Villa Contarini Giovanelli Venier

in questo luogo dal travagliato passato, grazie al cooperare di persone che ne mantengono viva la memoria, il futuro può essere un poco più sereno anche per noi, in questo incerto presente.Un caro saluto alla famiglia Pozzati.

Bellissima visita grazie alle giornate del FAI con le sue guide volontarie che ci hanno accompagnato molto bene.

Visita a Vo’ Vecchio e alla sua maestosa Villa Venier : la piccola Venezia EuganeaUna interessante sorpresa attende chi si accinge alla visita di Vo’ Vecchio, singolare borgo ai piedi dei colli euganei che già dal XVI secolo si elevò a fulcro commerciale del territorio grazie alla sua posizione strategica all’incrocio delle vie d’acqua e all’intraprendenza di una dei rami della casata dei Contarini. Il paese mano a mano si trasformò in un fiorente porto di merci con epicentro la Villa attorniata da fondaci, botteghe e centro religioso riprendendo curiosamente la conformazione di Piazza S. Marco, le cui tracce sono tutte da scoprire. Consigliata la vista alla bella Villa Venier (disponibile la visita guidata) : singolare la sua esuberante facciata esaltata dalle barchesse inclinate con ricercato effetto barocco. L’interno, ammodernato nell’ottocento in stile eclettico, impreziosita dalle stanze variopinte con decorazioni neorococò e dalla spettacolare scala a mezzo-bovolo progettata da uno dei più famosi arch. veneziani dell’epoca, presenta una sezione dedicata ad antiche carte e una stanza con interessanti monocromi a cavallo tra il ‘500 e ‘600 rilevatori delle aspirazioni culturali dell’epoca. Non ultimo, la doverosa visita al piccolo ma emozionante museo del pianterreno: esso testimonia il coinvolgimento di questi ambienti nella Shoah. La Villa per alcuni mesi fu teatro infatti di un campo di concentramento tra il ‘43 e il 44 dove si intrecciarono le tragiche vite dei deportati la cui memoria non deve cessare. Stefano G. Fattori

Bella, peccato sia vuota degli arredi e secondo me poco valorizzata per il suo valore e uso storico nella 2 GG. ... corredarla di oggetti e mobili dell'epoca nn sarebbe male....

Suggestiva villa nel centro di Vò Vecchio...bella interessante con un'ottima organizzazione la serata con ospite il conduttore e giornalista radiofonico Alessandro Milan.

Villa tipica veneziana, bellissima scala, soffitti in ottimo stato, pavimenti in perfetto stato.....Una vera chicca il piano terra in cui è ubicato un piccolissimo, ma molto interessante, museo della shoah anche se limitato alle vicende dei componenti il gruppo di ebrei qui internati.

#letsguide Tra il XVI e XVIII secolo un ramo della grande famiglia veneziana dei Contarini acquisì vasti possedimenti nel versante occidentale dei Colli Euganei. Una preziosa testimonianza del 1605 ricorda un “altiero palazzo”di proprietà di Alvise Contarini. Di pianta quadrata con al centro i saloni sovrapposti è un basso pianterreno di servizio per staccare da terra i due piani nobili. Elemento accattivante la scala esterna a due rampe semicircolari raccordata ad una terza che poggiando su un’area, raggiunge l’ingresso principale del palazzo che nel corso dei secoli ha subito molte trasformazioni. Nel 1943 la villa fu requisita dai repubblichini di Salo’ ed utilizzata come un campo di concentramento degli ebrei delle provincie di Padova e Rovigo, prigionieri che furono poi prelevati dai tedeschi stipati in vagoni merci e tradotti nel campo di sterminio di Auschwiz Birkenau.

Villa molto bella, con una storia molto importante,considerata il campo di concentramento della zona, ha all interno un interessante museo sulla shoah. Bravissimi i volontari che gestiscono le visite guidate. Na vale assolutamente la pena.

Ho visitato Villa Contarini solo esternamente perché chiusa. Molto bella e ben tenuta. La villa ha avuto varie vicende dopo la sua costruzione. Il periodo migliore è dal 1100 con la famiglia Contarini che era una famiglia veneziana. Allego una foto con la storia della villa.