Chiesa di Santa Maria della Cerqua

Chiesa antica ,molto bella da visitare.

Un bellissimo edificio, poco valorizzato e frequentato. Pregevole, pulito, intimo.

Il Santuario della Madonna della Cerqua, con Torre campanaria (e Orologio da torre moderno), del XVI sec. con imponente facciata a rivestimento incompiuto e con ex - Lavatoio comunale esterno (1930 circa), è molto vicino alla Strada di Grande Comunicazione E45 Roma - Perugia che coincide qui con il raccordo autostradale Orte - Terni - Spoleto - Foligno.Il luogo per la sua posizione è molto ameno, ed è una Frazione comunale di Narni di nome La Quercia,ma il traffico veicolare sulla Provinciale n. 23 Capitonese è troppo veloce e pericoloso anche per gatti da colonia felina, volpi, istrici, porcospini, serpi.Oltre alle interessanti opere d'arte sacra nel santuario,è accogliente lo spazioso sagrato esterno sulla scalinata, da ristrutturare.Capiente è il parcheggio sul piazzale comunale antistante, ancorché trascurato per le indecorose condizioni del colore del fondo stradale, e allinterno dell'area parrocchiale retrostante.Si nota la mancanza attuale di una fontanella per acqua potabile, laddove invece la segnaletica escursionistica da pellegrinaggio è presente.La storia del Santuario si innesta con la moderna e partecipata Festa dei Trattoristi per la ricorrenza di Sant'Isidoro agricoltore, e con altri tre Santuari Mariani a pochissimi chilometri di distanza: due vengono aperti in occasioni particolari e su apposita richiesta, trattandosi di quello ex - cistercense in località Foce di Amelia e l'altro della Madonna del Piano presso il Cimitero di Narni.Il terzo e più importante, dedicato alla con-patrona della Città di Narni, è lo stupendo Santuario della Madonna del Ponte ( presso il monumentale ed ardito Ponte imperiale romano sul Fiume Nera, dell'epoca dell'Imperatore Cesare Ottaviano Augusto, 1° secolo avanti Cristo ) a Narni Scalo ovvero a 350 metri dalla stazione ferroviaria chiamata Narni - Amelia.Alfredo Paciaroni

Chiusa perché dichiarata pericolante dopo l'ultimo terremoto.

Luogo sacro e civile di potenzialità turistiche culturali, trascurato dalla Diocesi e dall'Amministrazione comunale

È la chiesa della mia infanzia