Piccolo museo del diario

Luogo incredibile e magico!La visita dura in media un'ora/un'ora e mezzo, io ne ho impiegate due e mezzo, ma tornerò assolutamente appena possibile.Quello che più rimane è l'intimità e l'autenticità delle storie e delle vite che contiene.Davvero non potrei consigliare di più.

Le realtà preziose spesso sono nascoste, come le perle.Se siete di passaggio sulla E45 ritagliate i 2 ore per scoprire questa interessante realtà.Un piccolo museo che raccoglie e condivide storie (diari, memoriali, epistolari) di gente comune che raccontano di sé stesse e quindi di noi, della nostra storia, società e cultura.

A Pieve Santo Stefano, esiste una  perla che è il piccolo museo del diario. Qui, nel Palazzo Pretorio, dove fra l'altro si può ammirare un'opera bellissima di Della Robbia (la samaritana del pozzo), un giovane gentile racconta ai visitatori la bella storia del museo. Nel suo raccontare ci sono professionalità, passione, entusiasmo.L'allestimento del museo è così ben fatto che si esce da quel luogo emozionati e contenti di sapere che esiste.Francesca (fiorentina emigrata in Brianza)

Luogo incantevole ubicato in palazzo storico, sopravvissuto alla guerra ed ai bombardamenti. Un luogo emozionante, riesce a farti entrare nei vari periodi storici, riesci a provare i sentimenti dei vari autori di diari , lettere o biglietti. La guida ti spiega passo passo e prima di iniziare ti fa un quadro completo del perché e del percome è nato ed è mantenuto questo museo.Ad ogni passo, in ogni stanza, sei pervaso da tantissime emozioni, gioia, dolore, amore, paura, rammarico.. riesci a fare un vero viaggio attraverso le varie epoche e pupi confrontarti con il pensiero di altri in epoche diverse. La bellezza sta nel fatto che questa vite non sono andate perdite, che queste persone e il loro vissuto, rimarrà per sempre ed in fondo, non è questa la vera immortalità? Tutti potremmo far parte di questo museo, ognuno di noi può portare del suo e lasciarlo qui per i posteri, c e chi addirittura ha chiesto di rendere pubblico e di aprire il proprio diario in una data futura specifica per ragioni che si scopriranno solo quando si potrà leggere.. è tutto davvero meraviglioso! Ogni storia ti colpisce ma l ultima stanza, quella del diario scritto sul lenzuolo, è la degna conclusione, il dulcis in fundo..Ho avuto anche il piacere di poter essere intervistata a caldo all uscita del museo per poter promuovere una raccolta fondi.. lo visiterò nuovamente in futuro, soprattutto vorrei essere presente all evento che tengono in settembre, dove si premiano i migliori diari che gli sono stati portati nell anno in corso..

Un piacevole percorso multimediale nella narrazione di persone comuni: in quattro stanze si può percorrere la storia minuta della nostra nazione, dall'ufficiale in trincea della prima guerra mondiale all'emigrante che racconta l'emozionate avvicinamento a New York, dalle ultime lettere di un partigiano condannato a morire alle Fosse Ardeatine dai nazifascisti all'epopea di lavoro di un siciliano che ha con durezza traversato tutti i conflitti e le ricostruzioni del Novecento in Italia e da emigrato, dall'italiano morto a Dien Ben Phu nella guerra in Indocina alla contadina che ha ricamato la sua storia occupando con righe fitte fitte un grande lenzuolo, ora esposto. Emozionante.

Una piccola, utopica e poetica idea divenuta meravigliosa realtà.Splendida esperienza multimediale, costruita con passione sui sentimenti, la memoria e la partecipazione.

L'esperienza unica nel suo genere . Entrare ,,ascoltare conoscere le vite di persone che hanno voluto condividere un pezzo della loro vita. Immaginare il momento in cui si sono trovati è semplicemente un esperienza unica . La consiglio vivamente .

Questo museo parla del tempo della vita, il quale travalica prepotentemente qualsiasi strumento artificiale di misurazione e dominio, sia esso tempo spazializzato cronologico che estensione spaziale. È giusto che sia 'piccolo' nei sensi delle due misure sopracitate, poiché il suo livello di dilatazione ha una scala variante, una dimensione diversa, trasversale, d'intensità. Il 'fruscio degli altri' vincerà sempre sui 'topi del 2001, 2022, 2023, 2024'. (Come affermava il suo fondatore!)È con il 'fruscio degli altri', in questo caso 'altri' esattamente come noi, persone comuni con i loro diari, autobiografie e scambi epistolari, che possiamo, davvero, ri-conoscerCi e ri-conoscerSi. Le storie, le memorie altrui, rappresentano il vero dizionario universale.Un dizionario non poi così piccolo, visto che consta più di diecimila 'cittadini di carta'.Una emozione unica. Silvia, la guida, perfetta! Luogo incantevole, lontano dal ritmo vitale rapsodico e fallace delle grandi concentrazioni umane. Continuerò a tornarci, ogni volta che potrò.Esperienza che va ben al di là della semplice visita museale.Un vero gioiello del nostro Paese.

Sono andata con la scuola e NON AVREI MAI SCOPERTO questo gioiellino. È davvero un bellissimo museo, interattivo e accattivante per adulti e bambini, anche per quelli con difficoltà. La guida è stata chiara e intrigante. Molto simpatica.Peccato per l’audio delle registrazioni e per il laboratorio, quello va migliorato!