Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti

Carino

La biblioteca ha carattere specializzato per gli studi teologici e filosofici e vanta un patrimonio librario fra i più cospicui e importanti del Piemonte.Il patrimonio conta 40 manoscritti in pergamena, 45.000 volumi anteriori al 1831, 365 incunaboli (di cui alcuni esemplari unici) e 25.000 volumi del fondo moderno.Nello spazio adiacente alla biblioteca e un tempo adibito a refettorio, sono visibili alcune importanti opere d'arte, tra le quali una Natività attribuita a Gandolfino da Roreto e una Sacra famiglia attribuita al Sassoferrato, con un curioso San Giuseppe munito di occhiali.Spesso è sede di interessanti mostre temporanee.

Accogliente e maestoso

La Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti è un vero e proprio luogo di cultura da visitare e da vivere per la Sua oggettiva ed imprescindibile importanza letteraria a motivo della cospicua presenza di volumi principalmente filosofici, teologici e storici che ne fanno un vero centro di eccellenza del vasto e qualitativamente assai significativo patrimonio bibliotecario piemontese. Possiede circa 45.000 volumi del periodo anteriore al 1831, altri 25.000 volumi del periodo recente, vari manoscritti, diversi incunaboli e tanto altro materiale di altissimo pregio e di enorme valore culturale. È gestita ottimamente dalla referente Dott.ssa Debora Ferro che, con molta abilità, perizia, gentilezza e cultura, contribuisce a renderla un luogo quanto mai vitale ed attivo di produzione e di diffusione della cultura stessa, un centro nel quale dirigersi per condurre con sicurezza ricerche tematiche afferenti le discipline testé menzionate. Senz'altro un sito da visitare e di cui fruire per poterlo apprezzare, una vera eccellenza culturale nel territorio astigiano!

Un vero gioiello nascosto del nostro Piemonte! Da visitare assolutamente e da consigliare a chiunque sia affascinato dalla storia e dalla cultura.Un ringraziamento particolare alla responsabile, Sig.ra Debora: gentilissima, disponibilissima e molto competente.

Racconto un episodio bruttissimo che mi è accaduto ieri in questo luogo, anzi fuori, dato che non mi è stato concesso di varcarne la soglia. Mi presento alle 12.10 per chiedere il permesso di visitare la cappella del Seminario e l'Epifania del XVI secolo, segnalata anche dall'autorevole Touring Club. Una signora mi dice che è ora di pranzo, mi chiede di tornare più tardi. Nessun problema, è giusto, dato che non avevo avvisato. Torno alle 17.00, suono il campanello; una suora, gentilissima tra l'altro, mi dice di attendere davanti al portone, deve chiedere col cellulare. Va bene. Mi passa la persona in questione, riformulo la richiesta di visitare l'opera. Molto gentilmente. Non è possibile, senza alcuna ragione...l'opera in questione non esiste. Affermo ironicamente che la Touring si sarà sbagliata. La risposta appare scontata...ovvio