Museo Manzoniano

Bello il piano

Lesa non solo lago.Inerpicandomi tra i vicoli stretti di questa incantevole località lacustre mi sono ritrovata immersa in un'epoca ormai lontana. Attraversato la soglia salito pochi gradini eccomi immersa in pieno ottocento, grazie alle immagini e ai racconti del custode che con tanto entusiasmo, mi ha raccontato dei soggiorni estivi del Manzoni dei suoi incontri culturali con chi a quell'epoca popolava questa meravigliosa sponda del lago Maggiore. I nomi andavano da Giulio Carcano a Massimo D'Azeglio a Rosmini insomma d'elite intellettuale dell'epoca. Uscire da quel luogo è stato difficile perché in quelle poche ma preziose cose ho provato un sentimento di affetto per personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese ma che ce li ritroviamo in piccole realtà come questa, dove si manifestano in tutta la loro normale quotidianità.Tutto questo è per invitarvi a visitare questo luogo e come me immedesimarvi in quell'epoca fatta di eleganza e di stile.

Nell'appartamento a fianco, sopra la banca, abitavano mia nonna e i miei zii. Luogo storico che per me ha un significato immensamente profondo e legato a ricordi indelebili...

Molto interessante il museo, bene tenuto e buona l'accoglienza del personale. I percorsi manzoniani in città deludenti