Necropoli Romana di Lovere

Peccato che sia chiuso

La necropoli è nota da più di 150anni, da quando cioè venne scavato il sedime per il passaggio della Guidovia Camuna che da Lovere conduceva a Cividate Camuno (dove si univa alla Brescia-Iseo-Edolo) e proseguiva fino a Bergamo attraverso la valCavallina.La necropoli è disposta lungo la via consolare in uscita dall’abitato di Lovere (come di consuetudine romana) che conduceva a Civitas Camunorum, antica capoluogo romano della zona. In concomitanza con la costruzione della ferrovia e del primo nucleo dell’ospedale venne condotta una campagna di scavi che portò alla luce quello che ora è noto come il Tesoretto di Lovere e che oggi è conservato presso il museo archeologico di Milano. All’inizio degli anni ‘90 il cedimento del muro di contenimento di quello che nel frattempo era diventato il campo sportivo dell’oratorio ha portato alla luce nuove sepolture ed ulteriori reperti. Nel corso degli ultimi anni l’amministrazione comunale, in accordo con la parrocchia proprietaria dell’area, ha condotto un’ampia campagna di scavo che prima ha individuato i confini dell’area archeologica e poi permesso di recuperare i reperti contenute in un centinaio di tombe. Ci si augurava la completa musealizzazione dell’area che purtroppo, per mancanza di fondi, non ha avuto seguito. L’intero sito è stato conservato e ricoperto ed è perciò al momento non visitabile. Nel breve periodo dovrebbe essere allestito un museo archeologico su iniziativa dell’amministrazione comunale, così che i reperti recuperati nel corso degli anni possano diventare fruibili e, soprattutto, tornino al territorio a cui appartengono