Don Gnocchi - Polo Specialistico Riabilitativo

Volevo ringraziare di cuore tutto lo staff del Don Gnocchi, per la cura, la passione, e la dedizione che mi hanno riservato durante il percorso di riabilitazione. Vi sono molto riconoscente, grazie. Sig.ra Russo Michelina

Per iniziare a scrivere bisogna per forza indicare le stelle,lo zero non c'era. La mia esperienza è stata non negativa, ma devastante,io e la mia famiglia siamo ancora sotto shock. Il 24 febbraio 2020 mio padre va in arresto cardiaco in seguito ad un intervento di resezione all'intestino presso la Clinica Villa Maria di Mirabella,viene trasferito all' UOC Moscati di Avellino dove lo salvano ,mio padre migliora giorno dopo giorno ,resta al Moscati circa 1 mese ,le sue condizioni cliniche migliorano ,è fuori pericolo di vita ,ma deve fare una lunga riabilitazione neuro motoria.Il 18 marzo viene trasferito alla Don Gnocchi di Sant 'Angelo dei Lombardi,il 19 marzo riusciamo a vederlo per videochiamata, (in quanto c'erano le restrizioni del covid e non potevamo stargli vicino o salutarlo neanche per un secondo),faccio presente che trovo mio padre molto disidratato ,mi rispondono che provvederanno .Con mia sorella chiediamo di parlare con un medico ,ma abbiamo un consulto solo con uno psicoterapeuta che provvederà alla riabilitazione neurologica.Ci sbattono porte in faccia ,ci chiedono di allontanarci,io volevo solo notizie del mio papà.La mattina del 20 marzo alle 7 riceviamo notizia della dipartita di mio padre.Nella più totale disperazione mia madre e mia sorella arrivano alla Don Gnocchi ,chiedono cosa fosse successo ,il motivo della morte ,il dott.Campana con un sorriso sprezzante dice arresto cardiaco ,continuando a dire ...muoiono quelli più giovani non può morire un uomo di 76 anni.Il mio amato papà è stato lasciato solo tutta la notte ,sulla cartella clinica non risulta data neanche la terapia antiaggregante che lui doveva per forza prendere ;inoltre gli hanno dato gocce per sedarlo ... il cuore del mio papà sicuramente non ha retto. Mi chiederete perché non denunciare la Don Gnocchi ?Perché mio padre morirebbe per la seconda volta ,una volta per mano loro e l'altra per la giustizia .Medici e infermieri ,Oss in quel letto c'era un uomo speciale per le sue figlie, per sua moglie ,per i suoi nipotini ,per i suoi amici.Oltre alla malasanità, mio padre è morto alla Don Gnocchi di Sant'Angelo dei Lombardi per malaumanità"."

Sono stato un paziente, per circa 60 giorni, ospite delle struttura riabilitativa Don Gnocchi" di Sant'Angelo dei Lombardi. Sinceramente non conoscevo questo Polo Specialistico Riabilitativo

Il giorno 9 marzo 2021,mia madre è rientrata a casa dopo 60 GG che dovevano essere di fisioterapia...dopo un intervento chirurgico eseguito al Moscati di Avellino, dove il personale è estremamente gentile,previo tampone negativo è stata portata direttamente alla Don Gnocchi di Sant'Angelo dei Lombardi,e li è stata messa in isolamento x dieci giorni,pur avendo fatto il tampone poche ore prima..dopo 10 giorni sono stato contattato dallo staff medico il quale mi consigliavano di riportare mia madre a casa in quanto a loro dire nn partecipava alla fisioterapia...per nn parlare dei dispetti che mi facevano quando portavo la biancheria pulita e nn era il giorno stabilito,mi facevano aspettare ore prima di ritirarla...al piano terra c era una ragazza all accettazione,a dir poco scostumata... risultato finale dopo 60 giorni,mia madre ha fatto 0 fisioterapia,ed inoltre ha perso oltre 20 kg,roba da terzo mondo... professionalità???.vi auguro lo stesso trattamento che avete avuto nei confronti di mia madre..nemmeno da mangiare date ai pazienti,ne approfittate che x via del covid i familiari nn possono fare visita ai pazienti...dovevo starci io quando è stata messa in uscita mia madre,e dopo averla vista in quelle condizioni,facevo arrivare i carabinieri...

Voglio ringraziare il personale del centro di riabilitazione Don Gnocchi per l'impegno che ci hanno messo a risollevarmi dai problemi cardio respiratorie per il calore che danno agli ospiti del centro che non li fanno sentire soli nonostante l'accesso vietato dei propri familiari ti fanno sentire in famigliapartendo dal direttore sanitario, i medici i fisioterapisti, gl'infermieri e gli ausiliari che con tanta pazienza sono sempre presenti ad ogni esigenza dei pazienti intervenendo subito con professionalità e con amore (ti trattano come un loro caro).Infinitamente GRAZIE per il trattamento che mi avete riservato nel periodo della mia degenza presso il centro

Sono stato ricoverato presso la struttura nel mese di novembre 2022. Nulla da dire sul lato riabilitativo e del personale (quest'ultimo anche se non sufficiente per il numero dei pazienti) ma il vero problema è stato l'alimentazione. Sono dimagrito circa 20 kg, la mia fortuna è stata di essere giovane ed un ex atleta, altrimenti non so. Il cibo era immangiabile, arrivava sottovuoto in piatti in plastica. Poi io, tetraplegico, non riuscivo da solo e quando ero fortunato attendevo circa mezz'ora prima dell'arrivo del personale OSS . Un consiglio.....per gli anziani non autosufficienti e non obesi è meglio fare fisioterapia a casa . Un peccato perché come attrezzature e terapisti nulla da segnalare negativamente. Spero tanto che qualcosa oggi sia cambiato sul lato alimentare.

Ho avuto la fortuna di vedere molto da vicino il lavoro che si svolge all'interno del Polo.Penso che gli Irpini dovrebbero esser fieri di avere un tale centro, un vanto e un motivo di orgoglio per tutto il territorio.Tutto il personale presente svolge diligentemente, con passione e amore il proprio lavoro, valori trasmessi dai vertici aziendali ai propri collaboratori.

Personale deprimente,prestano poca attenzione alle persone in cura,rubano soldi e oggetti in.loro assenza .Sconsigliato per chi ha genitori o parenti incapaci di poter interagire e raccontare tutto.

Esperienza negativissima.....Sconsiglio a chiunque di andare per la fisioterapia in questo pollaio".Mia madre è stata ricoverata due mesi da febbraio 2020 per riabilitazione al femore.È rimasta ricoverata per il coronavirus e dal 6 marzo non abbiamo avuto più modo di vederla.Dopo tre mesi che era ricoverata ho deciso di andarla a prendere per portarla a casa dato che i medici dicevano che si stava deperendo e aveva dei sintomi depressivi.La scena che mi si è presentata davanti è stata scioccante.Sporca

Si salva solo il personale medico. Il cibo era pessimo e spesso immangiabile. Alcuni infermieri facevano il proprio dovere, altri invece no.