Parco Archeologico di Monte Sirai Strada Statale 126 km 17, 09013 Sirai SU

Parco Archeologico di Monte Sirai





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Caratteristiche

  • Parcheggio accessibile in sedia a rotelle
  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle




Recensioni consigliate

Carlo Salvetti
02.11.2023
Parco Archeologico di Monte Sirai
Una visita ed una vista mozzafiato!!!Programmata per l’ultima ora pomeridiana disponibile di uno dei giorni roventi di luglio si è rivelata come una scoperta di un mondo nuovo (ossimoro, perché non c’è più! – ndr).Abituati agli “usuali” nuraghi, aree e pozzi sacri, tombe dei giganti (mi si perdoni l’apparente superficialità, ma quest’ultimi hanno rappresentato finora il 95% dei siti da noi visitati – ndr), ci era stata già offerta l’apertura di una prima finestra sulla coesistenza del mondo nuragico con i fenici ed i punici con la nostra recente visita al sito archeologico di Pani Loriga nei pressi di Santadi.Con questa all’area archeologica del Monte Sirai abbiamo avuto la conferma tangibile di una contiguità e continuità tra i vari periodi nuragico, fenicio e punico (con altre contaminazioni in epoche successive fino al medioevo – ndr) che non avevamo precedentemente colto se non nella lettura di qualche testo specializzato (v. “Shardana – il popolo del mare” , “Il tempo dei nuraghi” ed altri – ndr).Il sito, raggiungibile per una deviazione asfaltata dalla SS126 appena superato lo svincolo con la SP2, è posto su di un pianoro panoramico che domina la vallata del Cixerri e si estende fino al mare nel bel mezzo dei siti minerari più antichi della Sardegna.Vi si accede tramite un fabbricato moderno ben tenuto, attrezzato tra sale espositive, libreria, biglietteria, servizi igienici e, per quanto ci riguarda, con l’accompagnamento di guide specializzate come la sig.ra Cristina che ci ha anche ringraziato per aver prenotato per l’ultima ora prima della chiusura in un giornata dal clima rovente.L’inversione termica della tarda ora pomeridiana ci ha invece regalato delle folate di vento che hanno mitigato la temperatura e ci ha permesso di godere appieno delle competenze professionali e delle cordiali attitudini al rapporto interpersonale della guida.Non mi permetto di entrare nel merito dei particolari storici, archeologici e antropologici tipici del sito (è compito di altri! - ndr) che si presenta come un organico e definito nucleo abitativo, delimitato naturalmente dalle scoscese pareti dell’altura (ad E, a S ed a O – ndr) sulla quale è stato fondato l’insediamento e cinto a N da un lungo tratto di spessa muraglia con tanto di porta di accesso che doveva essere la cortina difensiva del villaggio su quel lato più facilmente aggredibile.Subito dopo l’opera difensiva, passata la Porta Nord e lungo il principale asse viario, sulla destra i resti del tempio/santuario dedicato alla dea Astarte (qui ritrovamenti unici spostati però al Museo di Cagliari – ndr) e quindi lo sviluppo dell’abitato caratterizzato da case a corte riunite in 4 isolati allineati lungo tre direttrici pressoché parallele con direzione N/S.Poco più distante su di un declivio sul versante a NO si trova la necropoli con tombe prevalentemente a camera scavate nella roccia, ma anche altre a cista ed a fossa sono state reperite sulla parte più alta dello stesso versante.Fatto decisamente eccezionale è la scoperta di un “tofet” dalle caratteristiche urne cinerarie a pentola con piattello di chiusura ed interrate con relativo tempio/santuario dedicato (luogo di inumazione di bambini fino ai 3 / 4 anni di età – ndr) rarissimo in Sardegna (un altro e più consistente “tofet” è quello trovato nelle adiacenze della necropoli di S. Antioco – ndr),Sul calar della sera, al termine della visita, l’impagabile tramonto sulle isole di S.Antioco e di S. Pietro che parevano lì sotto a portata di mano!Con quest’immagine nel cuore, ringraziamo la nostra guida Cristina che, oltre che della sua esperienza e preparazione specifica, ci ha fatto regalo della notizia che proprio in quel fine settimana sarebbe stata riaperta la Necropoli di S.Antioco rimasta chiusa per alcuni anni per scavi, approfondimenti e studi … e che noi non ci siamo fatti sfuggire!Informarsi bene e preventivamente sull'acquisto di biglietti cumulativi che, oltre che costituire un risparmio, aprono le porte alla visita di altre meraviglie dei dintorni altrimenti ignorate.
Michele Mura
01.11.2023
Parco Archeologico di Monte Sirai
Posto meraviglioso. Una piana sul monte Sirai, a due passi da Carbonia, custodisce un parco archeologico testimone di un passato sardo/fenicio/punico incantevole.Consigliatissimo, anche grazie alle gentilissime e preparate guide che ci hanno accompagnato per le strade dell'Acropoli e tra le tombe della necropoli.
A C
24.10.2023
Parco Archeologico di Monte Sirai
Dalla cima di Monte Sirai si gode una vista mozzafiato su tutta la costa del Sulcis e sulle isole di Sant’Antioco e San Pietro. La parte più interessante del sito archeologico sono le tombe puniche.
Margherita Paccavia
11.10.2023
Parco Archeologico di Monte Sirai
Sito archeologico molto interessante scoperto grazie al biglietto cumulativo presentatoci alla Miniera Serbariu di Carbonia. Guida molto brava che ci ha introdotto nella parte iniziale della visita.
Matteo Serra
04.10.2023
Parco Archeologico di Monte Sirai
Sito archeologico veramente interessante e ben tenuto. La visita guidata è stata resa veramente speciale grazie alla professionalità e alla gentilezza della guida turistica Valentina! Se capitate a Carbonia non potete non visitarlo!! Grazie dell’ospitalità, a prestoMatteo e Cristina.
Andrea Argiolas
20.09.2023
Parco Archeologico di Monte Sirai
Camminare dove i fenici ed i nuragici circa 3 mila anni fa costruirono una convivenza felice rappresenta una esperienza meravigliosa. Suggerita visita guidata per una migliore comprensione del luogo. Grazie a Carbonia Musei ed in particolare alla guida Cinzia Granella per averci accompagnato in un luogo magico.
Francesca P
26.08.2023
Parco Archeologico di Monte Sirai
Vale sicuramente la salita, peccato solo non includa il vicino nuraghe. È molto ben tenuto e valorizzato, con un panorama mozzafiato e ampio parcheggio. È compreso di tre aree, tra cui l'insediamento, l'area destinata alle sepolture e la torretta (attualmente non aspetta al pubblico in quanto in restaurato).
Marcello Sabiu
02.08.2023
Parco Archeologico di Monte Sirai
veduta spettacolare dal Monte Sirai su tutto il basso Sulcis, che già quello vale la visita. La nostra guida agli scavi preparatissima, per niente noiosa, in altre parole una professionista appassionata
Angela
02.08.2023
Parco Archeologico di Monte Sirai
Recuperato in piccola parte è comunque molto suggestivo, per la storia e la posizione
Tiziano Tugnoli
29.07.2023
Parco Archeologico di Monte Sirai
Visita guidata molto interessante. La guida molto preparata ed esauriente. Il sito è tenuto molto bene, facilmente raggiungibile in auto. Visita consigliata. Tiziano

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