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Studio Dottoressa Roberta Gallese, psicologa e psicoterapeuta | Studio Gallese
Psicologia clinica, Psicologia giuridico forense, Psicoterapia
Dottoressa Roberta Gallese
Psicologa e Psicoterapeuta
Consulente Tecnico d’Ufficio iscritto nell’Albo dei CTU del Tribunale di Monza
Mi sono laureata in psicologia sociale e dello sviluppo e mi sono specializzata in psicoterapia dell’età evolutiva (psicoterapia dei bambini e degli adolescenti) ed in psicologia clinica ( psicoterapia degli adulti ).
Ho conseguito un master in psicologia giuridica, uno in psicologia delle emergenze ed uno nel trattamento della coppia e coppia genitoriale.
Effettuo consultazioni psicologiche e trattamenti psicoterapeutici di bambini, adolescenti, coppie/coppie genitoriali e famiglie.
Sono iscritta nell’Albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio del Tribunale di Monza e svolgo Consulenze Tecniche ed Incarichi di Ausilio su incarico della Magistratura e degli studi Legali.
Orizzonte teorico di riferimento
La matrice teorica di riferimento che ispira i miei interventi clinici è costituita dalle moderne teorie e concettualizzazioni psicoanalitiche.
Nell’ambito della presa in carico dei bambini e delle loro famiglie sono perfezionata all’utilizzo del metodo della Consultazione Partecipata di Dina Vallino, che utilizzo sia in ambito clinico per trattare il disagio evolutivo, che in ambito giuridico (all’interno delle cause di separazione e divorzio), riconoscendo come legame dei figli con entrambi i genitori abbia un valore protettivo rispetto agli eventi critici della vita.
Nella mia pratica clinica utilizzo anche modelli e riferimenti concettuali facenti capo alla Mindfullness ed alla Psicologia ispirata alle Tradizioni Contemplative.
Interventi in Ambito clinico
Credo che qualunque problematica o disagio emotivo meriti attenzione e, quando diventa fonte di sofferenza, possa beneficiare di un intervento psicologico.
Dinanzi ad un problema emotivo , relazionale o comportamentale effettuo una prima consultazione psicologica per valutare che tipo di intervento proporre al cliente che si rivolge a me per avere un aiuto.
Non sono sempre necessari lunghi trattamenti.
Alle volte è sufficiente un primo inquadramento delle problematiche per aiutare chi è in difficoltà a sviluppare la propria resilienza.
Ciò avviene tramite l’attività del “pensare insieme” e del “sentire all’unisono” con l’obiettivo di potenziare la risorse del paziente e di aiutarlo a focalizzare le proprie energie sulla soluzione dei problemi e sul contenimento dei disagi emotivi e/o relazionali che sta vivendo.
L’intervento con i bambini
Nel corso della crescita i bambini possono presentare problemi emotivi, relazionali o comportamentali quali ad esempio timidezza eccessiva e difficoltà a relazionarsi con i coetanei, oppure difficoltà al rispetto delle regole e scarsa tolleranza alle frustrazioni.
I genitori spesso si preoccupano perché non ne comprendono i motivi o le cause scatenanti e si sentono impotenti dinanzi al malessere dei figli.
Alle volte, soprattutto nei più piccoli, si manifesta anche una parziale compromissione delle funzioni fisiologiche (difficoltà nell’alimentazione, problemi nel controllo degli sfinteri, disturbi del sonno).
In tutte queste situazioni è importante non colpevolizzare il bambino e non farlo sentire inadeguato per i suoi comportamenti.
Nel modello di lavoro con la Consultazione Partecipata è previsto il coinvolgimento attivo dei genitori nelle sedute con i figli, in quanto crediamo che le relazioni affettive familiari costituiscano per il bambino preziose risorse che, ove ben indirizzate, lo aiuteranno a meglio gestire le sue difficoltà.
L’intervento con gli adolescenti
L’adolescenza è una fase della vita molto complessa, in cui i ragazzi affrontano la difficile transizione fra l’età infantile e l’età adulta.
Spesso si avvertono difficoltà nella gestione delle emozioni, incertezze sulla propria identità sessuale, difficoltà nel rapporto con i coetanei o con gli adulti, anche all’interno della famiglia.
Il disagio adolescenziale può esprimersi con una sofferenza che interessa vari aspetti e diversi livelli di problematicità.
Si possono riscontrare sia un generico disagio emotivo con sensazioni di scarsa autostima e difficoltà nelle relazioni sociali, sia condizioni psicopatologiche più strutturate come ansia ed attacchi di panico, demotivazione ed apatia sino alla depressione, tendenza all’isolamento ed al ritiro sociale, rabbia e discontrollo dell’aggressività, autolesionismo, disturbi alimentari.
In tutte queste situazioni è raccomandato rivolgersi ad uno specialista psicologo che potrà aiutare l’adolescente a ritrovare una condizione di maggior benessere psichico , cosicchè possa indirizzarsi alla vita adulta in manierapiù serena e consapevole.
Dopo una conoscenza dei genitori del ragazzo/a, il mio lavoro si sviluppa in larga parte con il solo adolescente tramite colloqui individuali; ai genitori vengono proposti periodici colloqui di aggiornamento sull’andamento del percorso con il figlio.
Anche con gli adolescenti è inoltre possibile applicare il modello della Consultazione Partecipata di Dina Vallino ed effettuare sedute congiunte genitori/figli, laddove il giovane ne manifesti il desiderio ed in tutti i casi in cui se ne ravvisi la necessità clinica.
Nel lavoro con i bambini e gli adolescenti , laddove la famiglia lo richieda, mi rendo disponibile ad effettuare colloqui di raccordo con gli insegnanti di scuola del ragazzo e/o con altre figure che a vario titolo si occupano del suo benessere quali ad esempio neuropsichiatri infantili, educatori o arteterapeuti.
L’intervento con gli adulti
Il malessere in età adulta può essere considerato come esito di problematiche infantili o adolescenziali irrisolte, oppure come emergenza situazionale conseguente a periodi di particolare stress causati da diversi fattori quali ad esempio malattie, lutti, relazioni conflittuali con il coniuge o con i familiari, separazione e divorzio, insoddisfazione sul piano lavorativo.
La presa in carico psicologica dell’adulto prevede in linea di massima colloqui individuali con frequenza idonea al tipo di problematica presentata.
Mi occupo sia delle condizioni di malessere e disagio più lievi sia dei quadri psicopatologici maggiormente invalidanti ed interferenti con la vita della persona quali ad esempio i disturbi d’ansia (attacchi di panico, fobie, ossessioni) i disturbi dell’umore (depressione, bipolarismo), i disturbi del sonno.
La prospettiva è quella di aiutare il paziente a sviluppare maggiore consapevolezza dei propri meccanismi disfunzionali, promuovendo altresì la valorizzazione delle sue risorse.
Fra gli obiettivi dell’intervento vi è quello di individuare migliori strategie per fronteggiare le difficoltà e per superare il sentimento di impotenza e di vergogna che il soggetto vive dinanzi alle proprie problematiche psicologiche, sentimenti che possono compromettere anche le relazioni con il proprio ambiente affettivo e sociale.
L’intervento con le coppie e con le coppie genitoriali
Quando una coppia entra in crisi i fattori possono essere molteplici.
Spesso vi è la manifestazione di insoddisfazione di uno dei membri, mentre l’altro si vive come vittima impotente attribuendo al primo l’origine della crisi.
Nel trattamento della coppia i problemi portati dai singoli vengono concettualizzati come eventi relazionali appartenenti alla coppia, ovvero vengono trattati a partire dal presupposto che non è il singolo ad essere “malato” ma è la coppia, con i suoi peculiari meccanismi di funzionamento, ad essere portatrice di un malessere.
Alle volte il bisogno che emerge riguarda maggiormente la sfera della genitorialità condivisa, ovvero la percezione di una fatica a sentirsi all’unisono nell’educazione dei figli o nel fronteggiare possibili aspetti problematici degli stessi.
In questo caso l’intervento si connota come “trattamento della coppia genitoriale”.
In caso di separazione o divorzio i genitori possono rivolgersi ad uno psicologo per essere aiutati a gestire l’evento separativo nella maniera meno dolorosa possibile per i figli, anche in relazione alla necessità di aiutarli ad adattarsi ai cambiamenti logistici che comporta tale evento (ad esempio la doppia abitazione e la divisione dei tempi di permanenza del figlio con ciascun genitore).
Interventi in Ambito giuridico
Una larga parte della mia attività professionale riguarda gli interventi rivolti alle famiglie interessate da procedimenti giudiziari di separazione e divorzio.
Da molti anni opero come Consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale Ordinario di Monza , del Tribunale Ordinario di Lecco e della Corte d’Appello di Milano.
Effettuo valutazioni delle capacità genitoriali delle parti in causa su incarico della Magistratura , nonché della qualità delle relazioni tra i figli ed i genitori nell’ambito delle Consulenze Tecniche d’Ufficio che mi vengono assegnate dal Tribunale.
Svolgo anche Consulenze Tecniche di Parte.
Opero altresì come Ausiliario del Giudice ex art 68 cpc, realizzando interventi di supporto ai minori ed ai nuclei familiari nell’elaborazione delle dinamiche conseguenti alla separazione, orientati alla promozione del benessere dei figli ed al sostegno delle relazioni di questi ultimi con i genitori.
Gli interventi svolti su incarico degli Studi Legali in fase extragiudiziale sono orientati al medesimo obiettivo.
In una larga parte di questi interventi la metodologia che utilizzo è ispirata alla Consultazione Partecipata di Dina Vallino, nelle sue estensioni ed applicazioni ai Contesti Giudiziari.
Collaborazioni con Enti ed Istituzioni
Ho svolto attività libero professionale come psicologia e psicoterapeuta presso diversi Servizi Ospedalieri sia per adulti che per bambini/adolescenti, sul territorio di Milano e nella provincia di Monza e Brianza.

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