Fondazione Pinac

Pinacoteca dell'età evolutiva Aldo cibaldi ambientata in una zona bella ti Rezzato volendo si può accedere anche a piedi al parco di Bacco vicino vicino al convento Francescano.

Pinacoteca dell'infanzia molto bella.Ci sono stato per seguire dei corsi di approfondimento su varie tematiche legate all'accessibilità nel campo museale e sono rimasto molto colpito.Complimenti!

Ottime le attività per le scuole, dall'infanzia in su, per le famiglie, per chi vuole vedere il mondo con gli occhi dei bambini. Non mancano laboratori per adulti desiderosi di tirar fuori il fanciullino nascosto o di imparare qualcosa di nuovo. Artisti e personale in gambissima!!

Bellissima iniziativa. Qui i bambini possono divertirsi a giocare ed imparare. Ci sono giochi per i più piccoli ed attività per i più grandicelli.Bella anche l'idea di esporre disegni fatti proprio dai bambini.

Bella pinacoteca dell'età evolutiva. Abbastanza attiva la organizzazione di corsi nella struttura stessa. Vale comunque il viaggio per la singolarità della raccolta di opere che propone. L'edificio si trova in bella posizione ma attenzione ai posti auto disponibili che sono purtroppo pochi.

Pinacoteca piccolamamolto interessante. Organizzano sempre laboratori per adulti e bambini molto stimolanti.

Pinacoteca fantastica per le famiglie. Momenti d'insieme che arricchiscono tutti. Si alternano varie mostre coadiuvate da validi addetti.

Bellissima esperienza! Un museo per e con i bambini. Opere d'arte provenienti da varie parti del mondo e laboratori sensoriali e creativi per coinvolgere bambini di ogni età.

Una collezione molto interessante, un piccolo museo suggestivo ed emozionante con disegni di bambini di tantissime parti del mondo.

La PinAC potrebbe, e dovrebbe, essere un'istituzione culturale di ampio respiro, nota e stimata non solo a livello nazionale, ma addirittura internazionale, considerando l'unicità e le potenzialità della stessa. Lo è? Mi spiace ma ne dubito (così come non dubito che i pochi che la conoscano ne riconoscano, al contempo, la particolarità e l'importanza). Detto questo, come si può pensare che la PinAC sia stimata altrove quando la maggior parte dei rezzatesi la snobba, la disconosce o, troppo spesso, la considera un'istituzione inutile quando non dannosa? Ci sono soluzioni per ovviare a tutto questo? Non so. Forse sarebbe il caso di cedere la collezione e l'archivio a chi lo sappia valorizzare e far conoscere, qui a Rezzato, purtroppo, non lo sono a sufficienza.