgimento delle funzioni religiose che per le visite di coloro che amano i luoghi sacri.La chiesa è dedicata a San Giorgio che, pur non avendo mai messo piede in Roma, è considerato, nell'immaginario collettivo religioso, colui che ha abbattuto il drago rappresentativo del male subendo il martirio per aver professato la fede cristiana.In origine, San Giorgio era affiancato a San Sebastiano nella dedicatoria della chiesa.Il santo era di origine orientale e questo traspare anche nella forma e nello stile delle figure che affiancano il Cristo nell'affresco posto nel catino absidale. Tra queste figure, accanto a quella centrale del Cristo che ha accanto la Vergine Madre, spicca appunto quella di San Giorgio, che, affiancata ad un cavallo, tiene in mano una lancia, alla cui cima è appeso uno stendardo taffigurante la croce.L'affresco è stato attribuito, dagli studiosi, a Pietro Cavallini, in relazione alle simiglianze stilistiche con gli affreschi del Giudizio universale in Santa Cecilia in Trastevere realizzato nel '200 dal Cavallini stesso.L'interno della chiesa è stato riportato, dal Munoz, architetto che ha operato nel ventennio mussoliniano, alle forme paleocristiana come peraltro effettuato con la basilica di Santa Sabina all'Aventino.Completamente spoglio e modesto, l'interno si contraddistingue per la struttura asimmetriva delle navate e per la straordinaria bellezza del ciborio che avvolge e coinvolge nelle visione dell'affresco cavalliniano.La facciata, a capanna, completata dal magnifico portico, completamente ricostruito sulla base dell'originale, è impreziosita lateralmente da un splendido campanile medioevale che svetta e conferisce una forma elegante all'intera struttura architettonica.
carlo petroselli
02.08.2023
San Giorgio in Velabro
Situato adiacente all'arco di Giano adiacente al Foro Boario dove si trova la Bocca della Verità il Velabro era una palude di Roma dove la leggenda vuole siano stata trovata la cesta di Romolo e Remo. L'’interno è a tre navate con colonne e capitelli di spoglio, con l’altare sopraelevato e il ciborio in marmo.L’affresco che campeggia del catino absidale del 1296 attribuito a Giotto, è invece del Cavallini o della sua scuola. Cristo campeggia al centro: in una mano tiene il rotolo, mentre la destra è sollevata nel gesto tipico dell’adlocutio, come nelle statue degli oratori romani.Ai lati Maria e san Pietro e ancora san Giorgio, a piedi accanto al cavallo e con il vessillo crociato, mentre san Sebastiano è vestito di abiti militari e porta lo scudo.La chiesa subì un terribile attentato nel 1993 due bombe danneggiarono il portico il timpano e parte del campanile.
J. Santos
29.07.2023
San Giorgio in Velabro
La chiesa di San Giorgio in Velabro è un luogo di culto cattolico del centro storico di Roma, situato nel rione Ripa, in via del Velabro.La zona, che si estendeva a nord-ovest del Palatino ed era contigua al Foro Boario e al vicus Tuscus, sin dall'età repubblicana fu un importante luogo di commercio fino al VI secolo quando, forse in seguito alla grande alluvione del 589, acquisì una vocazione strettamente religiosa ed assistenziale. Nel XVI secolo la chiesa è stata nota come San Giorgio alla fonte" per la vicinanza con la fonte di acqua minerale

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