Teatro delle Muse / Marche Teatro Piazza della Repubblica, 60121 Ancona AN

Teatro delle Muse / Marche Teatro





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Teatro delle Muse / Marche Teatro Piazza della Repubblica, 60121 Ancona AN




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marche teatro – teatro di rilevante interesse culturale |

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Piazza della Repubblica, 60121 Ancona AN

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Caratteristiche

  • Parcheggio accessibile in sedia a rotelle
  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle
  • Adatto ai bambini
  • Carte di debito
  • PagamentI tramite dispositivo mobile NFC
  • Carte di credito
  • Toilette
  • Tavoli accessibili in sedia a rotelle
  • Bagno accessibile in sedia a rotelle
  • Ascensore accessibile in sedia a rotelle




Recensioni consigliate

KBRUSH - Comunicazione Integrata
29.10.2023
Teatro delle Muse / Marche Teatro
Veramente un bel teatro ristrutturato in modo molto particolare ma allo stesso tempo affascinante. Personale molto cortese Da visitare con l'occasione di vedere qualche spettacolo. Acustica molto buona.
Roberto Moriconi
24.10.2023
Teatro delle Muse / Marche Teatro
Il teatro delle Muse è parte di ogni Anconetano. Lo è nel nome, per i tanti decenni di storia teatrale ma anche d'attesa per l'agoniata ristrutturazione. Lo è nella sue facciate. Ma poi si entra nel suo cuore e ci si ritrova in un contesto che, della propria storia, non ricorda nulla. Bello nella sua modernità, ma freddo.
Carlotta Montemaggi
21.10.2023
Teatro delle Muse / Marche Teatro
Il teatro è molto bello, pur essendo di nuovo stile. Siamo andati in questi teatro ben 2 volte, una volta soggiornando ad ancona e l'altra facendo andata e ritorno.Acustica buona. Questa volta eravamo nella prima fila del primo anello e non siamo riusciti a goderci a pieno lo spettacolo, in quanto avevamo la balaustra altezza occhi.
alessandro trevisani
11.10.2023
Teatro delle Muse / Marche Teatro
Per capienza uno dei teatri più grandi d'Italia. Elegante, maestoso, con un cartellone di alto livello (per intendersi, niente baracconi di nomi altisonanti senza niente dietro). In biglietteria e all'ingresso sono molto gentili e professionali. Mi hanno anche regalato una mascherina, visto che avevo dimenticato a casa la Ffp2 e stava cominciando lo spettacolo.
Natura e Cultura
22.09.2023
Teatro delle Muse / Marche Teatro
Ho conosciuto il Teatro delle Muse di Ancona in occasione della stagione di prosa appena conclusa e tutte le volte che ci vado sono affascinata dalle eleganti colonne, la balconata e il portico, tutti bianchi, la facciata a mattoncini color ocra, il pregiato frontone con le divinità scolpite, tra le quali Clio, Musa della Storia; Talia, della Commedia; Calliope, della poesia epica.È un’opera che ha attraversato tante epoche e tante stagioni, come la guerra che ne provocò la distruzione della copertura e l’interruzione dell’attività. Solo dopo quasi sessant’anni il Teatro delle Muse venne restaurato e reso di nuovo funzionante.La commistione tra l’antico della facciata e il moderno degli spazi interni - in cui prevale il cemento armato e il ferro battuto - a me piace molto, così come i pavimenti a mattonelle stile anni Sessanta/settanta, che danno un senso di familiarità a quel luogo di alta cultura, dove si offrono concerti di musica lirica, stagioni teatrali, danza, commedia e spettacoli più leggeri, avvicinando lo spettatore anche a forme artistiche un tempo d’élite.Io personalmente preferisco il teatro, ma considero l’offerta complessiva di intrattenimento di alta qualità.Amo il via vai delle auto davanti alla scalinata; le persone che arrivano e si fermano a fare due chiacchiere sotto il loggiato prima di entrare, i giovani che si siedono sugli scalini di ingresso: un teatro che è un catalizzatore di socialità sia dentro che fuori.Ho seguito alcuni spettacoli di prosa e di danza per tutto l’inverno e la primavera. L’ultima volta ci sono andata per il concerto Alice canta Battiato: ho comperato on line l’ultimo biglietto libero! I posti sold out, gli spettatori in religioso silenzio, la poesia delle canzoni del grande cantautore, che creava pathos e comunione anche tra sconosciuti vicini di poltrona. Un grande evento, un grande teatro, una programmazione veramente azzeccata.E poi c’era lei, Alice, dalla voce potente, ma anche calda, vibrante, triste ma anche piena di speranza. Una grande interprete, valorizzata dai musicisti che la accompagnavano, per un grande repertorio.Più di un’ora e mezzo di full immersion tra le canzoni del grande cantautore, scomparso qualche anno fa, ma che sembrava presente come quanto duettava con la grande cantante, che lo ha ricordato più volte.Luci in continua mutazione, al servizio dei brani che si sono succeduti. Sarei rimasta ancora per delle ore, pur non conoscendo bene i brani, perché l’interpretazione suggestiva ma contenuta di Alice, la densità di significato dei testi, la suggestione delle luci ha trasformato un semplice concerto in un evento teatrale vero e proprio.Lo spettacolo, finito dopo più di una richiesta di bis, mi ha lasciato un animo sereno e raccolto, volto all’introspezione interiore e alla calma. E tutto ciò anche grazie a un teatro accogliente, che suscita curiosità, voglia di esserci e di partecipare. Un teatro che avvicina, diffonde cultura, intrattenimento e voglia di stare insieme. Questo è per me il Teatro delle Muse di Ancona. Ci tornerò, di sicuro, anche per la prossima stagione.Perché Alice canta Battiato proprio ad Ancona? - mi sono chiesta. Per il manto di stelle, ovviamente, che rende più prezioso e suggestivo il soffitto di questo importante contenitore di emozioni, e che ha mutato di colore di brano in brano, rendendo omaggio anche così al grande poeta-cantautore scomparso, ma ancora presente tra di noi con i suoi versi e la sua musica.Doriana
Dalia Rossi
04.09.2023
Teatro delle Muse / Marche Teatro
Un luogo denso di storia, fascino ed emozioni. Ecco cos'è il Teatro delle Muse di Ancona. Le eleganti colonne, la balconata e il portico, tutti bianchi, spiccano sui mattoncini color ocra chiaro della facciata e sorreggono il pregiato frontone nel quale le divinità scolpite raccontano il motivo del nome.Tra i numerosi personaggi mitologici raffigurati ricordo Clio, Musa della Storia; Talia, della Commedia; Calliope, della Poesia epica.E' un’opera che ha attraversato tante epoche e stagioni, anche dolorose, come la guerra e la distruzione della copertura che ne causò l’interruzione dell’attività. Solo dopo quasi sessant’anni, all'inizio degli anni duemila, il Teatro venne restaurato e reso di nuovo funzionante.La commistione antico della facciata e moderno degli spazi interni - in cui prevale il cemento armato e il ferro battuto - sia pure ardita, a me non dispiace. I pavimenti a mattonelle stile anni settanta, che conosco bene, danno un senso di familiarità a quel luogo di alta cultura, dove si offrono stagioni di musica sinfonica e lirica, una stagione teatrale, la danza, e spettacoli più leggeri, avvicinando lo spettatore anche a forme artistiche un tempo d’élite.Io personalmente preferisco il teatro, ma considero il paniere dell’offerta di qualità, anche se a volte destinato al puro intrattenimento.Amo il va e vieni delle auto davanti alla scalinata; le persone che arrivano in fretta, anche se ancora non è tardi; l’affollarsi della gente sotto gli archi nelle serate di pioggia, come l’ultima volta che ci sono andata, un’unica macchia colorata di ombrelli che all’improvviso cessa di muoversi; l’illuminazione ad arte della facciata che, insieme ai fari delle auto, si riverbera sul piazzale bagnato. Quasi uno spettacolo prima dello spettacolo.Mi sarei fermata all’esterno a godere di tutto questo ma la spinta ad entrare era troppo forte: si metteva in scena il recital di Marco Goldin su Il Diario ritrovato di Van Gogh. Una fiction, ma così vera da essere più autentica della verità degli storici, perché basata sui suoi sentimenti.Le proiezioni dei suoi quadri su maxi schermo a due livelli, di lato quella del suo abbaino-studiolo su uno schermo più piccolo. La luce, scarsa, proveniente da un lucernario sul tetto, proiettata sul povero tavolino spoglio, con una candela, vicino ad un quaderno aperto: il Diario. Piuttosto che una stanza, un pensatoio, povero di arredi ma ricco dei pensieri più intimi che il pittore raccontava nelle sue lettere all’amato fratello Theo.E poi, potenza del digitale, cambiano le immagini e compaiono quelle dei paesaggi veri, ancora esistenti, vicino a quelli dipinti. Tutto tenuto insieme dalla calda voce di Marco, bassa, profonda, quasi timorosa di svelare ad alta voce l'anima più segreta del pittore.Più di un’ora e mezzo di full immersion nell’ultima settimana di vita di Vincent, nel tempo in cui ha ceduto, nonostante le meravigliose opere che andava realizzando: i campi di grano dai colori di fuoco; gli alberi scheletrici con i rami protesi verso il cielo, in cerca di aiuto e conforto; il cielo blu notte, ma trapunto come un manto dalle stelle; i borghi dove aveva soggiornato e lavorato. Il tempo in cui ha deciso di non poter più sopportare la discrasia tra il desiderio di amore e di attenzione da parte dei suoi simili e l’indifferenza che l’intera umanità - pensava – gli riservasse in cambio.Una delicata ricostruzione, forse non vera, di sicuro verosimile, di una vita affascinante ma travagliata, realizzata grazie alle moderne tecnologie digitali ma, soprattutto, grazie alla sensibilità del bravo scrittore-critico d’arte-attore-uomo di cultura che è oggi Marco Goldin.Bello il Teatro delle Muse, una location d’eccezione per qualunque tipo di spettacolo, ma soprattutto per quelli ad alto contenuto di pathos, come l’ultimo cui ho assistito.Perché un recital su Van Gogh proprio in questo teatro – mi sono chiesta. Per il manto blu notte trapunto di stelle, ovviamente, che rende prezioso e suggestivo il soffitto di questo importante contenitore di emozioni.
Marco D'Alessandro
17.08.2023
Teatro delle Muse / Marche Teatro
Imponente e maestoso, abbiamo assistito ad uno degli spettacoli teatrali dei questa stagione. L’ambiente, oltre ad essere molto curato è anche ben riscaldato e pulito. Abbiamo trascorso una bellissima serata.
Giovanni Figuretti
04.08.2023
Teatro delle Muse / Marche Teatro
È sempre affascinante poter entrare in questo storico teatro ristrutturato oggi in chiave moderna dopo la seconda guerra mondiale che lo rese inagibile per troppo tempo. Di notevole pregio il sipario realizzato dall'artista Trubbiani, considerato un capolavoro. Interessante il programma che viene proposto al pubblico. L'ultima volta ho assistito allo spettacolo musicale Queen at the Opera.
Alessandro
30.07.2023
Teatro delle Muse / Marche Teatro
Teatro situato nel centro di Ancona, con molti locali carini nelle vicinanze e sicuramente un luogo elegante e affascinante...non proprio classico all'interno, ma sicuramente con un'ottima acustica.

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