Palazzo Mosca - Musei Civici Pesaro

Il palazzo, di proprietà  del Comune di Pesaro, si trova in pieno centro ed  ospita i Musei Civici. In passato fu l'abitazione di una delle famiglie nobiliari più  in vista della città. Realizzato nel Settecento su progetto  dell'architetto Giannandrea Lazzarini, in stile classico,  presenta un'elegante ed imponente facciata; il portale bugnato è affiancato da colonne che sorreggono il balcone del primo piano. La costruzione, rimaneggiata poi da un allievo del Lazzarini,  diventò un vero centro di incontro di uomini di cultura ed appartenenti alle famiglie aristocratiche del territorio.Ho letto che in esso furono ospitati pure Napoleone Bonaparte  e il poeta Vincenzo Monti.Altri interventi di restauro furono compiuti pure nell'Ottocento e fino a metà di questo secolo l'edificio fu una residenza nobiliare; poi, divenuto proprietà comunale, fu scelto come sede museale.Dall’atrio si accede alla scala, che appare, nella sua grandezza e bellezza, come uno scalone d’onore.È  stato interessante visitare la Pinacoteca in cui sono esposti dipinti di artisti toscani, veneziani e bolognesi dal Trecento al Settecento. Sono rimasta incantata da quello che è un capolavoro  rinascimentale: la cosiddetta Pala di Pesaro"

Che dire....la pala del Bellini primeggia ma molte altre opere hanno suscitato interesse e plauso.compresa la libreria"che riveste l'esterno. Notevoli i pezzi anche della parte del museo relativa all oggettistica. Molto particolare il piccolo porta aghi e forbici in madreperla la gabbietta ed il carillon."

Musei Civici contenenti arti di vario tipo. Collezioni di ceramiche e reperti, ma anche quadri di varie correnti e arte religiosa. Spicca appena entrati un olio e tempera gigantesco di arte cristiana. Oltre al museo, presente un cortile con biblioteca sia vera che finta e la sonosfera, un cinema teatro unico nel suo genere e davvero suggestivo. Un'emozione unica, da provare

A livello artistico il miglior museo della città, bellissime le esposizioni permanenti e sempre interessanti le proposte temporanee. Da citare le opere di Mengaroni e la pala del Bellini, adesso disponibile anche in forma tattile per i non vedenti o per chi vuole fare questa straordinaria esperienza. In ultimo ma non per importanza la sonosfera, un'esperienza videosonora a 360 gradi con vari spettacoli proposti periodicamente.

Ho visitato la Sonosfera: l'idea sarebbe ottima, un ambiente appositamente studiato per la massima resa acustica dove,teoricamente, ascoltare in altissima definizione suoni e atmosfere della natura.Il fatto che mi ha sinceramente deluso è che su 45 minuti di riproduzione solo 15 sono dedicati all'esperienza sonora. Il resto è un mega pippone, tra l'altro sicuramente condivisibile, sul cambiamento climatico.Essendo costantemente bombardati da questo tipo di propaganda la sconsiglio caldamente come esperienza ricreativa. Peccato, il potenziale ci sarebbe.Do 3 stelle solo perché il personale del museo è stato molto gentile.

Bel museo, in questo periodo allestita anche mostra di Lucio Dalla

Posti all’interno di un palazzo d’epoca, Palazzo Mosca, nel centro di Pesaro, affascina per la particolarità delle opere presenti anche al suo esterno.La ceramica Medusa di Ferruccio Mengaroni, grande maiolica il cui diametro supera abbondantemente i due metri. La libreria… statue “mascherate”…. Particolare e da vedere…

Museo di provincia comunque ben curato e con pezzi notevoli. Molto bella la collezione di ceramiche.Interessante la mostra temporanea sul razionalismo..

Musei civici molto belli e pieni di opere interessanti tra cui, su tutte, spicca la pala" incoronazione della vergine del Bellini. Numerose le ceramiche donate dalla marchesa Toschi Mosca alle città di Pesaro. Vale la pena visitarli"

Premetto che la mia recensione si basa limitatamente sulla visita alla sonosfera e non al museo nella sua totalità.È stata davvero una delusione.Sembra tecnologia vecchia di almeno un decennio le cui sensazioni, tra l'altro, sono facilmente replicabili con moderni auricolari in-ear. La riproduzione dei suoni registrati, difatti, non dura più di dieci minuti.È stata, piuttosto, una noiosissima propaganda pseudo-ambientalista con la quale bombardare visitatori, tra sbadigli ed annoiati figli scalpitanti.Una campagna dal sapore millenarista che punta a suscitare negli ignari spettatori un meaculpismo" sterile ed inutile."