Luna sentada

Ristorante elegante e d'atmosfera che si affaccia sul piccolo e tranquillo Campo San Severo lungo un canaletto percorso dalle gondole. Piatti gustosi con contaminazioni orientali, presentati bene, prodotti di qualità, ottima carta dei vini. Il personale è cordiale e professionale, il titolare molto gentile e disponibile.

Dobbiamo ringraziare il nostro hotel (Palazzo San Lorenzo) per averci consigliato e prenotato una cena in questo piccolo ristorante in zona Castello a due passi da Piazza San Marco. Una sola parola esprime tutto: Fantastico.Perfetta l’accoglienza del personale, attento e cortese nel spiegarci alcuni piatti del menu e nel consigliarci il miglio vino da accompagnare. L’ambiente, come detto non ampio, è arredato con cura e trasmette una calda atmosfera. Il menù non è ampissimo (a mio parere un valore aggiunto, in quanto denota che i piatti sono preparati al momento e con cura) ma presenta specialità veneziane. Ogni piatto è stato davvero una goduria per il palato. Davvero ottimi. Il prezzo è ovviamente allineato alla qualità ed alla media di Venezia. Consigliatissimo!

Sono molto colpito ...dal fatto che questo locale possa vantare un gran numero di recensioni positive. Purtroppo non posso unirmi a questo coro, pur con tanta buona volontà. Chi mi conosce e mi segue sa bene che se posso ‘salvare’ un locale dando almeno la sufficienza lo faccio più che volentieri, avendo grande rispetto di chi fa questo mestiere, ma in questo caso il massimo che posso fare è non dare il minimo, e la ragione per cui lo faccio è che - ahimé - nella mediocritas della decadente ristorazione veneziana si trova anche di peggio. Inoltre la carta dei vini era sorprendente, davvero sproporzionata rispetto al livello della cucina. Poste queste premesse, va detto che si tratta di un ristorante molto pretenzioso che si spaccia come ‘trait d’union’ tra la cucina veneziana e quella orientale, scomodando addirittura Marco Polo (originalità, questa sconosciuta) ma in fin dei conti non si destreggia né nell’una, né nell’altra. Sfortuna vuole che questa volta si siano trovati un cliente che le conosce abbastanza bene entrambe e che ha provato alcune eccellenze. Gli antipasti e il primo non erano cattivi, semplicemente erano mediocri, insulsi. Le sarde in saor, piatto a me molto caro, difettavano della loro tipica acidità derivante dall’aceto - il che è abbastanza grave - ma rientrano comunque nella decenza. Gli involtini Popiah (spring rolls) non erano migliori di quelli che si possono mangiare in un ristorante orientale di livello medio basso, con la differenza che lì si pagano la metà se non meno. Come primo optiamo tutti per i noodles soba conditi con un pesto di zucchine e calamaretti, con granella di pistacchi; in questo caso devo dire che - salvo una presentazione indecente, peraltro una costante dell’intera serata - ho gradito l’accostamento, anche se l’insieme dei sapori risultava in definitiva un po’ troppo statico e difettava di un contrasto tale da renderlo degno di nota. Fino a qui va detto che il ristorante meritava la sufficienza, poi purtroppo è arrivato un secondo davvero ai limiti del ridicolo, quasi offensivo. Ingenuamente abbiamo ritenuto che l’idea di una piastra di sale su cui cuocere il pesce fosse interessante, mai scelta si rivelò più errata! Per un ristoratore consentire al cliente di cuocere personalmente le pietanze al tavolo è una scelta rischiosa che, in quanto tale, può pagare o può rivelarsi deleteria. Per questo sarebbe il caso di assincerarsi che tutto si svolga nel modo corretto e di mettere il cliente nelle condizioni di effettuare al meglio la cottura. Invece le piastre di sale non erano abbastanza calde e il pesce che doveva cuocersi - parola del gestore - in 3 minuti per lato non si è cotto appieno nemmeno in 20 minuti di cottura, specie i calamari. Ancora più ingenuamente e forse anche per non voler essere maliziosi, abbiamo consumato comunque la pietanza confidando nella freschezza del prodotto e nel trattamento che dovrebbe consentirne il consumo in sicurezza anche se poco cotto. Anche in questo caso la scelta si è rivelata pessima! Su quattro persone abbiamo mangiato il piatto in tre: una ha sofferto di nausea, vomito e leggera dissenteria, un’altra si è svegliata nel cuore della notte con sudori freddi e nausea, un’altra (io) è stata più fortunata ed ha patito solo lievi problemi nella digestione. Consiglio vivamente al ristoratore o di stare molto attento o di eliminare direttamente il piatto dal menù e lasciar perdere esperimenti del genere, che non sono evidentemente alla portata, anche perché in questo caso gli è andata bene ma non è detto che sia sempre così.

Posto carino che affaccia sul canale. Il menù è abbastanza particolare, si sente l’influenza asiatica, non male i sapori. Purtroppo la nota dolente sono alcune cameriere, decisamente scorbutiche, che si rivolgono ai clienti con troppa arroganza. Questo, a mio parere, fa rivalutare l’intera esperienza. Bravi invece i ragazzi!

Ristorante molto bello e curatissimo, la loro cucina è apparentemente semplice, un connubio tra tradizione ed alta cucina ed una strizzata d’occhio ad oriente. Abbiamo mangiato molto bene, non è un ristorante economico ma il prezzo lo vale tutto per la qualità offerta. Bravi e grazie

Location piccola e intima. Cucina che rispetta la tradizione veneziana ma con qualche rivisitazione orientale. Buoni i noodles con grano saraceno e gamberi, invece la pasta con nero di seppia mi ha convinto meno. Offre per quasi tutti i piatti un alternativa vegana, per chi avesse questa esigenza. Il servizio eccellente e attento al cliente, tutti cordiali e disponibili. Unici due appunti sono forse i prezzi leggermente alti e la ricevuta fiscale non fatta a fine cena (il classico preconto stampato passato per scontrino, i tempi sono cambiati). Occhio!

Ottima cena, con cibo di qualità servito con maestria e gentilezza, ottimo il servizio, personale molto preparato e gentile. Ottima carta dei vini. Abbiamo consumato 2 antipasti (sarde e baccalà) e due primi. Gusto, profumi e la qualità delle materie prime e dei vini che abbiamo bevuto al calice alternando le bollicine per gli antipasti ai fermi per primi. Consigliato!!!

Buena opción. Sitio encantador, y el personal súper atento. La comida bastante rica. La fritura es abundante y muy buena, las sardinas escabechadas estaban riquísimas y la brandada de bacalao también buena. Pedimos dos cafés y nos regalaron otros dos. Súper atentos, los camareros, con mis hijas.

Ristorantino nel cuore di Venezia, ci è stato consigliato da un amico. Abbiamo amato tutto di questo posto . Location e buon cibo e soprattutto l’accoglienza di Alfredo . A presto

Grazie ad un consiglio di un'amica abbiamo cenato in questo ristorante che distingue per la qualità dei prodotti e il modo in cui sono cucinati. Un esempio pesce cotto al momento su una piastra di sale dell'Himalaya o filetto condito con una riduzione di vino.Certo occorre spendere qualche euro in più, ma sono ben spesi.E poi tanta simpatia e gentilezza.