Santi Vittore e Carlo

Sulla bellezza della Chiesa parlano le foto anche se una visita, da parte dei turisti ma anche dei genovesi, è d'obbligo.Metto in risalto che la Chiesa è accessibile alle carrozzine tramite pedana mobile, quindi anche ai disabili.Complimenti per l'iniziativa, certamente gradita ma soprattutto utile.

La chiesa di San Vittore e Carlo si trova nel centro storico di Genova.La struttura risale al XVII secolo, come parte essenziale del Convento carmelitano; il portico, invece, venne costruito il secolo seguente.La facciata è in stile barocco.L'interno è in stile barocco, ad unica navata.Le caratteristiche principali della chiesa sono:- altare maggiore con bassorilievi di storie dei santi Domenicani di G. B. Casella; una statua di Nostra Signora della FortunaCAPPELLE:A sinistra:1° cappella: Sant'Anna e altri santi che venerano la Madonna" di L. de Ferrari2° cappella: "la Madonna dona la collana a Santa Teresa" di G. A. Carlone3° cappella "Madonna del Carmine" di F. Parodi __ ai lati opera di O. de Ferrari "Presepe ed Adorazione dei Magi"A destra:- 1° cappella: "San Domenico con la Vergine e santi" di G.B. Chiappe- 2° cappella: "Visione di San Giovanni della Croce" di D. Piola- 3° cappella: crocifisso.Ingresso: libero."

La comunione si fa all'altare in ginocchio su un comprimario di stoffa che toccano tutti e le persone si passano il piattino , inoltre gli officianti non indossano la mascherina

Bella chiesa, c'era un ottimo sacerdote francese, persona a modo e come si deve. Ora si parla dietro ai visitatori, si utilizzano termini da bulletti di periferia purtroppo, verso chi visita o va per pregare. Tutto questo sintomatico di una crisi modernista della chiesa, non si rispetta nemmeno chi prega.

La parrocchia dei santi Vittore e carlo e seconda chiesa più grande di Genova a fine ristrutturazione da parte della sovrintendenza alle belle arti e tornata a tutto il suo splendore .e così composta due grandi scalinate d'entrata con colonne che sorreggono gli alti soffitti un'altra scalinata interna dopo essere arrivati all'interno della chiesa si possono notare delle grandi colonne in entrambi i lati di color oro dei maestosi dipinti di un valore inestimabile e guardando le arcate in alto si può notare delle raffigurazioni che vi lasceranno sbigottiti per la loro grande bellezza .inoltre davanti a voi un grande salone che vi porterà fino ad un bellissimo altare .arrivarci e facile scendere alla stazione di Genova principe e proseguite nel lato sinistro di via Balbi per chi viene dalla stazione marittima salire per via fanti ditalia fino alla stazione principe e da li scendere in via Balbi. Buona visita .

I tesori di Genova riescono sempre a stupirmi! Splendida chiesa barocca, perfettamente restaurata voluta dai Balbi. All'interno sono presenti sculture di Domenico Parodi e di Algardi (Cappella con il Crocifisso bronzeo). Sull'altare spicca la Madonna della Fortuna, scultura lignea in legno della scuola del Maragliano. Se visitate Palazzo Reale non dimenticate di visitare anche questa chiesa. Merita la visita! Purtroppo il giovedì è aperta solo di mattina e sabato e domenica apre solo per la messa (h. 17.00 sabato - h. 10.00 dominca)

La chiesa dei Santi Vittore e Carlo è un edificio religioso del centro storico di Genova, situata in via Balbi. La sua comunità parrocchiale fa parte del vicariato “Centro Ovest” dell'arcidiocesi di Genova.La chiesa, sita in via Balbi, di fronte al Palazzo Reale ed accanto al palazzo dell'Università, fu progettata nel 1629 dall'architetto Bartolomeo Bianco e terminata nel 1635 dai frati carmelitani scalzi, i quali la officiarono fino al 1974. All'anno 1743 risale la facciata a loggiato, costruita a spese di Eugenio Durazzo e decorata con marmi e stucchi.[2]Fondatore della chiesa, inizialmente intitolata solo a san Carlo, fu il carmelitano scalzo P. Agatangelo di Gesù e Maria (al secolo Giovanni Agostino Spinola), che acquistò il terreno e finanziò la costruzione della chiesa, affidandone il progetto al Bianco; a causa di incomprensioni intervenute tra l'architetto e i religiosi, il Bianco abbandonò la direzione dei lavori nel 1631; la costruzione fu proseguita direttamente dai carmelitani secondo il progetto originario, senza la supervisione di alcun architetto, e inaugurata il 4 novembre del 1635, nella ricorrenza del santo titolare. L'edificio fu però del tutto completato solo nel 1673.[1][2][3]Nel 1743 Gerolamo Durazzo finanziò la ristrutturazione della facciata con le decorazioni a marmi e stucchi. Nel 1798 il convento fu soppresso per decreto della Repubblica Ligure e abbandonato dai carmelitani; la chiesa, passata al clero secolare, l'anno seguente divenne sede parrocchiale in sostituzione di quella di San Vittore, sconsacrata e chiusa al culto (e poi demolita negli anni trenta dell’Ottocento per l'apertura della “carrettiera Carlo Alberto”), il cui titolo fu aggiunto a quello di San Carlo. Nel 1847 l'arcivescovo Placido Maria Tadini richiamò ad officiarla i carmelitani.[1]Due bombardamenti aerei nel maggio del 1944 causarono gravi danni alla chiesa. Il cardinale Giuseppe Siri consacrò la chiesa il 9 giugno 1962. Nel gennaio 1974, lo stesso arcivescovo ne affidava la cura alla pia unione Fraternità della Santissima Vergine Maria".[1]DescrizioneA causa della natura del terreno

La facciata dà su una via stretta per cui non si può godere bene la vista. Non siamo riusciti ad entrare perché il sabato mattina è chiusa.

Capitai un giorno per caso in questa chiesa ,durante il difficile anno 2020.Ho avuto il piacere di conoscere Padre Giacomo,persona unica,semplice e realista.Da allora questa chiesa è diventata la mia chiesa,un luogo dove ricercare la vera spiritualità quando si vuole parlar con Dio.

Grande chiesa barocca della strada costruita dai Balbi, con uno scalone scenografico esterno ma tutto sommato bello (aggiunto in seguito alla prima edificazione). Nella chiesa ci sono anche preziose sculture in bronzo di Alessandro Algardi, non sempre godibili perchè l'interno non è sempre illuminato in maniera ottimale, anzi risulta tutto piuttosto buio