Residenza per Anziani Ondina

La mia nonna ha ripreso a divertirsi. Gli anziani sono pochi e questo permette alle dipende di seguirli a 360º. Il pomeriggio fanno animazione in alcuni giorni e gli altri giorni comunque le operatrici cercano di tenerli occupati con le carte, facendoli disegnare, facendo giochi, cruciverba, cantando e ballando. La signora Clara, la proprietaria, è molto presente ed attenta ogni dettaglio. Addirittura la proprietaria fa venire la parrucchiera in struttura oltre al medico della struttura che passa settimanalmente a visitarli. Sono felice di aver preso questa decisione perché prima di tutto mia nonna è sempre in compagnia.

Ho tenuto mia zia alcuni anni e conosco chi ha messo queste cattive recensioni sono tutte bugie in ogni momento che sono andata,ho trovato gli anziani ben curati e puliti nei nostri confronti gli operatori sono stati sempre educati e disponibile e gli anziani si sentono in famiglia

La sconsiglio vivamente ho avuto mia nonna li e purtroppo c’era una sola persona che doveva badare a più di 8 anziani con un turno di 24 ore ovviamente pazienza zero, non c’era intrattenimento da parte loro gli anziani erano lasciati lì senza far niente un intera giornata

Ho avuto mio nonno in questa casa per anziani per 6 anni. Una piccola famiglia e questo permette alle operatrici di creare un ambiente molto sereno. La responsabile sempre attenta ad ogni esigenza e disponibile. Durante la settimane in alcuni giorni venivano anche volontari per fare animazione qualche volta mi sono trovato li ed ho assistito. La consiglio!!

Mia madre è stata appena un mese , personale non idomeo, una persona dalle 8 del mattino fino alle 8 del giorno dopo assurdo. Incompetente e si può entrare senza mascherina . Non è per niente economica e la signora si è presa 1000 euro senza una ricevuta ma 1000 euro perché non era tutto i l mese.

Buon pomeriggio, sono un medico del 118 intervenuto sabato 29 ottobre presso la struttura di Via Pasquale Del Torto 41 per un codice rosso. La paziente novantenne era priva di coscienza, seduta su una sedia a rotelle a capo chino e con la bava alla bocca . Grazie al nostro tempestivo intervento la paziente ha ripreso coscienza ed è stata immediatamente traspostata al Cardarelli. Il collasso cardiocircolatorio, tra l'altro è la seconda volta che accade, è stato provocato dalla assunzione di ipotensivi in dosi non terapeutiche. Sono a conoscenza che la struttura non prevede la presenza di personale sanitario, ma ritengo che un più accurato controllo almeno della pressione arteriosa, parametro rilevabile anche da un non addetto ai lavori, come anche un controllo medico almeno settimanale, specialmente dopo una dimissione ospedaliera, possa essere sufficiente ad evitare il ripetersi di questi spiacevoli episodi.